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mercoledì 26 novembre 2008

* Hai sete ? Passa prima dalla cassa...

acqua
Proclamata nel 1993 dall'Assemblea delle Nazioni Unite, ogni anno il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell'Acqua: perché la carenza di acqua è una emergenza mondiale e in alcune aree del pianeta è una vera e propria catastrofe.
Nei paesi occidentali si stima che il minimo vitale a persona siano 50 litri di acqua al giorno, necessari per i bisogni primari come bere, cucinare, lavarsi. Ma nel mondo una persona su sei non ha accesso a questa quantità, e ogni giorno TREMILA OTTOCENTO bambini (provate a contare fino a tremiaottocento!!) muoiono perchè non hanno acqua potabile e non hanno a disposizione servizi igienico-sanitari appropriati.
L'acqua non è ancora un diritto, e la negazione di questo diritto è anche la negazione del diritto alla salute, alla dignità umana, al cibo, in una parola il diritto alla vita.
Mentre si parla delle stime per l'anno 2025 in cui circa 1,8 miliardi di persone vivranno in Paesi o regioni con assoluta mancanza d'acqua, e del fatto che oltre due terzi dell'intera popolazione mondiale potrebbero dover fronteggiare una situazione di scarsità; mentre la gestione sostenibile, efficiente ed equa di limitate risorse idriche diventa una delle sfide centrali di questo secolo assieme al riconoscimento del diritto universale all'acqua come elemento centrale per lo sviluppo umano e strumento di lotta alla povertà, i nostri governanti annusano l'odore dell'oro del futuro... e si preparano a "far galleggiare le loro papere"...

Ieri ho ricevuto per email questo articolo a firma di Rosaria Ruffini, docente di teatro allo Iuav di Venezia (Istituto Universitario di Architettura di Venezia)

rosaria ruffini
[* attenzione c'è un errore nel richiamo alla legge: l'articolo 23-bis fa parte della Legge 133 del 6 agosto 2008 e non del D.L. 112-2008 che è il decreto attuativo della suddetta legge.]
come ha scritto, giustamente, chi mi ha mandato la mail...

Hai sete ? Passa prima dalla cassa...

domenica 16 novembre 2008

* L'oggetto misterioso: come si sopravvive alla boa e novità filibustiere

Da quando siamo rientrati dall'Elba, vale a dire da settembre, come molti di voi già sanno, siamo ormeggiati alla boa di fronte al Muro del pianto (qui la spiegazione del perché questo tratto del Molo Mediceo di Livorno ha questo nome).
Da queste foto potete farvi un'idea della distanza che c'è tra la Filibusta e la terraferma

poppasi intravede il nostro vicino, un un motoscafo DC 9, e sulla nostra poppa due file di barche, alcune alla boa, altre a banchina.

distanza da terraPer scendere a terra fino a poco tempo fa usavamo il nostro tender, che però a furia di stare in acqua stava diventando una colonia di denti di cane e alghe di vario tipo, rischiando di non arrivare alla prossima estate. Fortuna ha voluto che un nostro carissimo amico, nonché vicino di barca, ci ha ceduto il suo barchino avendone trovato per sé un altro più "performante".
Aveva bisogno di qualche cura, ma in questo il Capitano è maestro: lo ha resinato dove era necessario, ha sistemato una tavola sul fondo e lo ha dotato di una tavola sulla poppa che funge da seduta, infine il nostro motorino-tagliaerba da 2,3 (scarsi) cavalli ha trovato collocazione sulla poppa, ed eccolo qui, vi presento il nostro nuovo mezzo da sbarco:

barchinoOra nessuno di voi si chiede a questo punto come facciamo a sopravvivere senza corrente, qui in mezzo al mare (si, siamo in porto, ma sempre in mezzo al mare siamo)?
Considerate che oggi è la prima giornata di sole dopo 20 giorni di pioggia ininterrotta, che le ore di sole sono diminuite, e che il sole è anche meno forte, dunque i pannelli solari non ce la fanno a tenere le batterie cariche... e come si fa???? e qui compare l'oggetto misterioso...
secondo voi cos'è questo "coso" che fa bella mostra di sé sulla prua della Filibusta?

