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giovedì 28 febbraio 2008

* 7 segreti...

Stella di Saleci ha invitato a questo meme, fino ad ora li avevamo evitati, scansati, questi meme che girano nella blogosfera, ma ci tocca quindi ci si prova.
Le regole sono queste:
1 - le regole del gioco copierai
2 - 7 dei tuoi segreti svelerai
3 - 7 felici vincenti individuerai
4 - un messaggio per avvisarli invierai
5 - a consultare il tuo blog li inviterai

Problema... come si fa a parlare di segreti se sono, appunto, segreti? e poi se li riveli, non sono più segreti... al massimo diventano segreti di Pulcinella, vale a dire segreti solo di nome ma, non di fatto, perché li conoscono tutti...vabbè... proviamo va...io provo, perché il Capitano se glielo chiedo sorride e non parla.... lui è un lupo di mare e tace...


  1. adoro tutti gli animali... ma detesto gli scarafaggi, mi fanno orrore. Loro per me possono morire, estinguersi del tutto. 
  2. sempre in tema di animali, so che in barca è più igienico non averne, ma un desiderio segreto è avere a bordo un camaleonte... li trovo magnifici... e poi mangiano le zanzare! ... per non parlare degli scarafaggi eventuali (preciso che a bordo non ce ne sono, né ce ne sono mai stati eh! non si sa mai, meglio non lasciare spazio a fraintendimenti)... in mancanza di camaleonti, anche un geco potrebbe andare bene.
  3. sembro ottimista e solare, ma in realtà negli ultimi anni ho la tendenza a drammatizzare e sono pure diventata un po' paurosa, però mi vinco eh, mica mi piace di essere così, preferisco essere ottimista e solare... fa pure meglio alla salute. 
  4. aiuto che fatica...e sono solo al punto quattro... ci sto mettendo un secolo a fare questo meme... non divaghiamo, altro segreto... quand'ero piccola mi mangiavo le unghie, poi ho smesso... intorno agli 11 anni... vale come segreto? 
  5. sempre pensando a quando ero piccola... mia mamma per praticità mi tagliava i capelli corti, ma tutti mi prendevano per un maschio, cosa che mi faceva imbestialire, dunque per molti anni mi sono rifiutata di mettere i pantaloni... ora metto solo quelli... mi sa che il Capitano da quando mi conosce non mi ha mai visto con una gonna o un vestito... 
  6. ah! ecco un segreto vero... odio le mie ginocchia e i miei polpacciotti, non mi piacciono, però risolvo il problema non guardandoli... ehehehe
  7. alè siamo alla fine... il mio tocco segreto nel gattò di patate: la buccia di limone grattugiata.... 


ahhhhh! e così me la sono cavata!!! Ora mi tocca passare la patata bollente ad altri sette... ahimé...
perdonatemi cari AndreA, Miciapallina, Fiordisale, Giovanna, Thecatisonthetable e Movida69...

mercoledì 27 febbraio 2008

* Comunicazione di servizio

Stiamo cercando di spostare il blog direttamente sul nostro sito... i post di febbraio e quelli successivi saranno, per un po' di tempo, pubblicati sia qui che al nuovo indirizzo che è questo:
DIARIO DI BORDO.
Non è ancora del tutto pronto, ma se volete ci trovate anche lì...

