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giovedì 27 dicembre 2007

* Natale con furto...

Per il fine settimana precedente la vigilia di Natale sono stata a Salerno.
Tre giorni come una trottola per salutare amici, zii e cugini... una full immersion in famiglia, sempre in giro con al seguito la macchina fotografica per immortalare tutto e tutti.

In questi pochi giorni passati sulla "terraferma" ho avuto un po' di difficoltà a dormire...sarà perché è troppo ferma!?!
La sera della vigilia a casa di mamma, solo lo stretto nucleo familiare: 26 persone... e qualcuno mancava... ovviamente buffet in piedi. Anche in questa occasione tante foto, persino la preparazione delle tradizionali Zeppole scaldatelle è stata fotografata in tutti i suoi passaggi.
Il 25 mattina sveglia alle 5,30 e treno per Livorno alle 6,30. Questa volta, sarà perché è Natale e anche le FS sono più buone, niente ritardi e alle 12,40 sono arrivata.
Pranzo con la famiglia di Marco a Migliarino, al Casafòra... una teoria di piatti saporiti e succulenti... davvero ottimo pranzo di Natale... ma, c'è un ma.... ad un certo punto qualcuno mi ha chiesto della macchina fotografica, che avevo lasciato nel portabagagli dell'auto, quindi non a vista...
Sono andata a prenderla e.... NON C'ERAAAAAA!!!!! la macchina che si chiude col telecomando evidentemente è rimasta aperta e un balordo di passaggio deve aver aperto il bagagliaio e preso la nostra bellissima EOS 400, il mio terzo occhio!!!
Un colpo tremendo... chissà quando potremo permetterci di ricomprarla... e tutte le belle foto che avevo fatto... vabbè, alla fine abbiamo detto "pensiamo alla salute".... e infatti il giorno dopo, cioè ieri, mi è venuta una tremenda febbre intestinale... sono due giorni che non mangio, anche perché se pure avessi tentato il mio stomaco avrebbe fatto accomodare fuori qualsiasi cosa... oggi sto meglio, mi sento un po' fiacca, ma niente nausee e niente "fuoriuscite"...
Chi ci regala un cornetto?? perché i corni per funzionare devono essere regalati o rubati... e la seconda opzione non mi pare il caso di metterla in atto...

martedì 11 dicembre 2007

*...aggiornamento sui pesci abissali

Finalmente siamo riusciti a sapere i nomi dei pesci neri pescati a 1000 metri.
Sono dei Testa nuda (Alepocephalus rostratus, Risso, 1820). Vivono tra i 300 e i 2250 metri, e si nutrono di piccoli crostacei pelegici, meduse, idrozooi, ascidie, ctenofori... loro, si nutrono... noi di loro no! pur essendo innocui... non si mangiano.

domenica 9 dicembre 2007

* l'aragostina cieca e... soprattutto: Emily

Ahimè.... il crostaceo "non meglio identificato" di cui al post del 5 dicembre scorso era nientepopodimenoche.... una rara aragostina abissale cieca!!!! pare (me lo ha detto Monica ieri al telefono) che forse sarebbe stato meglio portarla in laboratorio e conservarla, invece per una svista o per non avergli dato troppa importanza al momento dello sbarco dal peschereccio, è finita nello stomaco di Marco... buona, ce ne sarebbe voluta una un po' più grande...
e vabbè gli scienziati si so' distratti e i Filibustieri ne hanno approfittato... anche se del tutto involontariamente...
Ora, un'altra cosa... avete mai sentito parlare di Emily?
l'Emiliana huxleyii al microscopio
Al secolo Emiliana huxleyii, una delle componenti più importanti dell'insieme della fauna e della flora della Terra. E' un'alga piccola piccola, fa parte del fitoplancton, ed è presente in tutti gli oceani in grandi fioriture. La sua presenza esercita un forte effetto sull'ambiente per la capacità di sottrarre anidride carbonica all'atmosfera e per la produzione di solfuro di metile, che condensa le nubi sugli oceani.
Queste nubi si producono per raffreddare la superficie delle acque altrimenti irraggiate dal sole, dato che la sua crescita nella superficie delle acque marine dipende fortemente dalle condizioni di temperatura: se questa supera i 10/12° centigradi, le proprietà fisiche dell'oceano impediscono che le alghe ricevano sostanze nutrienti, e ciò conduce all'isterilimento delle acque.
E allora??? direte voi....
Allora, non ci sarebbe nessun problema se quest'alga, insieme alle foreste, non fosse il principale divoratore di anidride carbonica sulla Terra... e questa è la novità.
La cosa che già sapevamo invece è che la temperatura degli oceani è in costante aumento, come anche la percentuale di anidride carbonica nell'atmosfera, quindi se 2+2 fa 4... Emily da oggi non è più una piccola e insignificante alghetta su un qualsiasi libro sull'ambiente e l'ecologia.
Se non ve ne frega nulla, bene, se vi siete un pochino incuriositi leggete James Lovelock (le parti in corsivo sono citazioni dai suoi libri, in particolare da "La rivolta di Gaia").
E' poi, è pure bellina Emily, no?

