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martedì 28 ottobre 2008

* 10 ottobre 2008... un matrimonio tutto da ridere!

eccomi qui, finalmente di nuovo a bordo... scusate il ritardo, ma tra una valanga di foto da riordinare e la mancanza cronica di corrente (visto il cattivo tempo che non ci permette di ricaricare le batterie) diventa difficile scrivere un bel resoconto... ma ho acceso il motore, attaccato l'inverter che mi ricarica il computer et voilà...
Il fatidico giorno, il 10 ottobre, ci ha regalato una giornata calda e soleggiata... anche Madre Natura ha voluto farci il suo regalo, e io, con somma gioia, ho potuto stare semi scalza, come potete vedere dalla foto qui sotto.

piedi scalzi... o quasi
Come già brevemente accennato nel post precedente, il nostro matrimonio è stato scandito da risate continue nella più assoluta informalità, complici anche gli impiegati del Comune e l'Assessore che ci ha sposati (che poi era una donna, ma dire assessora non mi piace!), che con grande senso dell'umorismo sono stati al gioco, divertendosi anche loro.
La prima risata c'è stata quando siamo arrivati e l'assessore ci ha chiesto se noi eravamo i testimoni... ehehehe, e dato che invece erano proprio i testimoni ad essere in ritardo e tutti ciondolavamo nel salone aspettandoli, ogni tanto qualche impiegato chiedeva ai colleghi: -"Ma gli sposi ancora non ci sono?"...
Altre risate generali quando durante la lettura degli articoli del codice civile siamo arrivati a quello che dice "I coniugi concordano tra loro l'indirizzo della vita familiare e fissano la residenza della famiglia secondo le esigenze di entrambi e quelle preminenti della famiglia stessa" e un coro di voci ha esclamato "Loro vivono in una barca, niente casa!"...
Poi, dato che avevamo deciso di non scambiarci le fedi perché tenere gli anelli alle dita in barca può rivelarsi pericoloso (tipo, la perdita di un dito, per esempio...), la sorella di Marco ha tirato fuori una bella scatolina di pelle dicendo che un matrimonio senza anelli non si poteva fare; la faccia dell'assessore si è illuminata, poi è rimasta un secondo perplessa e infine è scoppiata a ridere: nell'elegante scatolina c'erano due anelli delle tende bianchi, di plastica, troppo piccoli per le nostre dita... ce li siamo scambiati... ai mignoli!!!!
Infine come nella migliore tradizione quando siamo usciti siamo stati bombardati dal riso...
Per il pranzo con ben 10, dico 10 commensali siamo stati a Marina di Vecchiano, dove la sorella di Marco ha un bellissimo ristorante sul mare (si chiama Casafòra... per chi volesse andare a fare una bella passeggiata e mangiare del buon pesce fresco... piccolo spazio pubblicità...)

tavolata
Ora godetevi qualche altra foto... nei prossimi post vi racconterò della settimana a Parigi e dei giorni passati a Salerno.

collage 10 ottobre 2008

clicca sulla foto per ingrandirla


Post collegati:
* Noi... ci tuffiamo! (MARTEDÌ 23 SETTEMBRE 2008)
* - 7 al tuffo! (VENERDÌ 3 OTTOBRE 2008)
* Piccolo anticipo... (LUNEDÌ 13 OTTOBRE 2008)
* Parigi # 1 (SABATO 1 NOVEMBRE 2008)
* Parigi # 2 (MERCOLEDì 5 NOVEMBRE 2008)
* Festeggiamenti salernitani, la saga infinita del nostro matrimonio... (MARTEDÌ 11 NOVEMBRE 2008)

lunedì 13 ottobre 2008

* Piccolo anticipo...

Eccoci qui, a poche ore dal nostro volo per Paris... per salutare tutti lasciamo una piccola foto d'anticipo che ben descrive quello che è stato il matrimonio più buffo a cui io e il Capitano abbiamo mai partecipato... e non poteva che essere il nostro!
Una nota di cronaca è che abbiamo passato quattro giorni un po' in apprensione perché la Mami aveva lasciato le chiavi della casa parigina a Salerno e il corriere immediatamente interpellato ha avuto un ritardo nella consegna... ma stamattina alle 10:30 finalmente è arrivato e noi abbiamo tirato un sospirone di sollievo...
ecco la foto:
married
la torta più kitsch del mondo con tanto di sposini in plastica, cuore e roselline (ma buonerrima!), con su scritti i nostri soprannomi Gus e Samoa, e le "fedi" portateci a sorpresa dalla sorella del Capitano, che era uno dei testimoni e sosteneva che un matrimonio senza anelli non si poteva fare... due anellini di plastica da tenda, che non entravano alle dita di nessuno dei due, per cui sono rimaste ai mignoli tutto il tempo...
Tutto il resto ve lo racconteremo al ritorno, abbiate pazienza! ora voliamo via... baci a tutti!