* Vita terrestre 9 - nostalgia del terzo occhio

Mi manca tantissimo la mia Eos 400... non potete avere idea di quanto... mi sento come se avessi le ali tarpate dopo aver volato per un anno...
Mi arrangio con la PowerShot G3 di Marco, che si è una bella macchinina digitale, ma non ha zoom, anzi ce l'ha ma piccolo piccolo, io ero abituata al 300 mm, quindi capirete la differenza...
e poi ha lo scatto ritardato e l'inquadratura bisogna prenderla col display... insomma un'altro modo di fare foto rispetto alla reflex digitale...
Sono stata scettica nei confronti del digitale per tanto tempo, la foto stampata, diciamocelo, è un'altra cosa.
Ci ho messo tanto a convertirmi, l'idea di lasciare la reflex analogica, la mia magnifica Olimpus OM1 n, che è stata la mia maestra e compagna per 20 anni non mi sfiorava nemmeno, dicevo "...solo se potrò avere una reflex digitale..." e mai avrei potuto immaginare di possederne una, visti i costi!!! e invece a dicembre del 2006 è arrivata... del tutto inaspettatamente me l'ha regalata il Capitano... e me ne sono innamorata...
un anno... solo un anno, e me l'hanno rubata, ma questa parte della storia l'ho già raccontata...
Posso forse sembrare esagerata... tutte ste storie per delle foto ... eh no, non per me, io considero qualsiasi cosa susciti la mia curiosità o emozione un soggetto fotografico, ho necessità di fissarlo in un'immagine per poter rivivere l'emozione o il piacere provati nell'osservarli la prima volta...
Ora, ogni tanto, faccio qualche tentativo di andare d'accordo con la PowerShot... che poverina fa quel che può...
ecco qui qualche scorcio cittadino...
porta, particolare
Una vecchia porta su cui pulire i pennelli sporchi di vernice, diventa un quadro astrattista...
la natura in gabbia
la natura in gabbia... situazione spinosa...
vecchio e nuovo
vecchio e nuovo
vecchia porta, vecchia chiave
vecchia porta, vecchia chiave
semola
qualcuno se lo ricorda Semola, il ragazzo di stalla che, nella Spada nella Roccia Merlino trasforma in passerotto? eccolo qui...
e scorci del giardinetto dellacasapecchia, che quando c'è il sole vive di nuova luce...
violette
tenerissime e profumate violette

domenica 24 febbraio 2008

* Vita terrestre 8 - legni e parabordi

I lavori procedono.
Tutti i paglioli sono stati sbarcati e sistemati in modo da essere scartavetrati come si deve e poi fare anche loro il bagno con l'eggshell.
i paglioli scartavetrati pronti per la seconda mano di eggshellAbbiamo calcolato che abbiamo all'incirca 5 mq di calpestabile!
Ogni giorno una mano di vernice, per un totale di 4 o 5 mani... e il Capitano è un bravissimo verniciatore... ve lo dico io... non si vede un pelucchio, né un segno di pennello, né una gocciolina... con molta precisione segue le venature del legno...
il Capitano che dà l'eggshell
Io invece continuo ad alternare la cura del sito, la sua promozione/indicizzazione in rete, la cura del blog, la cucina per la pancia del Capitano, che reclama cibo a gran voce quando rientra (il Capitano rientra e la pancia reclama cibo...), e in ultimo, ma non in ordine di importanza, il cucito...
I cuscini sono sempre in attesa del velcro, ma ho finito tutte le tendine oscuranti, e ho finito i copriparabordo... che sono? ...sono delle copertine che si mettono sui parabordi della barca.
Per i profani (mi perdonino i già eruditi, che si annoieranno, ma mica è detto che tutti debbano conoscere i parabordi a prescindere!): i parabordi sono quei salsicciotti di gomma che si vedono sulle murate delle barche, a volte hanno la forma di una palla, altre anche di un rettangolo, ma nella maggior parte dei casi sono dei salsicciotti e servono a parare i colpi che le barche, all'ormeggio lungo i pontili e le banchine, si darebbero se non li avessero, distruggendosi a vicenda... a volte i colpi se li danno lo stesso, nonostante i parabordi, altre volte i parabordi, se prendono dei colpi violenti, esplodono... immaginatevi due barche di qualche tonnellata che cozzano una contro l'altra...
il parabordo vestito di nuovo
Ma io vi sto ammorbando con tutte le mie spiegazioni su cosa sono i parabordi... e qui c'è la foto...

Tornando a noi... i copriparabordo sono dei rivestimenti che si mettono appunto sui parabordi. Qualcuno potrebbe pensare che sono un vezzo da fighetti, invece no! sono importantissimi per due motivi: il primo è che il sole cuoce la gomma di cui sono fatti, il rivestimento li ripara e li preserva; il secondo è che la gomma attira la nafta che galleggia sul pelo dell'acqua, che col tempo forma sul parabordo un film appiccicoso, che oltre ad essere difficilissimo (se non impossibile) da togliere, sporca terribilmente l'opera morta della barca ...

come? ...cos'è l'opera morta? è la parte dello scafo che non è immersa nell'acqua...