qualcuno potrebbe pensare che abbiamo preso un cagnolino a bordo, e che questa è la sua cuccia...
effettivamente sotto c'è un Fido... ha quattro zampe sì, ma è... un generatore!!!!

generatoreGrazie ai regali di nozze abbiamo potuto comprarne uno, funziona a benzina ed è davvero prezioso perché producendo corrente a 220 Volt ci ricarica le batterie, scalda l'acqua per la doccia e, all'occorrenza, fa funzionare phon e tagliacapelli... ma aveva bisogno di una protezione dalla pioggia che lasciasse nello stesso tempo passare i gas di scarico della sua marmitta...
il Capitano ha detto: -"Ora metto insieme qualche tavoletta di legno e gli faccio un casottino alla bellemeglio con uno sportellino per la marmitta".
Ma la bellemeglio del Capitano è relativa: si è presentato con questa cuccia alliccatiella*... è preciso anche quando non vuole...
Così il nostro Fido generatore quando non lo usiamo resta protetto, e se piove lo si può usare in tutta sicurezza... e noi nonostante la pioggia (che rompe ugualmente perché ci bagna completamente quando scendiamo a terra) viviamo tranquilli in mezzo al mare (vabbé... al porto) sulla nostra Filibusta.

* Termine dialettale napoletano= rifinita e curata nei minimi particolari

sabato 15 novembre 2008

* Blogger imbavagliati...

I blog sono scomodi, la rete fa paura...

snoopy writer
leggo nel blog di Pino Amoruso, Aschenazia, e ritengo doveroso far girare quanto segue:

Dal blog di Beppe Grillo:

"Franco "Ricardo" Levi, ha depositato alla Commissione Cultura della Camera, la famigerata Levi/Prodi. Detta anche legge "ammazzablogger". Legge che va ribattezzata in Levi/Veltroni grazie alle nuove clausole.

In sostanza:

- ogni blog è equiparato a un prodotto editoriale
- ogni blog che pubblica Adsense di Google o banner può risponderne all'Agenzia delle Entrate
- ogni blog deve iscriversi al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione)
- ogni blog è soggetto alle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa
- ogni blog che non si iscrive al ROC può essere denuciato per il reato di "stampa clandestina": due anni di carcere e sanzioni economiche.

Un blogger può scegliere se iscriversi al ROC, e correre il rischio di una delle innumerevoli denunce penali e civili sui reati a mezzo stampa che risalgono al Codice Rocco del fascismo o, in alternativa, entrare in clandestinità prima di entrare in galera. Insomma, può impiccarsi o spararsi un colpo in testa.

La Commissione che deve esaminare la proposta di legge inizierà a breve i lavori sulla "ammazzablogger". Un sostegno da parte della Rete la aiuterà a prendere le decisioni.
Loro non molleranno mai (ma gli conviene?), noi neppure.

E' ovvio che invito tutti a diffondere e a far "RETE"

Firma le petizioni online
http://firmiamo.it/noallaleggeantiblog
http://www.petitiononline.com/noDDL/petition.html

Free Blogger

Io ho già firmato...

martedì 11 novembre 2008

* La grande "civiltà" della Danimarca massacra i globicefali

Quella che vedete qui sopra è una baia delle Isole Feroe, in Danimarca, e quella chiazza rossa non è data da alghe rosse in proliferazione incontrollata...
Da Wikipedia:
"la Danimarca è diventata una monarchia costituzionale nel 1849 dopo che, sin dal 1660, era stata una monarchia assoluta. Dal 1901 è una monarchia parlamentare. Con oltre mille anni di durata la monarchia danese è la seconda più antica del mondo, seconda soltanto a quella giapponese. La Danimarca fa parte dell'Unione europea. A partire dalla seconda metà del XX secolo la società danese è stata parzialmente caratterizzata dall'adozione del cosiddetto Modello sociale scandinavo basato su di un'ampia diffusione dei servizi pubblici. Secondo uno studio pubblicato dall'UNESCO, la Danimarca può fregiarsi del titolo di "paese più giulivo" della Terra."