mercoledì 5 dicembre 2007

* i pesci degli abissi....e poi ...il computer si è bloccato

Venerdì sera Monica ci ha portato alcuni esseri curiosi. Hanno calato le reti a 1000 metri.
Unica donna a bordo ha avuto il privilegio di poter tenere tutti i, pochissimi, gamberi di profondità che hanno preso, che sono di un rosso intensissimo. Tra questi pochi, di diverse specie, ce n'erano due con un rostro sulla testa e uno stranissimo, non meglio identificato, altro crostaceo.
aragostina cieca di profondità
Li abbiamo scottati in padella su un letto di sale grosso, coperti, per cinque minuti
o anche meno.
Inutile dire che erano squisiti, anche il crostaceo strano, lo ha mangiato Marco... io non ho avuto il coraggio, lo ammetto, e poi era davvero piccolo e, come si vede dalla foto, polpa ne aveva pochina.
Ma Monica non ha portato solo queste squisitezze...
Oltre a due Musdee, già pulite e senza testa, un paio di pesci abissali, neri, con gli occhi enormi, anche questi già puliti e con ancora qualche scaglia iridescente, durissima.
Le Musdee le abbiamo mangiate il giorno dopo; in genere sono pesci molto gustosi, da mangiare lessi; infatti le abbiamo lessate e spinate, condite con olio, limone e prezzemolo, ricoperte da patate lesse schiacciate con lo schiaccia patate e condite con una abbondante grattata di bottarga di muggine. Buone, ma le carni, forse per lo shock che il pesce ha subito nella risalita dai 1000 metri, erano poco sode e meno saporite del solito.
pesci abissali
I pesci neri, mi farò dire che specie sono, non li abbiamo mangiati, visto che non c'era certezza sulla loro commestibilità... in realtà, come potete vedere dalle foto, non avevano un aspetto molto invitante...
pesci abissali
Nel pomeriggio di sabato un dvd si è bloccato nel lettore del computer che leggendolo come un disco di avvio non ne voleva più sapere di accendersi, quindi abbiamo dovuto portarlo all'assistenza per averlo indietro solo ieri, ecco perché siamo spariti fino ad oggi...

venerdì 30 novembre 2007

* sei giorni di assenza

Ben sei giorni che non scrivo nulla. In realtà non è successo niente degno di nota a parte piccole e banali cose quotidiane. Mi sono dedicata soprattutto al sito dell'Associazione e alla sua indicizzazione, un lavoro piuttosto alienante, ma mi tocca!
Da ieri abbiamo un ospite a bordo, anzi un' ospite. E' venuta Monica, la mia cugina-amica, che stamattina alle 4,00 è andata al largo della Corsica su un grosso peschereccio a per una battuta di pesca abissale di ricerca (è biologa della pesca). Al momento non abbiamo ancora notizie, ma speriamo che dopo le catalogazioni varie porti un po' di pesce da far esaminare al nostro palato!!

Abbiamo comprato un libro che Marco sta leggendo con passione, "La rivolta di Gaia " di James Lovelock... parla dello stato di salute, pessimo, della terra e delle cause che hanno generato questa situazione...indovinate un po' chi è la causa principale?? NOI... Lovelock sostiene però che Gaia non morirà, ci estingueremo noi... appena lo avrò letto anch'io ne farò un commento più dettagliato.

Ieri sera abbiamo visto il monologo di Benigni sul V canto dell'Inferno della Divina Commedia di Dante. Che capacità comunicativa! che eloquio!! ...affascinante stare a sentirlo... ogni volta mi fa venire voglia di riprendere a leggere Dante, quello stesso che al liceo mi sembrava così ostico e noioso... ma sono sicura che la colpa non era né mia né, soprattutto, di Dante ....ma dell'ignoranza del mio insegnante di Italiano, che ce lo leggeva aiutandosi con un librino dotato di interlinea con la spiegazione del testo!!!
Ascoltando Benigni pensavo che la Divina Commedia potrebbe essere un bel testo da leggere durante una navigazione lunga, tipo la traversata atlantica da Capo Verde ad Antigua per esempio... onda lunga atlantica permettendo!... è un testo lungo e impegnativo... Marco mentre gli comunicavo questo pensiero mi ha guardata con un certo scetticismo, non sulla possibilità di fare la traversata prima o poi, ma sulla Divina Commedia. In ogni modo bisognerà che me ne ricordi se prima o poi dovessimo riuscire ad andarci!!

sabato 24 novembre 2007

* Ammastelliamoci!

Che vergogna!
Perché in Italia non si sa nulla, non si parla, non ci si interessa più a niente, se non alle finte notizie. Si ascoltano un sacco di chiacchiere, ma servono solo a coprire la verità. E la verità, per chi manovra la pseudo-informazione, non si deve sapere. Visitate il blog di Beppe Grillo...e "ammastellatevi" anche voi.


Ma come fare a non farsi imbrogliare? Ugo Bardi , sul sito dell'ASPO/a>, suggerisce un interessante decalogo "antibufala " che dà ottimi spunti...
vi anticipiamo solo il succo "[...] Verificate tutto, verificate di nuovo, e verificate ancora. Per fortuna, oggi l'internet rende possibile verificare le cose con un semplice click del mouse; è solo la nostra pigrizia intellettuale che ce lo può impedire. Se lo fate, vi accorgerete di cose che non avete nemmeno sospettato.[...]