Insomma i parabordi sono necessari, ma si usurano e costano tantissimo.... noi fin'ora ci siamo arrangiati con quelli che avevamo, e per lo meno tre li abbiamo recuperati in mare alla deriva durante una delle nostre campagne di pulizia dalla plastica, siamo stati fortunati... ma, oltre al fatto che su sei parabordi non ce n'era uno che avesse il rivestimento uguale all'altro, (cosa di nessuna importanza, in verità) in un tripudio di variazione di toni blu scuro e di materiali, oramai avevano fatto il loro... una maniera contorta e prolissa di dire che erano arrivati alla fine!
Comprarli nuovi?? naaaaa... io oramai sono una sarta rifinita [eheheh, la modestia è una delle mie taaaaante virtù ;o)] che ci vorrà a fare dei copriparabordo??... dunque mi sono attivata.
E' difficile trovare in commercio un tessuto che sia adatto a questo genere di copertine: deve essere resistente ed elastico, e possibilmente di un colore sobrio...
Per farla breve grazie a Sonia, del Créme Caravelle, che mi viene sempre in aiuto con indicazioni e consigli preziosissimi su negozi e botteghe livornesi utili a noi mozze/marinaie/manutentrici degli interni della barca, ho trovato una maglia tubolare che pare venga usata dai canottieri del Palio Marinaro di Livorno... il colore è quasi uguale alle strisce che sono sullo scafo della Filibusta, e il risultato mi pare eccellente... speriamo che siano anche resistenti...
l'omino della bottega dove l'ho comprata mi ha detto che se resiste al sedere di un canottiere del Palio allora resiste a tutto!!! che avrà voluto dire?!!??! ehehehe

sabato 23 febbraio 2008

* NAUSEA!

Spero davvero che questo post lo leggano in tanti....
Noi non guardiamo la televisione, non la vogliamo e non ci manca, ma a volte capita che questo significhi non sapere cosa succede...
Mi sono imbattuta in questo post che ricopio qui sotto, scritto da Marco Camisani Calzolari, che si occupa di marketing e comunicazione digitale per Internet e altri media.
L'originale è a questo indirizzo:
http://blog.camisani.com/2008/02/nauseato-da-vespa.html

"Stasera su Porta a Porta è stata fatta disinformazione a livelli tanto gravi da chiuderne la trasmissione se avessimo uno stato culturalmente preparato.
- Si è associato il disagio giovanile con Internet.
- Si è parlato di blog come qualcosa di folle che fanno solo i ragazzini.
- E’ stato affermato più volte e da più ospiti che i blog sono scritti da ragazzi affetti da problemi di personalità multipla.
- Che i blog e le perversioni sessuali sono strettamente collegati.
- E’ stato fatto intendere che le ragazze che hanno un blog sono al primo passo verso la prositutizione.
- Hanno equiparato myspace a un luogo di esibizionisti con gravi problemi (facendo vedere la pagina della presunta assassina Amanda Knox), ma poi qualcuno ha affermato che myspace è un sito “legale”… Come dire che gli altri non lo sono…
- Il padre del presunto assassino ha detto che lui aveva la password del blog e tutti, dal padre a Vespa, hanno continuato a intendere che solo grazie alla password si può entrare in un blog.
- Uno dal pubblico per screditare un’informazione citata da un ospite ha detto “Non so dove avrà trovato questa notizia, è falsa, l’avrà trovata su Internet…”
- Il presentatore che va in onda tutti i giorni su milioni di teleschermi si interrogava su quale perversione mentale poteva spingere tutti questi ragazzi ad esporsi e a volersi far vedere a tutti i costi.
- Che non capisce tutta questa voglia di protagonismo.
…e molto altro.
Sono nauseato.
"

Non è il primo, né sarà l'ultimo tentativo di screditare e imbavagliare la rete... (ne ho parlato già qui), ma non si può stare a guardare senza far nulla...