Ora, nel paese più giulivo della terra, nel 2008, ancora succedono cose come questa:
Questa foto, come le altre che pubblico, parla da sola, ma merita qualche dettaglio in più:
ormai da tantissimi anni, in Danimarca, precisamente nelle isole Feroe (in lingua danese Fær Øer Islands) avviene sotto silenzio una vera e propria strage dei cetacei della specie Globicephala melas (Famiglia Delphinidae), comunemente chiamati in italiano globicefali (in inglese pilot whale e in spagnolo calderones).
I globicefali sono pacifiche creature che raggiungono la lunghezza di 5-7 m e un peso di oltre le 2t; vivono in branchi numerosi, composti per lo più da femmine adulte con i propri piccoli, vivono mediamente 50 anni e sono animali molto socievoli, tanto socievoli e curiosi che hanno la particolarità di avvicinarsi curiosi alle imbarcazioni (io ho avuto la fortuna di vederli al largo della costa calabra).
Questi delfinidi vivono in tutti i mari del mondo, eccetto che nelle acque troppo fredde del polo.

Ogni anno la popolazione delle isole Feroe pesca e si nutre di circa 1000 cetacei. La carne dei globicefali copre circa una quarta parte del consumo totale di carne in questa zona.

La pesca a fini alimentari ha un suo senso, è una cosa più o meno (a seconda dei punti di vista) normale...
Ma qui si parla di creature a rischio di estinzione, che non vengono semplicemente pescate ma massacrate brutalmente.
Una mattanza sconsiderata, crudele e orripilante a cui prendono parte gli adolescenti per dimostrare così di entrare nell'età adulta.


La IUCN, Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, organizzazione non governativa internazionale con sede a Gland (Svizzera), è una delle più autorevoli organizzazioni in materia di conservazione della natura e l'unica organizzazione specializzata nelle tematiche dell'ambiente che ha un posto di osservatore nell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
La IUCN ha stilato quella che viene chiamata "Lista rossa" dove sono segnalate le specie in pericolo, tra cui anche il globicefalo (qui potete trovare la scheda).
Nella riunione del 25 settembre 2008 le Nazioni Unite nella loro relazione annuale sui progressi compiuti verso gli obiettivi di sviluppo del millennio, hanno incluso di "ridurre significativamente il tasso di perdita della biodiversità entro il 2010".
I progressi saranno monitorati misurando la percentuale di specie minacciate di estinzione - calcolata con la Lista Rossa IUCN - che tra le altre specie include anche il globicefalo.


Su molti siti che ho visitato dove si parla di questa strage annuale, ci si meraviglia che gli organi di stampa e la televisione non ne facciano parola, io ho smesso di stupirmi, oramai mi sembra palese che i mass media comunicano cosa e come conviene...

La Danimarca dal suo canto sostiene da sempre l'uccisione delle balene e delle foche in Groenlandia compresi gli animali in via di estinzione, come le balene.
Ora attacca apertamente l'Unione Europea nella sua difesa delle balene uccise illegalmente dai giapponesi, dagli islandesi e dai norvegesi; parla di "imperialismo culturale" e si difende dicendo che le Isole Fær Øer e la Groenlandia non fanno parte dell'Unione Europea.
Se questa è la "grande cultura" dell'antica Danimarca, ogni commento è superfluo... fanno semplicemente schifo.
Qualche approfondimento lo trovate qui, e per chi ha lo stomaco forte e i nervi saldi qui c'è un video dello scempio.

* Festeggiamenti salernitani, la saga infinita del nostro matrimonio...