martedì 20 novembre 2007

* Quotidianità e ancora libri

Qui "al muro" si sta piuttosto tranquilli. Il vento in questi giorni non è stato molto forte e le onde causate dai rimorchiatori del Neri e dai barchini che rientrano nei fossi (vedi quartiere Venezia di Livorno), arrivano piuttosto attutite.
Ieri pomeriggio tra le 14:30 e le 16:00, non ne sono sicura perché approfittando di un po' di sole mi sono messa nel pozzetto a leggere, è andata via la corrente. Quando sono tornata sotto coperta, perché oramai il sole era sceso troppo per essere almeno tiepido, mi sono accorta che la lucina che segnala il funzionamento dell'impianto a 220v era spenta, quindi sono andata a controllare la colonnina, e poi il contatore principale... morto! non c'era erogazione... cosa fosse successo resta un mistero, perché poi verso le 22:00 la corrente è tornata. Meno male! perché va bene che ora il motore funziona e le batterie le possiamo ricaricare accendendolo, e che se il sole non è coperto dalle nuvole o si alza un po' di vento possiamo fare affidamento sui pannelli solari e sull'eolico, però vento in questi giorni non ce n'è, il sole è sempre un po' velato e siamo esposti male in questo punto del porto, quindi non avere la 220v da terra è una seccatura.
Ok, fatta la lamentela di rito!
In questi giorni i momenti morti sono frequenti, anche a causa del freddo che non permette di passare molto tempo in coperta, per cui si legge tanto. Visto che, come ho già detto, la nostra libreria è ridotta, quando siamo ormeggiati a Livorno facciamo largo, anzi larghissimo, uso dei servizi della Biblioteca Labronica dei Bottini dell'Olio... La frequenza con cui vado a prendere i libri in prestito è altissima, a volte anche una volta a settimana... diciamo che io i libri li "divoro", Marco scherzando dice che imbroglio, che salto le pagine, perché sono troppo veloce.... la verità è che leggo in tutti i momenti possibili, soprattutto se la storia mi appassiona, anche mentre aspetto che cuocia la pasta...
Camilleri è uno degli autori che prediligo ultimamente: ho letto quasi tutte le storie che non hanno come protagonista il famoso commissario Montalbano, alcune sono davvero esilaranti, "La concessione del telefono" per me vince su tutte. Finite queste ho attaccato con le inchieste di Montalbano seguendo l'ordine cronologico di pubblicazione (eh, sono maniacale, lo so!). Camilleri andando avanti nel tempo si è sempre più lasciato andare nell'uso del dialetto ed è bellissimo, evoca immagini che altrimenti con la lingua italiana non sarebbe possibile esprimere con la stessa forza... mi piacerebbe che continuasse a scrivere per sempre...
Vita di Pi
Tra un "Camilleri" e l'altro leggo di tutto... un libro che ho trovato particolarissimo è "Vita di Pi", di Yann Martel, altro testo che ha il suo posto nella piccola biblioteca di bordo.
E' la storia di Pi, un ragazzo indiano che dopo un tragico naufragio si trova alla deriva su una scialuppa nell'oceano Pacifico, insieme a quattro animali: una zebra ferita, un orango, una iena e una tigre. La loro sfida è la sopravvivenza. Tempo pochi giorni e la tigre fa piazza pulita degli altri animali e Pi è costretto a dividere con lei i pochi metri della scialuppa. Decide di provare ad ammaestrarla. E' un libro spiazzante, imprevedibile e molto bello.

mercoledì 14 novembre 2007

* Libri, compagni fidati

En passant comunichiamo un nuovo spostamento, e solo en passant visto che oramai sembra quasi diventata una consuetudine, quindi non va commentata. Tuttavia ad onor di cronaca postiamo una foto così è possibile a chi ci legge poter immaginare da dove scriviamo.
l'ormeggio al Muro del pianto
Ecco il nuovo ormeggio
, al cosiddetto "Muro del pianto", a causa della forte risacca che si crea in questo punto, soprattutto quando c'è vento forte, con conseguenti ovvi danni alle barche se non le si ormeggia ben lontane dalla banchina... però che bella luce che c'è oggi vero?

Altra novità da comunicare a chi fosse in pensiero per la temperatura dei miei piedi, dalla lontana Irlanda SONO ARRIVATI GLI STIVALI !! Come avevo accennato mi sono dovuta adattare al 38, ma mettendoci una soletta stanno più che bene!

Oggi vorrei dedicare qualche riga ai Libri, dato che la lettura è una delle passioni che io e Marco abbiamo in comune, e che possiamo coltivare soprattutto in inverno.
In barca lo spazio è esiguo, e purtroppo i libri vanno limitati. Sulla Filibusta abbiamo ricavato una piccola libreria eliminando due sportellini, per avere 0,3 mq circa dedicati alla nostra piccola biblioteca, dove i titoli vanno dai libri di cucina alle storie vere o romanzate che parlano di mare, navigatori e pirati, oltre a diversi manuali per il riconoscimento dei pesci, dei cetacei e di tutte le meravigliose creature che popolano il mare.la piccola-grande biblioteca della Filbusta
Non è facile scegliere quali tenere.
Tra quelli che non dovranno mai temere di essere sbarcati, sia per le sue ridottissime dimensioni sia per il suo contenuto e quello che rappresenta per noi, c'è il già citato "Papalagi" del capo samoano Tuiavii di Tiavea.
È un libricino esilarante e atroce sulle fissazioni e i falsi miti dei Papalagi, cioè gli uomini bianchi. Tuiavii, dopo un viaggio fatto agli inizi del 1900 in Europa, dove aveva potuto osservare con sbigottimento e raccapriccio gli usi e costumi del Papalagi, una volta tornato alle Samoa tentò di mettere in guardia il suo popolo dal fascino iniquo dell'occidente. Non era mai stata intenzione di Tuiavii pubblicare i suoi pensieri, ma furono raccolti e dati alle stampe da Erich Scheurmann, un artista tedesco amico di Hemann Hesse fuggito nei mari del sud per evitare la prima guerra mondiale, che nella sua introduzione dice che Tuiavii "considera un errore, un vicolo cieco, tutte le conquiste della cultura europea. Non riesce a capire in cosa consista l'alto valore della cultura europea, dal momento che allontana l'uomo da se stesso, lo rende inautentico, innaturale e peggiore."

PapalagiTra i diversi ammonimenti del saggio capo polinesiano quello contro "il metallo rotondo e la carta pesante, chiamati denaro, [...] la vera divinità del Bianco. [...] Ci sono molti che hanno dato via la loro felicità per denaro, la loro allegria, il loro onore, la loro coscienza, la donna, i figli. Quasi tutti sacrificano la loro salute."
Terribilmente attuale...

