Una premessa... lavagnetta è uno dei miei innumerevoli soprannomi...
Mi spiego. Questo soprannome mi è stato dato in tempi recentissimi, ma la caratteristica che lo ha fatto nascere mi accompagna da quando avevo solo un anno e da poco l'uso della parola: a una zia che mi faceva notare una farfallina sul vetro della finestra dissi: "Non è una farfalla, è una falena!"... me lo rinfaccia ancora...
Insomma sono un po' maestrina, e il Capitano dice a tutti che lui ha la "Treccani con le tette".
Ovviamente non è affatto vero che sono come la famosa enciclopedia (magari!), so un mucchio di cose sparse e spesso inutili: è che mio papà rispondeva alle mie curiosità sulle cose che vedevo spiegandomele sempre per filo e per segno, sono curiosa e ho una buona memoria, quindi passo per essere una tuttologa.... immeritatamente.
Dunque oggi sfoggio un po' di erudizione su uno dei miei argomenti preferiti: i cetacei... così quando vi capiterà di leggere dei nostri "incontri marini" saprete di che sto parlando...
Balene, delfini e focene sono mammiferi acquatici e sono raggruppati nell'ordine dei Cetacei (Cetacea).
Come gli altri mammiferi sono animali a sangue caldo che respirano attraverso i polmoni e allattano i propri piccoli.
L'ordine dei Cetacea è composto da almeno 83 specie viventi, raggruppate in due sottordini: i Misticeti e gli Odontoceti.
I Misticeti comprendono le balene e le balenottere, caratterizzate dalla presenza dei fanoni, piastre cornee che usano per filtrare enormi quantità di piccoli pesci e crostacei che costituiscono il loro nutrimento. Le loro dimensioni variano dai 7 metri della caperea (Caperea marginata) a oltre i 30 metri della balenottera azzurra (Balaenoptera musculus).
Gli Odontoceti sono i cetacei che possiedono i denti, sono attivi predatori e si cibano di pesci, crostacei e, soprattutto, calamari. Le loro dimensioni variano da oltre 18 metri del capodoglio (Physeter catodon) a poco più di un metro e mezzo della focena (Phocoena phocoena).
In Mediterraneo sono state segnalate 19 specie, di cui 8 frequenti in Mar Ligure, cioè il tratto di mare dove naviga la Filibusta per la maggior parte del tempo, Isola d'Elba compresa.
Nel sottordine degli Odontoceti si distinguono 3 famiglie, i delfinidi (Delphinidae), gli zifidi (Ziphidae) e i fiseteridi (Physeteridae).
Le specie più comuni nel Mar Ligure sono, tra i delfinidi:
la stenella striata (Stenella coeruleoalba)
il tursiope (Tursiops truncatus)
il grampo (Grampus griseus)
il globicefalo (Globicephala melas)
il delfino comune (Delphinus delphis)
tra gli zifidi:
lo zifio (Ziphius cavirostris)
tra i fiseteridi:
il capodoglio (Physeter catodon)
Nel sottordine dei Misticeti invece in questo mare è frequente la balenottera comune (Balaenoptera physalus).
Noi abbiamo avuto la fortuna di incontrare spesso le stenelle striate e i tursiopi. Due volte soltanto (ma speriamo di incontrarle ancora) le balenottere comuni, e una volta i globicefali.
Le stenelle sono lunghe massimo 2,60 m, e un peso massimo di 157 kg; raggiungono una velocità massima di 45-50 km/h e si incontrano di solito in banchi piuttosto numerosi che saltano tutt'intorno alla barca, giocando con la prua e facendo belle evoluzioni.
Sono delfini piuttosto piccoli dalla corporatura slanciata ed elegante. La livrea presenta striature nere-grigio-bianche sui fianchi, che invece sono grigio-azzurro chiari; il dorso è invece scuro, mentre il ventre è bianco. La pinna dorsale è di medie dimensioni, triangolare con una falcatura appena accennata; hanno il rostro sottile ed allungato e ben proporzionato.