Dite la verità... pensavate fosse finita 'sta storia del matrimonio? e invece no!
Questo contributo è però dovuto a chi non è potuto essere presente e sarebbe voluto esserci, quindi procedo col racconto dei giorni passati a Salerno.

Da Parigi siamo volati direttamente a Napoli e poi da lì abbiamo raggiunto Salerno, dove abbiamo trovato temperature quasi estive e delle giornate, come diciamo da quelle parti, di "pateterno" (trad. per i non-campani: padreterno, cioè paradisiache).
La Mami, come suo solito, ha superato le umane misure e ha preparato un buffet megagalattico, cucinando tutto da sola (o quasi)...

buffetio, che ho contribuito alla preparazione di alcune cose anche se solo in minimissima parte, trovavo che avesse un tantino esagerato, ma ho dovuto ammettere che è stata lungimirante: eravamo in 66 persone!!! pochissimi amici, il resto zii e cugini vari, e non eravamo nemmeno al completo!
La torta era uno spettacolo... per gli occhi ma anche per il palato! ve lo assicuro... e guardate cosa ha messo come decorazione: due orsetti vestiti da marinaretti (dove li avrà scovati!?!?)

torta nuziale
Il babà che le avevo chiesto c'era, ed era anche corredato di diversi piccoli babbaini, ma credete che sia riuscita a fotografarlo???? è mancato poco che nemmeno riuscissi ad assaggiarlo!
La serata è stata un tornado di baci, abbracci, foto e presentazioni ufficiali, perché molti non conoscevano ancora Marco e nessuno conosceva i suoi genitori... non nascondo che ad un certo punto mi sono sentita "presa dai turchi" perché non sapevo a cosa o a chi dare la precedenza... però ho fatto un bel pieno d'affetto!
Il taglio della torta è stato dei più classici

taglio della torta
con tanto di brindisi a bicchieri incrociati...

brindisiah! una piccola nota sul mio abbigliamento: mentre finivamo di preparare le ultime cose qualcuno (non la Mami, che capisce in pieno il mio spirito) mi ha chiesto:-"Valeria, ma non vai a vestirti?"... preciso che non ero nuda, ovviamente!

Il giorno dopo, approfittando della bellissima giornata, abbiamo fatto una gita ad Amalfi e Ravello, che i miei suoceri toscani non avevano mai visto.
Sorvolo sui disguidi tecnici che hanno ritardato di molto la nostra partenza (traghetti ridotti ad una sola corsa, orari degli autobus non aggiornati, attese interminabili) e che hanno rischiato di far crollare il mio sistema nervoso non più abituato alla "filosofia" meridionale, e mi concentro solo sulla bellezza sempre viva della Costiera Amalfitana.
Prima tappa Amalfi e il suo bellissimo duomo, con il Chiostro del Paradiso... i monaci mica erano scemi!
chiostro del paradiso e campanile
Manca una foto della facciata del duomo, che la meritava senz'altro, ma che volete fare... l'ho fotografata talmente tante volte che in questa circostanza proprio non ci ho pensato...
Poi con un autobus siamo andati a Ravello che si trova sopra Amalfi, sulla montagna che domina la Costiera.
Ravello è un oasi di tranquillità... passeggiando lungo le viuzze che portano a quella che secondo me è la villa più bella del posto, Villa Cimbrone, abbiamo incontrato un glicine secolare
glicine secolare
e fiori di tutti i colori

datura

piccolo fiore

ibisco
i giardini di Villa Cimbrone sono molto belli e, vista la stagione, erano pieni di alberi carichi di sorbe e ciclamini
prato di ciclamini
il panorama dalle sue terrazze è mozzafiato

terrazza a strapiomboquesto terrazzino con la ringhiera di ferro battuto che contribuisce alla piena visione dello strapiombo sulla roccia, mette a durissima prova il labirinto: farebbe venire le vertigini anche a un paracadutista! ma a parole non si può spiegare... dovete andarci e affacciarvi... poi capirete cosa intendo dire!

panorama verso minoriil panorama dalla villa: la Costiera Amalfitana verso Minori, direzione Salerno...

panorama verso Amalfiil panorama dalla villa: la Costiera Amalfitana verso Amalfi, direzione Napoli...