Purtroppo non è più in commercio, ma, per chi volesse leggerlo, è disponibile su internet all'indirizzo:

http://www.pedro.it/webs/millelireonline.it/SchedeMOL/2_papalagi/2_papalagi.htm
Al prossimo post...

sabato 10 novembre 2007

* Vento, Motore, e Gamberoni Imperiali

Ricordate che ieri ho chiuso il post dicendo "Prepariamoci a un po' di ballo"? altro che ballo!
Chiuso il post sono andata in coperta a controllare l'ormeggio, il vento aveva continuato a rinfrescare, agitando il mare nel bacino del porto e sollevando una nuvola enorme di sabbia che era accumulata sul lato nord ovest del porto dopo essere stata scaricata da una nave mercantile.
La Filibusta era spinta con forza dal vento su un grosso motoscafo ormeggiato alla nostra destra, col bordo libero molto più alto del nostro, per cui i parabordi sembravano quasi inesistenti, intanto il vento continuava a far arrivare a bordo sabbia e spruzzi d'acqua. Visto che con la spalla dolorante non riuscivo nemmeno a sistemare come si deve i parabordi tra le due barche, e che Marco non c'era perchè era andato in città, ho chiamato i ragazzi del pontile. Meno male che c'erano loro perchè da sola non ce l'avrei fatta: hanno tirato a prua le cime del corpo morto dell'ormeggio alla nostra sinistra che era libero, e messo un'altra cima sulla poppa, sempre a sinistra, in modo da contrastare il vento che, soffiando da nord/nord-ovest ci arrivava al traverso. Così la Filibusta si è allontanata dal "motobagongo", e io ho potuto sistemare meglio i parabordi.
Poi è rientrato il Capitano, e abbiamo cenato col tavolino che vibrava sotto raffica (l'albero trasmette le vibrazioni, dovute al vento, a tutto lo scafo), e l'umore non era dei migliori visto che eravamo ancora col motore smontato.
Durante la serata il vento è andato man mano scemando, fino a calare del tutto durante la notte, infatti, per fortuna, abbiamo dormito benone.
Stamattina la coperta della barca era piena di sabbia, addirittura negli angoli del pozzetto si erano formati dei piccoli cumuli, e naturalmente piena di sale... non si apriva nemmeno il tambucio... ma c'era un bellissimo sole e un'aria frizzante, la giornata si preannunciava dolcissima.
Dopo colazione per prima cosa Marco ha rimontato il motore, di cui ieri aveva ritirato i pezzi riparati dal mago dei fabbri, Romano, e abbiamo provato a farlo ripartire.
Al primo colpo!!! EVVAIIII!... ma era solo un fuoco di paglia dovuto al gasolio rimasto nell'impianto... perchè si è spento e non ne ha voluto più sapere di rimettersi in moto...
finchè...
... nel pomeriggio, verso le 17:00, non sono arrivati Dario e Rubina: Dario è il mago dei motori (serve avere amici maghi come Romano, Dario...) e tra smonta e rimonta, gasolio ovunque, picchia e mena, e una buona tazza di the... alle 19:00... è partitoooooo!!!
La faccia del Capitano ha cambiato espressione... e ora siamo a casa di Dario a cena e festeggiamo con un fantastico e profumato risotto con i gamberoni imperiali.

venerdì 9 novembre 2007

* un nuovo spostamento

Se essere naviganti può significare essere erranti allora noi lo siamo davvero, visto che "erriamo" all'interno del porto di Livorno con una certa frequenza. Oggi ci siamo dovuti spostare e non senza difficoltà, visto che io ho una spalla infiammata e la Filibusta ha il motore smontato. Siamo sempre al pontile, ma una cinquantina di metri più a sud, e la migrazione è avvenuta grazie all'aiuto di un barchino con un bel motore fuoribordo che ci trainava da prua e una serie di amici che hanno aiutato il Capitano nelle fasi dell'ormeggio che si preannunziavano rocambolesche, e che però sono andate più che bene, grazie ai valenti aiutanti e anche al fatto che il libeccio di stamattina era calato e girato a ponentino. Io mi aggiravo sul ponte della Filibusta con un parabordo a palla nell'unica mano utile (la sinistra), sentendomi inetta e del tutto inutile, ma alla fine sono riuscita anche io a fare la mia piccola parte.
Altra novità è che alla colonnina della corrente alternata a cui eravamo attaccati prima e dove torneremo presumibilmente domenica, hanno messo un temporizzatore, ogni 4 ore circa la corrente si stacca direttamente dal quadro elettrico principale, quindi se la vogliamo per più tempo bisogna andare a terra a riattaccarla... l'avranno fatto forse perchè si preoccupano che in barca facciamo una vita troppo sedentaria? che carini vero, a preoccuparsi della nostra salute!
Basta con le polemiche.
Ora cose piacevoli:

  • la prima, ho fatto il mio primo "Bordatino" (per chi non fosse livornese, è una minestra a base di cavolo nero, fagioli borlotti e polenta), usando come cavie il Capitano e i nostri amici Luciano e Sonia del Créme Caravelle e Ale il Padella e Barbarina del Goccia di Mare, appena rientrati da Barcellona dove hanno lasciato la loro barca. Livornesi presenti alla cena 3 su 6, più un pisano/livornese, verdetto sul Bordatino: favorevole... per dirla con Ale, "esagerato, agganawey" (tipica espressione di slang padellese). Per Mami che sicuramente leggerà questo post: poi lo faccio anche a te, ti piacerà. Per chi volesse la ricetta si trova nel sito del Giornale del cibo;
  • la seconda, un libro che ho regalato a Marco, il Capitano, e che ora sto leggendo anche io, "La saggezza del Mare" di Bjorn Larsson che racconta le sue esperienze di navigazione e di vita in barca a vela ed illustra quella che lui chiama la sua "filosofia spicciola da pozzetto", augurandosi di instillare "in qualcuno il desiderio di tentare altre vie, [...] la voglia di prendersi delle libertà con la vita".