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* 10 ottobre 2008... un matrimonio tutto da ridere... (MARTEDÌ 28 OTTOBRE 2008)
* Festeggiamenti salernitani, la saga infinita del nostro matrimonio... (MARTEDÌ 11 NOVEMBRE 2008)

venerdì 3 ottobre 2008

* - 7 al tuffo!

meno 7
Manca una settimana "al tuffo" e il tempo di questi giorni non promette nulla di buono... nel senso che le temperature continuano a scendere, e io temo che mi dovrò arrendere alle scarpe chiuse...
dovrò imprigionare i miei piedi e la cosa non mi piace per niente...
Di questa mia reticenza a mettere le scarpe ne ho già parlato, più o meno un anno fa qui; infatti è un dramma ogni autunno e ogni autunno ripenso alle sagge parole del capo samoano Tuiavii di Tiavea nei racconti al suo popolo sugli usi degli europei, che lui chiama i Papalagi, che costringono i piedi nelle "canoe da piede", che il Papalagi "porta dall'alba al tramonto, ci fa i viaggi e ci danza, le porta anche se fa caldo", rende i piedi "come morti e li fa puzzare".
C'è solo un problema... io non vivo alle Samoa... anche se il Capitano che ci è stato dice che i miei piedi sono proprio come quelli dei samoani, che vivono scalzi e in case senza pareti...
Sarà, ma mi sa che mi devo rassegnare e basta, anche perché se non venerdì 10, da lunedì 13 le scarpe chiuse dovrò metterle per forza visto che voleremo alla volta della Ville Lumière...
ah! già... ma voi non sapete nulla... noi che ci sposiamo di venerdì, che non facciamo il ricevimento, né le partecipazioni, né la lista nozze, né le bomboniere, che non abbiamo comprato abiti speciali per l'occasione, insomma noi che faremo il più anticonvenzionale dei matrimoni faremo il più classico dei viaggi di nozze! o come dice mia zia viaggio di cozze...
una settimana a Paris! dove, pensate che c... ehm fortuna, una cugina della Mami ci mette a disposizione casa sua come regalo di nozze...
e che vuoi di più???

e visto che si parla di nozze... e di cozze, ascoltate questa canzone del '700 napoletano...
Racconta di una guerra scoppiata tra i pesci a causa di un Guarracino (una castagnola) che si innamora di una sardella già fidanzata con un tonno alletterato...


Non credo che nel nostro caso ci sarà una guerra come quella che scoppia tra questi pesci, anche perché io non ho nessun ex-fidanzato Alletterato che mi pretende, ma è un vero spasso ascoltarla... NSD vi sfido a riconoscere i nomi dei pesci... e se non ci riuscite ecco qui sotto un pdf con testo e traduzione napoletano-italiano...
"Lo guarracino" - testo e traduzione(.pdf)

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mercoledì 1 ottobre 2008

* Pronto, sono Carlo... è la Filibusta?

Oggi pomeriggio ero in città per delle commissioni, per la precisione al supermercato davanti allo scaffale dei vini... squilla il cellulare... un numero che non conosco, ma con il lavoro che faccio non è una cosa strana, forse un po' rara in questo periodo di fine stagione... rispondo e una voce maschile dice:
-"Pronto, sono Carlo... è la Filibusta?"-

-"
Si, sono Valeria..."-

C -"
Ciao, volevo delle informazioni su di voi, sono a Livorno, non è che ci si può vedere?"-

V -"
Guarda, io ora non sono a bordo, ma sto rientrando, se sei già al porto arrivo in 10 minuti, aspettami al bar che c'è all'ingresso del porto, il Cellini..."-