Gli strapiombi delle rocce lungo la strada visti dall'autobus all'andata, hanno non poco spaventato i toscani, timorosi di precipitare con tutto il pesante mezzo nel mare blu cobalto sottostante (mai successo, ma capisco che chi non ci è abituato può averne un'impressione piuttosto terrificante), per cui al ritorno abbiamo optato per un più comodo e panoramico traghetto (e per fortuna almeno una corsa pomeridiana c'era!)

sul traghetto
lasciandoci alle spalle un magnifico tramonto...

tramonto

Post collegati:
* Noi... ci tuffiamo! (MARTEDÌ 23 SETTEMBRE 2008)
* - 7 al tuffo! (VENERDÌ 3 OTTOBRE 2008)
* Piccolo anticipo... (LUNEDÌ 13 OTTOBRE 2008)
* 10 ottobre 2008... un matrimonio tutto da ridere... (MARTEDÌ 28 OTTOBRE 2008

domenica 9 novembre 2008

* Migaloo la Megattera bianca

Basta con i racconti terricoli.
Questo è un periodo dell'anno in cui il mare, anche se ci vivo praticamente dentro, mi manca tantissimo, perché non navighiamo con frequenza.
Ora con tutto questo parlare di viaggi e festeggiamenti terrestri ne sento la mancanza anche qui, nel diario di bordo, per cui è ora di ricominciare a parlare delle mie passioni...
In rete ho trovato un articolo su una megattera albina...
megattera albina
Migaloo, il cui nome aborigeno significa "compagno bianco".
Pare che sia l'unica megattera completamente bianca al mondo e spesso è avvistata lungo la Costa Est dell'Australia.

megattera albina
Le megattere sono delle creature, secondo me, fantastiche, avrò poi modo di parlarne più approfonditamente in un'altra occasione (sto studiando!) e la cosa che ai miei occhi (e orecchie) le rende tali sono i loro "canti"...
ebbene sì, cantano... spero di riuscire anche a farveli sentire i loro canti, ma ora non è di questo che voglio parlare.
megattera albina
Questa magnifica creatura, insieme alle sue compagne, potrebbe trascorrere la sua vita indisturbata... e invece no!
Il Giappone, che utilizza una scappatoia nelle leggi internazionali della Commissione di caccia alla balena (IWC) (sul cui operato a favore delle balene ci sarebbe molto da discutere, ma sorvoliamo!) per cacciare ogni anno quasi 1000 balene nell'emisfero del sud, spacciandolo per ricerca scientifica, designerà per la prima volta le megattere come bersaglio la prossima estate. Non gli bastano le 50 balenottere comuni e le centinaia di più piccole balenottere minori: quest’anno hanno avuto anche una quota di 50 megattere.
I cacciatori di balene giapponesi hanno rifiutato di dire che intenzioni hanno nei confronti delle megattere bianche nel loro “macello” travestito da ricerca.
Mentre la flotta di baleniere giapponese si prepara a lasciare il porto per l'Antartide, il portavoce della Japan Fisheries Agency, Hideki Moronuki, ha risposto con un fermo "no comment" alle domande che gli sono state rivolte circa quest'argomento, anzi ha aggiunto che la flotta migliorerà i sistemi di sicurezza dopo gli scontri dell'estate scorsa con i dimostranti contro la caccia alla balena in Antartide e ha invitato l'Australia e la Nuova Zelanda ad approntare delle misure per porre freno alle azioni delle navi di protesta, che ha definito "terroristi" ambientali*.

A questo punto dico anche io: -"No comment!"
Per chi volesse approfondire qui ho appreso la notizia.