Nel blog di Marco Camisani Calzolari, da uno dei suoi lettori è nata una iniziativa spontanea: mandare una mail alla RAI per convincerli a invitarlo come rappresentante di tantissimi utenti della rete a spiegare cos'è davvero internet e cosa sono i nostri blog.
Per chi volesse saperne di più su Marco Camisani Calzolari, questo è il link della Sua biografia:
http://blog.camisani.com/biografia-2

Qui di seguito è suggerito un testo per la mail e le istruzioni per inviarla.
Gli indirizzi a cui scrivere: portaaporta@rai.it all’attenzione della dott.ssa Martinelli e a F.delnoce@rai.it

Per chi desiderasse usarlo ecco il testo:

"Gentile dott. Vespa,
sono [Nome Cognome], e ho un blog [per chi ce l’ha].
Sono indignato/a per le informazioni fuorvianti che la Sua trasmissione fornisce ogni volta che si tratta il tema Internet/blog/giovani.
Internet non è un luogo di perdizione, così come chi ha un blog non è affetto da personalità multipla.
Riceverà questa email da altre persone perché siamo in molti ad avere a cuore il futuro dell’Italia, che riteniamo passi anche attraverso il digitale e una corretta informazione. La superficialità con cui vengono trattati questi temi nella Sua trasmissione riteniamo che provochi un grave danno al Paese, in quanto allontana la popolazione da un mezzo che nel mondo è fonte di sviluppo economico e culturale.

Le chiediamo di invitare Marco Camisani Calzolari http://blog.camisani.com/biografia-2 a una sua trasmissione come rappresentante della Rete, dei blogger e del mondo digitale.
Cordiali saluti
[Nome Cognome]"

Non so se ci daranno retta, ma almeno si prova a far sentire la nostra voce, visto che ci chiamano disagiati, pervertiti sessuali e affetti da personalità multipla...

* Vita terrestre 7 - ricordando il mare...

Oggi la caldaia fa i capricci, al momento siamo senza riscaldamento... e io mi consolo ricordando e raccontando una giornata di pesca fortunata.
In genere quando andiamo a vela mettiamo in acqua una traina con un'esca artificiale: dei pesciolini di plastica che somigliano a degli sgombri più o meno grandi, con sotto la pancia e sotto la testa due ami ad ancorotto...
Non siamo per niente esperti di pesca, ancora non abbiamo capito quale sia l'esca più adatta e quando sembra che una funzioni la perdiamo, non stiamo attenti alla velocità di crociera, insomma diciamo che ci affidiamo al Mare e alla sua benevolenza, cercando di ricambiare i suoi doni raccogliendo qui e là buste e pezzi di polistirolo alla deriva aiutandoci col mezzo marinaio. In queste manovre siamo diventati bravissimi, Marco resta al timone e io corro sul passavanti per "arpionare" la preda inquinatrice.
A volte capita di non coglierla al primo colpo e allora se c'è qualcuno che ci osserva da lontano vedrà una barca andare in tondo in mezzo al mare se siamo a motore, o fare continue virate come in una regata con un percorso per pazzi...
Il risultato è che ammucchiamo buste puzzolenti e piene di alghe e animaletti che avevano creduto di trovare un appiglio sicuro nel loro andare per mare.
Questa attività però ci gratifica molto perché sentiamo di fare qualcosa di utile per le creature marine, e per il nostro amatissimo Mare che a volte ci regala un incontro con i delfini, a volte addirittura con le balene, e a volte con un tonnetto o una palamita all'amo...
Ma l'estate scorsa invece, dopo numerosissimi tentativi di pesca infruttuosi, abbiamo capito che il Mare ci aveva riservato un regalo più grosso del solito...
Perdonatemi, ma oggi mi sento un po' come Hemingway nel suo bellissimo racconto "Il vecchio e il mare" dunque parto dall'inizio...
Avevamo passato la notte in rada a Marciana Marina (Isola d'Elba), la sveglia puntata alle 4:00 del mattino per partire, in flottiglia insieme ai nostri amici Luciano e Sonia del Créme Caravelle, alla volta della Sardegna.
Con un'alba magnifica e anche un po' di vento ci siamo messi in cammino, dopo un po' visto che l'andatura era costante abbiamo messo la traina in acqua... lasciata l'Elba alle nostre spalle dopo circa un paio d'ore di navigazione di bolina larga Luciano, con cui eravamo in contatto radio costante, circa mezzo miglio avanti a noi esulta "Abbiamo preso un tonnetto!!"... Noi, nulla.....nemmeno una busta....
Non passa nemmeno mezz'ora che di nuovo "Abbiamo preso un'altro tonnetto....ora ne prendiamo anche uno per voi!!!"... naturalmente censuro il resto dei commenti in vernacolo livornese, anche perché non riuscirei a riportarli fedelmente!...
Intanto il sole era sorto, saranno state circa le 7:00, il vento aveva girato quasi di traverso, e dava buono, per cui facevamo circa 6/7 nodi... una bella andatura al traverso di Pianosa che emergeva dalla foschia lattiginosa del mattino...