I tursiopi sono lunghi massimo 3,30 m, e un peso massimo di 400 kg; raggiungono una velocità massima di 30 km/h e si incontrano in genere in gruppi da 2 a 10 individui. Possono essere o un gruppo di femmine adulte con i rispettivi piccoli, o giovani che formano gruppi misti, o coppie di maschi di pari età, che si uniscono ai gruppi di femmine, solo per il periodo riproduttivo. Questi maschi, quando invecchiano, conducono generalmente una vita solitaria.
Sono delfini di mole grande, con corporatura possente e tozza. Il dorso è di colore grigio scuro piuttosto uniforme ma più chiaro sui fianchi, il ventre invece è bianco, talvolta con riflessi rosacei. Hanno rostro tozzo e corto e la pinna dorsale alta e ricurva all'indietro.
I globicefali sono lunghi massimo 6,70 m, e un peso massimo di 2000 kg; raggiungono una velocità massima di 35 km/h e si incontrano in genere in gruppi di una ventina di individui.
La loro livrea è nero-ebano con riflessi bruni, ma nella regione golare e ventrale, hanno un disegno biancastro. Hanno un caratteristico capo globoso (da cui il loro nome) , con un melone sporgente che copre quasi completamente il rostro. Il corpo è allungato e la pinna dorsale inconfondibile, posta in posizione avanzata e caratteristicamente bassa.
Le balenottere comuni raggiungono la lunghezza massima di 22 m, e un peso massimo di 80000 kg!; raggiungono una velocità massima di 37 km/h e si incontrano di frequente la coppia madre-figlio, individui isolati o gruppi di 6 o 7.
Il corpo è color ardesia non uniforme e le mandibole presentano una colorazione asimmetrica: grigio ardesia quella di sinistra, bianca la destra. Il loro soffio è altissimo e verticale, forma un possente pennacchio unico, alto fino a 6 m.
Per ora mi fermo qui... gli altri esemplari di cetacei che nuotano in questo mare ve li descriverò se avremo la fortuna di incontrarli...
io me lo auguro davvero!
* Le notizie riportate in questo post sono state tratte da "Guida al riconoscimento di balene e delfini del Mediterraneo" di Nadia Repetto e Maurizio Würtz edito da Auriga Publishing International S.r.l., e da "Whales & Dolphins, cetacean world guide" di Ralf Kiefner edito da IKAN.
Mi spiego. Questo soprannome mi è stato dato in tempi recentissimi, ma la caratteristica che lo ha fatto nascere mi accompagna da quando avevo solo un anno e da poco l'uso della parola: a una zia che mi faceva notare una farfallina sul vetro della finestra dissi: "Non è una farfalla, è una falena!"... me lo rinfaccia ancora...
Insomma sono un po' maestrina, e il Capitano dice a tutti che lui ha la "Treccani con le tette".
Ovviamente non è affatto vero che sono come la famosa enciclopedia (magari!), so un mucchio di cose sparse e spesso inutili: è che mio papà rispondeva alle mie curiosità sulle cose che vedevo spiegandomele sempre per filo e per segno, sono curiosa e ho una buona memoria, quindi passo per essere una tuttologa.... immeritatamente.
Dunque oggi sfoggio un po' di erudizione su uno dei miei argomenti preferiti: i cetacei... così quando vi capiterà di leggere dei nostri "incontri marini" saprete di che sto parlando...
Balene, delfini e focene sono mammiferi acquatici e sono raggruppati nell'ordine dei Cetacei (Cetacea).
Come gli altri mammiferi sono animali a sangue caldo che respirano attraverso i polmoni e allattano i propri piccoli.
L'ordine dei Cetacea è composto da almeno 83 specie viventi, raggruppate in due sottordini: i Misticeti e gli Odontoceti.
I Misticeti comprendono le balene e le balenottere, caratterizzate dalla presenza dei fanoni, piastre cornee che usano per filtrare enormi quantità di piccoli pesci e crostacei che costituiscono il loro nutrimento. Le loro dimensioni variano dai 7 metri della caperea (Caperea marginata) a oltre i 30 metri della balenottera azzurra (Balaenoptera musculus).
Gli Odontoceti sono i cetacei che possiedono i denti, sono attivi predatori e si cibano di pesci, crostacei e, soprattutto, calamari. Le loro dimensioni variano da oltre 18 metri del capodoglio (Physeter catodon) a poco più di un metro e mezzo della focena (Phocoena phocoena).