* si riferisce alla Sea Shepherd, un’organizzazione i cui membri si autodefiniscono eco-pirati e navigano battendo bandiera nera sotto la quale vengono intraprese campagne (che l’associazione dice sono basate sulla Carta Internazionale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la Natura (1982) - United Nations World Charter for Nature – ed altre leggi a tutela delle specie e dell’ambiente marino) di affondamento o sabotaggio delle navi che sono ritenute colpevoli di aver violato le normative internazionali in merito alla caccia delle balene.

mercoledì 5 novembre 2008

* Parigi # 2

Quello che mi è più piaciuto a Parigi è stata la gente... come in tutte le grandi metropoli c'è un miscuglio di razze e tipi curiosi. Sedersi nei pressi dei monumenti principali è una fonte inesauribile di scatti, nessuno pensa che tu stia fotografando proprio lui, per cui ti senti libero di osservare e immortalare...
Avevo cominciato a caricare le foto che ho fatto, poi mi sono detta:-"Ma perché devo tediare la rete con sta valanga di roba??"... dunque soprassiedo, e vi faccio vedere solo due o tre cose, quelle che trovo più emblematiche...
questa signora (????) che sembra uscita direttamente dalla Cage aux folles (titolo in italiano: Il Vizietto quello con Tognazzi, ve lo ricordate?) Notate bene lo sguardo del signore alle sue spalle!!!

il vizietto
lo sguardo insonnolito di questo bimbo, visibilmente annoiato dalle spiegazioni sulle decorazioni esterne di Notre Dame

noia
turisti giapponesi=foto
tipico!!
e io ho fatto la foto nella foto...

jap
il Museo del Louvre mi ha dato molti spunti, a cominciare dalla Gioconda... ecco cosa provoca quel piccolo quadro...

gioconda
In questo assembramento di gente abbiamo assistito ad una gustosa scenetta: mentre cercavamo di sbirciare tra le teste per riuscire a vederne almeno un pezzetto anche noi, il Capitano è stato colpito sulla testa da un gomito! si gira e alle sue spalle un signore, che poteva essere coreano o qualcosa di simile, piccolo e agguerrito con la sua telecamerina alzata sulla testa si faceva strada a suon di spintoni per arrivare in prima fila. Sul suo percorso si trovava un ignaro turista inglese di mezza età più alto di lui di almeno 20 centimetri, ma il piccoletto non si è scoraggiato, ha poggiato la telecamera sulla spalla dell'inglese assestandogli anche un bel colpo sulla testa! Il signore inglese, non smentendo il famoso aplomb dei suoi connazionali, si è girato sorpreso e sicuro che con il solo sguardo avrebbe avuto almeno delle scuse... macchè!!!! il piccolo turista orientale lo ha guardato come a dire "ehhh, ma io devo riprendere la Gioconda! cosa guardi!!", per lui dunque era del tutto normale prendere a gomitate e colpi la gente pur di arrivare al suo scopo; ve lo immaginate se fosse tornato a casa da un viaggio a Parigi senza il filmino della Monna Lisa???

Sempre al Louvre...

abbiamo immortalato questa signora, chissà se la sua chioma voleva essere un omaggio ai colori acidi e accesi del Pontormo o ai rossi del Rosso Fiorentino...


abbiamo scovato questa guida franco-jap super super trendy (peccato non essere riusciti a fotografarlo per intero: aveva dei pantaloni strettissimi alla caviglia, alla Michael Jackson, e un paio di scarpini lucidi e a punta che erano uno spettacolo!), che mentre illustrava i quadri rispondeva a due cellulari contemporaneamente!
Volgio farvi notare che all'interno del museo non c'era assolutamente bisogno di portare gli occhiali da sole... ma forse io sono cattiva e lui aveva la congiuntivite...

guida trendyAl Museo d'Orsay, dove sono raccolte le opere degli impressionisti, nella sala dedicata a Cezanne c'era questa morbida e rosea signora che sembrava proprio uscita dai quadri di Renoir...

