..."Parole sul mare".
Ho un quadernino, dove appunto stralci tratti dai libri che leggo. Pensieri che condivido, immagini e descrizioni che che mi colpiscono, emozioni espresse come avrei voluto e mai saputo fare. C'è di tutto in questo quadernino. Ma le parole dedicate al mare la fanno da padrone. Mi piace molto collezionarle. Molte sono riportate in una sezione del sito della Filibusta espressamente dedicata ad esse.
Oggi ne ho trovate di nuove:
"Morire senza vedere il mare è una cosa molto triste, perché uno si immagina il mondo come un'immensa crosta impestata da verruche di calcare e granito, con alberi, cespugli e case a condimento. Sopra il mare invece non ci cresce niente, tutto va e torna come le barche. La vita nel mare è tutta sotto, nascosta a chi non sa vedere oltre il visibile"
(Salvatore Niffoi - "La vedova scalza")
Ho un quadernino, dove appunto stralci tratti dai libri che leggo. Pensieri che condivido, immagini e descrizioni che che mi colpiscono, emozioni espresse come avrei voluto e mai saputo fare. C'è di tutto in questo quadernino. Ma le parole dedicate al mare la fanno da padrone. Mi piace molto collezionarle. Molte sono riportate in una sezione del sito della Filibusta espressamente dedicata ad esse.
Oggi ne ho trovate di nuove:
"Morire senza vedere il mare è una cosa molto triste, perché uno si immagina il mondo come un'immensa crosta impestata da verruche di calcare e granito, con alberi, cespugli e case a condimento. Sopra il mare invece non ci cresce niente, tutto va e torna come le barche. La vita nel mare è tutta sotto, nascosta a chi non sa vedere oltre il visibile"
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"Forse, in un tempo molto lontano, i miei antenati erano pescatori irriconoscenti, che non meritavano la spuma delle onde che fanno solletico ai piedi, il viavai delle barche che prendono il largo verso l'ignoto, l'odore dell'abisso che sale su e inebria più d'ogni essenza terrena. Qualche divinità deve averli puniti e portati sotto li di grifone fin quassù, tra i nidi dei corvi e il rumore dei campanacci, così triste e diverso da quello delle onde che si litigano con gli scogli."(Salvatore Niffoi - "La vedova scalza")