Ero appena scesa sottocoperta a fare un teuccio per scaldarci un pochino e mettere qualcosa nello stomaco, sentii Marco che mi chiamava... venni fuori... aveva messo il pilota automatico ed era alla canna da pesca... diceva "...mi sa che abbiamo preso una bustona" e lentamente recuperava la lenza impartendomi ordini "...lasca le vele, andiamo troppo veloce..." ma la Filibusta è una fuoriclasse, anche con le vele mollate continuava ad andare ...non c'era verso di farla rallentare... comunque alla fine abbiamo ridotto un po' l'andatura e la lenza sembrava non pesare più tanto, cosa che convinse ancora di più Marco che si trattasse solo di una busta... e invece quasi sottobordo...vediamo una falce argentea sbalzare fuori dall'acqua "E' enorme!!!" fu il nostro grido in coro... e ancora non avevamo capito cosa fosse, perché un tonno non era, si vedeva dalla livrea... e allora cosa???
io ero fortemente combattuta tra il desiderio di correre sottocoperta a prendere la macchina fotografica e la consapevolezza di non potermi muovere perché dovevo stare lì ad aiutare Marco... ha prevalso il senso del dovere di mozzo!
il Capitano esultante
Con grande fatica Marco ha cominciato a tirare su questo pescione, che non mollava.... ragazzi quant'era bello vederlo a pelo d'acqua, iridescente e fortissimo!..
nella nostra non-pescatorità non avevamo né un raffio né un retino "...come lo tiriamo su sto bestione???? ....prendi il secchio!" seeee il secchio, ci entrava a stento la testa nel secchio...
insomma picchia e mena Marco è riuscito a tirarlo a bordo.... era una magnifica Lampuga di circa 4 kili.... il più bel pesce che ci sia mai capitato di pescare...
Dopo le foto la prima cosa che abbiamo fatto è stato prendere la radio e dire a Luciano "smetti di pescare.... abbiamo provveduto noi per tutti!!!"
La lampuga ci ha dato da mangiare per due giorni, una parte fatta a tranci e scottata sulla piastra, una parte sfilettata per un sughino delizioso, e un paio di tranci regalati a Luciano e Sonia...

la lampuga

grazie Mare

giovedì 21 febbraio 2008

* la Filibusta acquarellata



Ieri abbiamo ordinato i nuovi biglietti da visita della signora che in questi giorni si sta rimettendo in forma per l'estate....