cezanne
Quando si parla di Parigi si pensa immediatamente all'arte e a Montmartre. Ecco dunque due ritrattisti dei tanti che affollano la Place du Tertre che un tempo era la piazza principale del villaggio di Montmartre.

ritrattista 1

ritrattista 2
e per finire un'immagine tenera e triste insieme... un clochard, un barbone, addormentato con i suoi cuccioli...

clochard

sabato 1 novembre 2008

* Parigi # 1

Come fare a raccontare una città come Parigi in un post? impossibile...
Mi sa che di post ce ne sarà più d'uno, ma non racconterò della Parigi classica, quella dei musei e dei tanti monumenti che bene o male tutti conoscono, e parlerò poco, o meglio, al mio posto parleranno le foto, accompagnate qua e là da stralci di racconto...
Per cominciare bisogna sottolineare la gran fortuna che abbiamo avuto: una casa in prestito, non solo, una casa deliziosa, un nido nel cuore della città, in un palazzo del '600

scale casa vicinissima al Louvre, al Pont Neuf, al Museo d'Orsay, alla Sainte Chapelle, a Notre Dame... e se un posto non era tanto vicino o i nostri piedi andavano in fumo (quanti chilometri abbiamo macinato!!!)

Metro
con la metropolitana arrivavamo ovunque...
Parigi è una città sorprendente, ad ogni angolo cambia faccia, il liberty impera

portonein espressioni più o meno estrose

portone
e la storia, nascosta negli angoli più impensati, viene fuori all'improvviso mostrando il tempo inciso su una ruota che ha issato chissà quanti milioni di secchi d'acqua da un vecchio pozzo...

ruota di pozzo
oppure, passeggiando tra le vie del centro, di colpo ti ritrovi catapultato nel XVI secolo

palazzo XVI secoloo davanti ad un palazzo vegetale!!

palazzo vegetale
Capita di imbattersi in curiosi murales

murales
strani comignoli
comignolo
o in gatti di varia natura...
mon chat
guardate questo che occhi che ha! i nostri amici gattofili impazziranno

occhi arancioCome già accennato, abbiamo girato tanto a piedi, complice anche il tempo che ci regalato molte giornate di sole, ma camminare tanto fa venire fame!
Dunque anche il cibo (come sempre) ha avuto una parte importante durante la nostra settimana.

CamembertMangiare bene a Parigi significa anche frugarsi le tasche, per cui a pranzo di solito mangiavamo una bella baguette ripiena di verdure e formaggio, o pollo, o tonno... sempre gustosissime! Cercavamo di fare le nostre soste per il pranzo in uno dei bellissimi giardini, della città: quelli del Louxembourg o delle Tuileries... qualche volta anche lungo la Senna

e una volta ci siamo concessi anche un bistrò...

a cena poi si sceglieva un ristorantino... in uno di questi abbiamo anche provato il granchio atlantico, il tourteau... buono, ma secondo me la nostra granseola mediterranea lo batte ampiamente!

tourteauxNon crediate che solo perché non ne parlo non abbiamo visitato i bellissimi musei che ci sono qui! Al Louvre abbiamo dedicato ben due giorni riuscendo a vederlo quasi per intero, siamo stati anche all'Orangerie a vedere le spettacolari Ninfee di Monet, al museo d'Orsay e a vedere tutti i monumenti principali...
A Parigi ci sono musei per ogni cosa, anche il museo del ventaglio!
Noi siamo stati a quello della Marina, che non ci ha entusiasmato, ma è stato comunque interessante da vedere, guardate per esempio quest'ancora...

ancoraQuando siamo tornati a casa mi hanno chiesto quale è stata la cosa che mi è piaciuta di più... difficile da dire... però poi pensandoci un attimo ho detto "la gente"... ci sono personaggi di tutti i tipi, come in tutte le grandi metropoli, e io mi sono divertita un sacco a fotografarli... ma questo ve lo racconto in un altro post!