In Mediterraneo sono state segnalate 19 specie, di cui 8 frequenti in Mar Ligure, cioè il tratto di mare dove naviga la Filibusta per la maggior parte del tempo, Isola d'Elba compresa.
Nel sottordine degli Odontoceti si distinguono 3 famiglie, i delfinidi (Delphinidae), gli zifidi (Ziphidae) e i fiseteridi (Physeteridae).
Le specie più comuni nel Mar Ligure sono, tra i delfinidi:
la stenella striata (Stenella coeruleoalba)
il tursiope (Tursiops truncatus)
il grampo (Grampus griseus)
il globicefalo (Globicephala melas)
il delfino comune (Delphinus delphis)
tra gli zifidi:
lo zifio (Ziphius cavirostris)
tra i fiseteridi:
il capodoglio (Physeter catodon)
Nel sottordine dei Misticeti invece in questo mare è frequente la balenottera comune (Balaenoptera physalus).
Noi abbiamo avuto la fortuna di incontrare spesso le stenelle striate e i tursiopi. Due volte soltanto (ma speriamo di incontrarle ancora) le balenottere comuni, e una volta i globicefali.
Le stenelle sono lunghe massimo 2,60 m, e un peso massimo di 157 kg; raggiungono una velocità massima di 45-50 km/h e si incontrano di solito in banchi piuttosto numerosi che saltano tutt'intorno alla barca, giocando con la prua e facendo belle evoluzioni.
Sono delfini piuttosto piccoli dalla corporatura slanciata ed elegante. La livrea presenta striature nere-grigio-bianche sui fianchi, che invece sono grigio-azzurro chiari; il dorso è invece scuro, mentre il ventre è bianco. La pinna dorsale è di medie dimensioni, triangolare con una falcatura appena accennata; hanno il rostro sottile ed allungato e ben proporzionato.
I tursiopi sono lunghi massimo 3,30 m, e un peso massimo di 400 kg; raggiungono una velocità massima di 30 km/h e si incontrano in genere in gruppi da 2 a 10 individui. Possono essere o un gruppo di femmine adulte con i rispettivi piccoli, o giovani che formano gruppi misti, o coppie di maschi di pari età, che si uniscono ai gruppi di femmine, solo per il periodo riproduttivo. Questi maschi, quando invecchiano, conducono generalmente una vita solitaria.
Sono delfini di mole grande, con corporatura possente e tozza. Il dorso è di colore grigio scuro piuttosto uniforme ma più chiaro sui fianchi, il ventre invece è bianco, talvolta con riflessi rosacei. Hanno rostro tozzo e corto e la pinna dorsale alta e ricurva all'indietro.
I globicefali sono lunghi massimo 6,70 m, e un peso massimo di 2000 kg; raggiungono una velocità massima di 35 km/h e si incontrano in genere in gruppi di una ventina di individui.
La loro livrea è nero-ebano con riflessi bruni, ma nella regione golare e ventrale, hanno un disegno biancastro. Hanno un caratteristico capo globoso (da cui il loro nome) , con un melone sporgente che copre quasi completamente il rostro. Il corpo è allungato e la pinna dorsale inconfondibile, posta in posizione avanzata e caratteristicamente bassa.
Le balenottere comuni raggiungono la lunghezza massima di 22 m, e un peso massimo di 80000 kg!; raggiungono una velocità massima di 37 km/h e si incontrano di frequente la coppia madre-figlio, individui isolati o gruppi di 6 o 7.
Il corpo è color ardesia non uniforme e le mandibole presentano una colorazione asimmetrica: grigio ardesia quella di sinistra, bianca la destra. Il loro soffio è altissimo e verticale, forma un possente pennacchio unico, alto fino a 6 m.
Per ora mi fermo qui... gli altri esemplari di cetacei che nuotano in questo mare ve li descriverò se avremo la fortuna di incontrarli...
io me lo auguro davvero!
* Le notizie riportate in questo post sono state tratte da "Guida al riconoscimento di balene e delfini del Mediterraneo" di Nadia Repetto e Maurizio Würtz edito da Auriga Publishing International S.r.l., e da "Whales & Dolphins, cetacean world guide" di Ralf Kiefner edito da IKAN.