C -"
ah, bene, ok"-

V -"
ma come ti riconosco?"-

C -"
[ridacchiando]... sono l'unico idiota in abito e camicia dei dintorni..."-

V -"
[rido sonoramente anche io] va bene... ci vediamo fra poco"-

Prendo lo scooter e mi avvio pensando tra me e me... che strano, non era mai capitato che qualcuno per chiedere informazioni venisse fino in porto, per vederci di persona, e chi sarà, e cosa vorrà, e come mai è venuto fin qui, e cosa mi chiederà...
Arrivo e vedo un ragazzo, con un abito scuro giacca e pantalone e una camicia bianca, in piedi sul ciglio del marciapiede, davanti al bar Cellini, smonto dallo scooter, lo guardo ed esclamo "-Carlo??"-... lui fa cenno di si con la testa... lo raggiungo... cominciamo a parlare, la sua faccia mi dice qualcosa, ma la sua voce no; quando gli chiedo come ci aveva trovati mi dice che gli aveva parlato di noi un suo amico, il quale però gli aveva raccontato di aver mangiato male (!!!!!!)... sempre pasta in bianco e una volta le melanzane, ma non gli erano piaciute...
allora io, forte dei miei sfrittellamenti, dico -"NO! allora non è venuto da noi! Pasta in bianco...Impossibile!"-
Intanto lo guardavo, e la sua faccia continuava a dirmi qualcosa... e dentro di me una vocina mi diceva che questo "Carlo" mi stava facendo uno scherzo, ma non capivo come né perché.. visto che non lo avevo mai visto prima!!!
Poi lui ha aggiunto che il suo amico non era stato bene perché io stavo sempre al computer... e allora mi si è accesa una lucina! proprio mentre lui diceva -"Ma non mi riconosci???"...

AHHHHHHHHHHH! Era nientepopodimeno che BELVA!!!!!!! si si, proprio il BELVA della NSD... altro che Carlo! lui non si chiama Carlo, si chiama Francesco, e poi non ha per niente l'accento pugliese che mi sarei aspettata! me l'ha proprio fatta!!!
Tornando a Viterbo si è fermato qui a farci una sorpresa!!! mi dice che sarebbe dovuta venire anche Kix, ma che poi non erano riusciti ad organizzarsi...
Ragazzi che felicità! sono stata davvero contenta... peccato solo che oggi pomeriggio il Capitano non ci fosse... che iellaccia... (ma tanto tornate vero???), e peccato che non avevo la macchina fotografica per immortalare l'evento!
ah! tanto per ribadire quello che sostengo ormai da tempo... Belva della "belva" ha solo il soprannome!!!! visto il suo sguardo buono... (poi prima o poi mi spiegherai come te lo sei guadagnato...)
Grazie Francé! mi hai fatto un bellissimo regalo! ti aspetto insieme a tutta la Ciurma di NSD!

AGGIORNAMENTO DEL GIORNO DOPO... 2 ottobre 2008 ore 14:20
Stanotte mi è venuta in mente una parte del racconto che ho omesso... e che Belva prontamente mi ha fatto notare... dunque rimedio:

Tra una chiacchiera e l'altra il caro, terribile, terrificante Belva, mi ha offerto un aperitivo al bar dove ci siamo dati appuntamento... io, essendo arrivata in scooter, avevo in una mano due caschi e una busta, con l'altra tenevo un bicchiere di crodino... stavamo in piedi davanti al bancone del bar e Belva, giustamente, mi ha fatto notare che potevo anche posare tutta quella roba a terra, io ho immediatamente obbedito... ma nel piegarmi per mettere giù i caschi ho piegato anche il polso della mano che teneva il bicchiere...
avete presente la scenetta di quello che chiede all'altro che sta bevendo che ora è?? ecco proprio così! mezzo bicchiere di crodino versato a terra...
eh! mi sa che ero emozionata!!! la colpa è tua caro Belva che mi fai le sorprese!!! vabbé diciamo pure che sono un po' Clouseau (per chi non avesse capito a chi mi riferisco, è l'imbranatissimo investigatore della serie della Pantera Rosa)...
ho preso due tovagliolini dal dispenser sul bancone... pensando: mi sa che questi non assorbono un bel niente... ho chiesto alla cameriera di darmi un pezzo di carta come si deve, lei mi ha detto "Ora, faccio io", ma guardando da un'altra parte e parlando con un tizio, con un'espressione che diceva chiaramente "non ho nessuna intenzione di muovere un mignolo" (cosa che si è in effetti verificata)...
e allora, il cattivissimo dei cattivissimi, l'Attila dei sub, mi ha preso di mano i (pseudo) tovaglioli e ha asciugato il pavimento!!! confermando ancora una volta che la sua ferocia è una leggenda!!!
ahahahaahaha!
Grazie ancora Belva (mi dispiace se con questa aggiunta al racconto ho distrutto definitivamente la tua reputazione, ora dovrai ricominciare tutto daccapo per convincere il mondo che sei, una BELVA!)