Leggendolo mi, anzi ci siamo ritrovati in molti dei suoi pensieri, anche se lui naviga in condizioni molto più estreme rispetto alle nostre, tra il Mare del Nord, l'Irlanda, la Scozia, ma il suo spirito, il suo atteggiamento nei confronti dell'esistenza sono molto vicini ai nostri. Se raccontandoci in questo blog le nostre parole avessero solo un quarto dell'efficacia delle sue, ci potremo ritenere molto soddisfatti.
Mentre scrivo il vento ha girato a nord ovest e ha pure rinfrescato, sotto raffica sono oltre 34 nodi!... vabbè prepariamoci a un po' di ballo, almeno fino a stanotte, poi dovrebbe calare...

martedì 6 novembre 2007

* pensieri per la nostra cara Gaia

L'unica cosa da rilevare di questi ultimi giorni è che al Capitano è venuta la febbre..., quindi il blog ha subito una pausa...ora sta meglio, ma la gola comincia a pizzicare a me!
Ma per fortuna abbiamo una buona scorta di fazzolettini di carta e tachipirina!
Il tempo è stato bello, infatti ho una bella abbronzatura fuori stagione e ho finito 3 libri in pochi giorni...quando si dice bella vita eh! invece no...ho tirato a lucido tutti gli acciai! e ora la spalla destra, che già mi faceva male, mi fa vedere le stelle... ho provato a tenere il braccio appeso al collo per non muoverla, ma ho resistito mezza giornata: c'era la spesa da fare, il bucato che reclamava la lavanderia, e poi bisognava curare il Capitano!
Passiamo ad altro. Passiamo a Gaia e ai suoi problemi, anzi a quelli che le creiamo noi, suoi scellerati inquilini.
Noi, per scelta, non abbiamo la televisione, quindi per tenerci aggiornati utilizziamo internet, andiamo a leggere le notizie su ciò che accade nel mondo in siti tipo quello dell'Ansa. Oggi girellando un po' ci siamo accorti che non c'è nemmeno una parola sul prezzo del petrolio, che sta crescendo vertiginosamente... come mai? perché ne parlano solo a tratti? sta per arrivare ai 100 $ al barile e le previsioni a un anno lo danno a 125 $ (tanto per inciso, nel 2002 costava 25 $ al barile), e sembra che al momento la cosa non sia importante tanto quanto altre che sono costantemente presenti, tipo quanti dollari vale un euro. Abbiamo pensato di mettere un indicatore aggiornato in tempo reale qui nel nostro blog, anche se non lo legge nessuno, o comunque pochi, perché il nostro non è un blog ma un blob...
non sappiamo a voi, ma a noi questa cosa ci preoccupa parecchio, intanto ci siamo attrezzati con pannelli solari e eolico, così da essere autonomi almeno d'estate, ma d'inverno un po' di gasolio è necessario, almeno per il webasto.
Fra altri 5 anni quanto costerà un litro di gasolio?
Capite perché viviamo in barca?
Almeno il fantasma del kilowattora l'abbiamo aggirato...però il petrolio ci preoccupa lo stesso, metti che abbiano ragione quelli dell'ASPO, e ci preoccupa anche lo spreco dell'acqua, ma di questo parliamo un'altra volta.

Per Fabrizio
Ciao Fabri, nonostante le apparenze stiamo bene. Grazie per il suggerimento riguardo agli stivali, ma ho già provveduto. Quelli di gomma resistono nonostante le intemperie, hanno perso un po' l'antisdrucciolo e il blu si sbriciola, ma vanno ancora bene, solo che non sono un granché caldi.
Un abbraccio a te e a tutti gli erchietani, a Rosanna e Ignazio in particolare.

giovedì 1 novembre 2007

* come stare in un calderone che ribolle...

Vento da nord/nord est... 30 nodi e più sotto raffica, e l'acqua del porto ribolle come se fosse in una pentola sul fuoco, schiaffeggia la prua della Filibusta e, sollevata dalle raffiche di vento, la bagna e la sala per benino.
Sotto coperta si sente lo sciabordio come se fossimo in navigazione, la life line sbatte sul passavanti e l'albero vibra... da ieri mattina è così... ci sono dei momenti in cui il vento cala, ma stanotte ha picchiato e si è fatto sentire, abbiamo dormito un po' a tratti, ma abbiamo recuperato stamattina, vista la festività ne abbiamo approfittato.
Alle 8:30 c'era un bel sole che non ci ha fatto indugiare ulteriormente a letto. Dopouna bella colazione a base di caffellatte, pane e marmellate d'uva bianca, uva nera e pere (non ci facciamo mancare niente ... ehehehe) rigorosamente fatte "in barca", ci siamo messi al lavoro.
Il programma del giorno ha previsto lo sbarco della scaletta che porta sotto coperta. Con l'aiuto della drizza della randa l'abbiamo tirata fuori e fatta arrivare sul pontile, poi Marco l'ha portata nel garage-laboratorio dove fa questo tipo di lavori, per sottoporla a un bel trattamento di ringiovanimento: bisognerà pulirla dal materiale fonoassorbente che la riveste, smontarla e carteggiarla, infine ridarle la vernice, la mitica egg shell, per lo meno 5 mani...
Ora vi chiederete, nel frattempo come farete ad entrare ed uscire dalla cabina senza scaletta?...ehhhh, ma il Capitano ha mille risorse: prima di portare via la scaletta ha preso le misure e fatto una dima, ed è tornato dal garage-laboratorio con una bella scaletta provvisoria, che potete vedere qui sotto.
la scaletta sostitutiva con vista motore
Si vede il motore, ma poco male, tanto, come si vede dalla foto, gli manca il carter (la parte davanti, il tappo per dirla terra terra) che è nelle mani del mitico fabbro Romano per riparare l'incrinatura, quindi non possiamo metterlo in moto.
Dopo un lauto pranzo, il Capitano-falegname è tornato al lavoro, mentre io sono rimasta a bordo a lavorare al computer.
Mentre scrivo il vento continua a soffiare, ma per fortuna oggi c'era il sole... quindi tutto bene.
Sono le 19:30...sarà ora che io pensi alla cena... il Capitano tornerà affamato...
Ah, dimenticavo, nel caso (improbabile) che qualcuno si fosse preoccupato per il mio problema a trovare gli stivali, faccio un comunicato ufficiale: li ho comprati su internet, niente di meno che in Inghilterra... e mi sono dovuta adattare al 38, speriamo bene...
vabbè, male che vada, metterò dei calzettoni belli doppi, tanto io il freddo lo patisco.

mercoledì 31 ottobre 2007

* le donne veliste?....anche d'inverno a piedi nudi!

Piove...e fa freddo, per cui sono costretta a mettere le scarpe chiuse.
Le calzature più comode da usare in barca d'inverno, secondo me, sono gli stivali, perché li puoi mettere e togliere velocemente quando c'è bisogno di uscire o si rimonta a bordo, ma quelli da barca sono particolari: innanzitutto devono avere la suola chiara e antiscivolo, poi per difendere dal freddo e dalla pioggia, devono essere caldi, ma traspiranti, e preferibilmente di pelle, non di camoscio.
Fatta questa lunga premessa va sottolineato un ulteriore particolare, il numero....
Io, nonostante non si possa dire che sia una nana, né che sia un fuscello, ho i piedi piccoli, calzo il 36... e pare che i produttori di questo genere di calzature tecniche pensino che le donne che ne hanno bisogno non possano avere i piedi più piccoli di un 38, quando va bene!
Alcune marche non prevedono nemmeno la linea femminile e partono dal 40, altre fanno degli stivali multicolor orripilanti, e in più c'è da dire che costano un occhio della testa, quindi dovendoli comprare per forza uno aspirerebbe anche ad avere qualcosa che un minimo gli piaccia.
In conclusione sto cercando da più di un anno di comprare un paio di stivali da usare d'inverno e non sono ancora stata in grado di trovarli.
Lo scorso anno mi sono "arrangiata" con un paio di vecchi stivali con la suola in gomma, ma nera, e scamosciati, che tra l'altro non essendo di buona fattura (come si dice dalle parti mie, "lo sparagno non è mai guadagno"!) mi hanno anche "sconcicato" un mignolo, che per riprendersi ci ha messo tutta la primavera.
Agli inizi di ottobre siamo stati al Salone nautico di Genova, ma nemmeno lì ho trovato nulla, a differenza di Marco, che ha ricomprato quelli che usa da sempre, e che oramai lo avevano abbandonato, ad un prezzo abbastanza conveniente.
E io?
Penso che alla fine mi dovrò adattare ad un 38, sempre che io lo trovi, visto che i negozi che ho visitato ne sono sprovvisti, sperando che non mi stia troppo grande... confido nel fatto che a furia di stare scalza il mio piede si sia un po' "allargato" fino ad avvicinarsi al 37, e che quindi un 38 non sarà poi così largo!
Rileggendo quanto ho scritto mi è sorta spontanea una domanda.... ma che gliene potrà fregare mai a chi legge dei miei problemi con gli stivali?... poi mi sono detta... ma allora perché legge il nostro blog?... dunque sorbitevi anche queste cose in attesa di altre forse più interessanti... ah! è inutile dire che i suggerimenti sono ben accetti!

lunedì 29 ottobre 2007

* due giornate tranquille...

La domenica è passata, tranquilla, piuttosto indolente direi, sarà stato forse anche a causa del ritorno all'ora solare che accorcia drasticamente la giornata, e questa è un'altra delle cose che "accusiamo" assieme al freddo dell'inverno. Sentire il sole farsi "freddo" già alle quattro del pomeriggio fa un certo effetto, e pian piano ci ritroviamo che alle 17:30 è già buio e la giornata sembra già finita, ma la cominciamo molto presto, per cui in fondo le cose si bilanciano.
Per fortuna però in questo periodo durante la giornata il sole è ancora caldo, infatti oggi ne ho approfittato non solo per fare il bucato (dopo questi giorni di pioggia i panni da lavare erano diventati una montagna!), ma addirittura ho lavato i capelli e li ho asciugati al sole!!
Piccole-grandi soddisfazioni... come poter scrivere al computer stando seduta nel pozzetto, anche se il sole, proprio ora, sta calando dietro una nuvolaglia di condensa che si è formata sull'orizzonte... mi sa che è meglio spostarsi sotto coperta, l'aria senza sole si raffredda in un secondo.

Per Amedeo Grazie per le belle cose che scrivi; sono davvero contenta di riuscire a trasmettere quello che in realtà è, e in qualche modo far sentire felice qualcuno semplicemente raccontando il nostro quotidiano.
:o)

sabato 27 ottobre 2007

* della serie...non si può stare mai tranquilli, ma...

La mattina è cominciata con una graditissima visita del nostro mentore e comandante assoluto, Luciano del Créme Caravelle, ma poi c'è stato anche qualcuno che è venuto a rompere le scatole, risultato: per buona pace di tutti abbiamo dovuto spostarci, non che questa cosa ci disturbi più di tanto, è solo una rottura di scatole, tutto qui, per cui lo diciamo.
Cambio ormeggio, dalla banchina siamo passati al pontile poppa al mare, una posizione buona per quando viene libeccio, ma un po' più "ballerina" rispetto a dove eravamo perché qui prendiamo tutte le onde create dai rimorchatori del Neri, per non parlare di quelle degli "smoker" che entrano in porto a tutto fuoco, altro che rispetto dei tre nodi da tenere in porto... ogni tanto gli urliamo dietro un "vai pianoooo!!!" ma non è che serva a molto... e la capitaneria latita...
Dunque ci siamo spostati... togli i traversini, metti il gommoncino in acqua per sganciare le molle delle cime di poppa attaccate alla catena della banchina, ritira su il gommoncino, stacca acqua e corrente elettrica, chiudi la passerella, motore in moto (che continua a perdere olio...) molla a prua sottovento, molla a poppa, molla a prua sopravvento ...e via... rifai l'ormeggio...e tutto il resto daccapo...in verità una volta prese le trappe a prua e sistemate le cime a poppa ho lasciato Marco a sistemare tutto e io sono scesa sotto coperta a preparare il pranzo... dopotutto erano le 13:00... e lo stomaco voleva la sua parte...
Dopo pranzo Marco si è messo a rimontare le porte e i paglioli delle cabine di poppa pronti dopo il trattamento di carteggio e riverniciatura, sono venuti una bellezza: il carteggio ha riportato a vista tutte le venature del teak e la vernice "egg shell" gli dà un aspetto naturalissimo perché opaca, si vede la differenza con gli altri legni ancora non rifatti, ma pensate che bello quando il lavoro sarà finito...
Io invece, col mio solito olio di gomito, cif, spugnetta abrasiva morbida e acqua, ho lavato il gommoncino...tra un improperio e l'altro lanciati agli smoker di passaggio, alcuni tra i denti uno urlato a una moto d'acqua che pensava di stare gareggiando...
insomma mai tranquilli, ma... nulla ci turba perché... oggi c'è il SOLEEE!!!

venerdì 26 ottobre 2007

* e l'acqua calda ritornò...

Nonostante una pioggerellina rompiscatole, ieri nel tardo pomeriggio Marco ha rimontato lo scalda acqua....e oggi...DOCCIA! bella bollente... dunque siamo tornati alla normalità.
Anche oggi, come ieri, piove, anche se non di continuo, e per domani si prevede un miglioramento, meno male perché quattro giorni continui di pioggia cominciano a deprimerci.
Ci siamo consolati con un bel pranzetto, un piatto inventato di sana pianta, Marco, che ogni volta che sperimento si offre volentieri come cavia, lo ha promosso a pieni voti: "Pasta al forno gratinata alla crema di cavolfiori e noci". Commento unanime ..."ci voleva un po' di tartufo"...eh, avercelo!!
Questa ricetta la pubblicheremo nel sito "Il giornale del cibo", perché non è adatta alla navigazione, né all'estate, quindi non è il caso di farla comparire tra Le ricette della Filibusta.Mentre divago su questioni gastronomiche, sento Marco che impreca... la "saga" del motore non è ancora finita, mentre lo controllava, visto che ultimamente ci ha dato diversi problemi, si è accorto che un pezzo che presentava un'incrinatura e che abbiamo fatto saldare, perde!... accidenti! questo non solo significa che bisognerà rismontare tutto, ma anche che è molto probabile che bisognerà comprare nuovo il suddetto pezzo, vale a dire un'altra bella spesa imprevista...e che spesa!!! quanto? ben 1400 euro più iva, per un pezzo di alluminio!!!!!
uff...
vabbè...pensiamo alla salute.....chiameremo il nostro magico fabbro, Romano, vedremo se ci può aiutare lui.

Un'amica ci ha fatto notare che "il racconto di questi disagi non è che renda la vita di barca particolarmente eccitante", ed ha ragione. Il suo commento ci ha fatto riflettere sui motivi che ci spingono a "raccontarci" e sulle sensazioni che vogliamo trasmettere a chi ci legge.
Ci sono da dire due cose: la prima è che abbiamo cominciato a scrivere questo diario in una stagione non particolarmente gradevole, quindi purtroppo, per ora, non avremo occasione di raccontare le belle emozioni delle traversate o degli incontri che facciamo in primavera e in estate; la seconda è che proprio i disagi di questi giorni sono stati una forte spinta a cominciare, perché ci capita spessissimo che chi sente che viviamo in barca ci dica "Beati voi! come essere sempre in vacanza!"... vivere in barca per noi, ovviamente, è magnifico, ma non significa soltanto stare al sole e fare il bagno quando si vuole, o guardare romantici tramonti... significa anche, e soprattutto, avere una buona dose di spirito di adattamento...
Se avessimo cominciato a scrivere questa primavera, avremmo portuto raccontare del nostro incontro con le balene all'elba, o della mobilitazione dell'intera popolazione di Marciana Marina per la pulizia dei fondali del porto, delle persone che sono state a bordo della Filibusta tra aprile e settembre o di tutti i bei posti che abbiamo visto, ma queste cose sono solo una parte, quella più bella, della vita in barca, con questo blog vogliamo raccontare sia di questa che di quella fatta di piccoli e grandi inconvenienti quotidiani.
Noi siamo davvero "beati" come qualcuno dice, ma lo siamo per un altro motivo, perché facciamo la vita che ci piace, quella che abbiamo scelto, e questa è una grande fortuna...

mercoledì 24 ottobre 2007

* PIOVE!

Piove, dunque saltano tutti i programmi..., vale a dire la pulizia a fondo del tender e dei gavoni di poppa...uff...per fortuna ieri c'era un bel sole e gli acciai sono stati lucidati a dovere.
Sempre ieri, nel pomeriggio Marco ha rimontato il Webasto, riparato, dunque ora abbiamo di nuovo il riscaldamento. Oggi avremmo dovuto rimontare anche lo scaldabagno, ce lo hanno sostituito con uno nuovo, ma la pioggia non lo ha permesso...vabbè, ci arrangeremo ancora con l'acqua fredda, poco male.
Questa pioggerellina costante dura da stamattina alle 8:00 e non accenna a smettere, e c'è un vento gelidicchio fuori che dice "rassegnatevi, l'inverno è arrivato"... pazienza, del resto è il normale corso delle cose, ci adattiamo, anche se ci pesa dover rimettere le scarpe chiuse... più che altro pesa ai nostri poveri piedi visto che, come diceva il capo samoano Tuiavii di Tiavea nei racconti al suo popolo sugli usi degli europei, che lui chiama i Papalagi, costringere i piedi nelle "canoe da piede" che il Papalagi "porta dall'alba al tramonto, ci fa i viaggi e ci danza, le porta anche se fa caldo" li rende "come morti e li fa puzzare"...come aveva ragione il saggio capo Tuiavii, e aveva ragione su un mucchio di altre cose... ogni tanto ve ne racconteremo qualcuna...

martedì 23 ottobre 2007

* ormeggiati alla banchina...

Nel pomeriggio di ieri si è liberato un posto in banchina alla Lega Navale, per cui abbiamo lasciato la nostra cara boa al centro del porto e ci siamo spostati.
La prima cosa che abbiamo fatto appena sistemato l'ormeggio e attaccato acqua e corrente elettrica è stato lavare la Filibusta, ricoperta da uno spesso strato di polvere del porto e sale... la povera Filibusta non aveva il piacere di una lavata del ponte come si deve dal lontano agosto... quindi spazzolone, secchio d'acqua saponata, manichetta e olio di gomito... e oggi, se non piove, tocca agli acciai... il risultato è soddisfacente, ma a me fa male una spalla! avrò esagerato con lo spazzolone? mmmh... mi sa che è solo "pappamollaggine", basta smettere di navigare per perdere il tono muscolare in poco tempo...
Attaccati alla colonnina dei servizi a terra con la 220V a disposizione abbiamo provato la stufetta... scalda che è un piacere anche senza andare al massimo, stanotte abbiamo dormito al calduccio...
Il Webasto è dal "dottore", e lo scalda acqua, riparato, dovrebbe arrivare oggi... piano piano le cose tornano a posto...

lunedì 22 ottobre 2007

* Aarrgh! 10°

Seconda notte....non proprio freddo, però...non bene come la prima, infatti stamattina la temperatura interna era 10°.....e 4 gradi in meno vi assicuro si sentono....
Abbiamo chiamato l'assistenza per il Webasto (il nostro impianto di riscaldamento)....i tecnici sono fuori, bisogna riprovare verso le 11,30.
Intanto può darsi che in giornata riusciamo ad avere un posto in banchina, il che significherà avere la corrente a 220V e quindi potremo usare una stufetta...speriamo bene..perché qui si "spippola dal freddo" (traduzione Livornese-Italiano: si muore dal freddo).

domenica 21 ottobre 2007

* ancora senza riscaldamento

La prima notte è andata bene, abbiamo messo qualche coperta in più al letto, e Marco ha dormito col cappello, ma tutto sommato il freddo freddo non l'abbiamo patito.
Al nostro risveglio la temperatura in barca era di 14°, quindi ancora accettabile. Abbiamo acceso i due fuochi della cucina per preparare la colazione ed, eccezionalmente, anche il forno in modo da scaldare un po' l'ambiente....e io mi sono detta "Visto che il forno è acceso, perché non sfruttarlo e fare dei biscotti?"...detto...fatto....
avevo dei residui di marmellata di pere e di fragole, di quelle che faccio io, e ho fatto una dose da 1/2 kg di farina dei "Biscotti arrotolati della nonna di Giovanni"(la ricetta molto presto sarà presente nel sito della Filibusta).
Risultato: ottimi biscotti e barca calda!
Per fortuna un bel sole forte ha riscaldato l'aria esterna e ha fatto salire la carica dei pannelli solari fino a 11,4 Ampere, per cui la giornata è passata bene, tra un bel piatto fumante di polpette al pomodoro e l'ultimo film di Tarantino (cfr. "A prova di morte"...Tarantino è sempre più folle...a volte mi chiedo perché continuiamo a guardare i suoi film, forse per vedere fino a che punto arriva la sua follia).
Poi un invito da amici in casa col camino, pizza e castagne arrosto, ci ha schiodati dal nostro eremitaggio volontario e abbiamo chiuso la giornata in allegria...per me ci è scappato pure un bello shampo (visto che siamo anche senza acqua calda).
Al rientro in barca sempre i soliti 14°, un po' di fornelli accesi...e poi di filato sotto le coperte...sempre col fido cappellino....

sabato 20 ottobre 2007

* una piccola presentazione... e... tanto per cominciare bene l'inverno

Eccoci qua, siamo Valeria e Marco, Filibustieri perchè abitiamo su una barca a vela, la Filibusta, appunto...viviamo in questo modo da due anni (per essere precisi Marco ci vive da un po' di più , diciamo quasi tre anni) e ci piace moltissimo.
Questo blog nasce perché vogliamo diffondere e condividere l'amore per la natura e per il mare e perché desideriamo far conoscere le gioie e i dolori della vita su una barca...
Non cominceremo decantando le gioie, ma i dolori..., perché i disagi ci sono e sono di più di quanto ci si possa immaginare, non che ce ne lamentiamo eh, l'abbiamo scelta noi questa vita, consapevolmente, ma quando ci si mette tutto insieme...accidenti!
Bisogna fare una premessa: non siamo ormeggiati ad una banchina, a un molo o a un pontile dotati di colonnine con acqua e corrente elettrica a 220V, ma siamo ormeggiati a un corpo morto, non proprio al centro del porto, ma quasi. Questa sistemazione in genere l'abbiamo dal mese di maggio fino a tutto il mese di novembre. Direte voi, come fate senza corrente e senz'acqua??? si fa, si fa...per quanto riguarda la corrente elettrica siamo autonomi, abbiamo un generatore eolico che funziona quando il vento supera i 10 nodi, e tre pannelli solari. Per l'acqua abbiamo due serbatoi per un totale di 300 litri che riforniamo una o due volte a settimana aiutandoci con delle taniche che riempiamo a terra. Poi abbiamo uno scalda acqua, che funziona a 220v o accendendo il motore, e il riscaldamento ad aria calda, alimentato a gasolio (come quello dei camion).
Qualcuno potrebbe dire: "E chi sta meglio di voi!!!"...eh NO!....all'inizio della scorsa settimana scopriamo che la serpentina dello scalda acqua che passa nel motore si è rotta, ha una perdita... per farla breve il motore è diventato un acquario...pieno d'acqua!!! l'olio si è emulsionato ed è diventato una pappetta... grigia...un disastro... e allora Marco con santa pazienza e un po' di chiavi inglesi ha smontato tutto, ha pompato via l'olio, ha pulito, sostituito pezzi, riparato.... per tre giorni, anzi quattro.... non stiamo a tirala tanto per le lunghe, in sintesi dopo un esborso notevole il motore (MIRACOLOSAMENTE) è ripartito....e...tacchete! cosa si rompe con alle porte l'aria gelida dei balcani?....il riscaldamento naturalmente!.....e oggi è sabato...quindi bisogna arrivare a lunedì per portare la centralina "dal dottore"...sopravviveremo al weekend???
al prossimo post per saperlo