mercoledì 20 febbraio 2008

* Vita terrestre 6 - piccolo post, grandi risate

Vabbè che la casapecchia è umida, vabbè che fuori le temperature sono scese, ma....
il letto dove dormiamo, normalmente si presenta ghiacciato e tale rimane nelle zone circostanti a noi, di modo che se sposti un piede o stendi una gamba la sensazione del gelo è istantanea, si scalda grazie alla nostra presenza solo dopo circa un'ora...
anche il nostro letto sulla Filibusta è freddo quando ci corichiamo, ma dopo uno o due minuti è bello calduccio, questo non ne vuole sapere...
Ieri al momento di andare a dormire, il Capitano, già infreddolito, al solo pensiero di entrare nella "ghiacciaia" sapete cosa ha fatto? ha scaldato il letto col phon!!! e rideva da solo mentre lo faceva...
io l'ho raggiunto dopo qualche minuto e l'ho trovato sotto le coperte col phon in mano che ripeteva tra le risate "... non mi è mai capitato di andare a letto con un phon!.... il cassonetto ghiacciaia... " ovviamente il cassonetto è la casapecchia, tanto per amor di precisione...
Io ho detto "domani ci scrivo un post nel blog con questa cosa..." lui mi ha diffidata dal farlo... ma mi è sembrato troppo divertente per tacerlo ehehehe

domenica 17 febbraio 2008

* Vita terrestre 5 - la "scalcagnata" e le tendine

lo scooter scalcagnato
Vi racconto un fattarello, così, tanto per animare la domenica mattina.
Io ho uno scooter, non tanto vecchio, ha 7 anni, è messo bene solo che ha il sellino cotto dal sole e dalla pioggia, è sbrindellato come se avesse avuto una zampata da una tigre, e malamente riparato con il grey tape...
Ieri mattina l'ho usato per andare al supermercato a fare la spesa e quando sono uscita c'era un gruppetto di ragazzini quattordicenni, uno dei quali aveva posteggiato il suo scooter, identico al mio, proprio di fronte in modo che le due ruote davanti si toccavano.
Mentre montavo in sella e facevo per andare via uno degli amici ha detto, riferendosi agli scooter: "Si vogliono bene!" e io "Beh, il mio è un po' scalcagnato, meglio che si trovi un altro partito!" e sono andata... il tempo di immettermi sulla strada e li ho sentiti gridarmi: "Anche lei!!!!!"....eheheheh mi sono fatta una sonora risata.
Ieri sera a cena con gli amici l'ho raccontato e:
  • reazione delle donne: "e tu ci ridi???" (ma è ovvio! come vuoi che un quattordicenne veda una di quasi 40 anni? scalcagnata!!!, per cui c'è solo da ridere...)
  • reazione degli uomini: "ti dovevi fermare, tirare su la maglietta, fargli vedere le tette!!!" (ovviamente questa reazione sarebbe stata poco opportuna in sé, ma anche non indicata visto il clima, se c'erano due gradi era pure troppo...ehehehe, e poi non è detto che il risultato sarebbe stato positivo... magari mi arrestavano!!!)

le tendine della Filibusta
Ritorniamo seri, va...
il Capitano ha passato, con successo, i cavi di alimentazione degli strumenti e delle luci nell'albero.
Io ho trovato il velcro speciale per finire i cuscini, ma ora mi sto dedicando alle tendine oscuranti per gli oblò e, grazie alla sempre fidata Millepunti, mi sembra che il risultato sia discreto...
la Filibusta sarà ancora più bella e contenta...

violetta


Per finire un regalo terrestre... le violette....non ne vedevo più da anni (forse solo nei boschi si trovano ancora), mi sono sempre piaciute, mi ricordano quando ero bambina perché le aiuole del giardino di mia nonna Bianca, regno incontrastato di Gertrude la tartaruga cinquantenaria, nel mese di febbraio ne erano piene, e io ne facevo dei bei mazzolini.

Qui, nel giardinetto della casapecchia, ce n'è qualche timida e nascosta piantina: le ho colte con la macchina fotografica.

venerdì 15 febbraio 2008

* Vita terrestre 4 - la Filibusta fa il bagno con l'eggshell

la dinette della Filibusta pronta per la quarta mano
L'attesa per i pezzi di ricambio per il nuovo sartiame ha portato il Capitano a un uso spasmodico e sempre più diffuso della carta vetrata... partito dal semplice ritocchino della zona acquaio ha carteggiato tutta la dinette per una settimana! Come si vede nella foto mi ha smontato tutta la barca!
Porte sui letti, tavolo sul divano, carta gommata azzurra dovunque a incorniciare fogli di giornali. Gli osservatori acuti, che conoscono la Filibusta, possono notare la new entry del bagno: la pompa a pedale...
quando si mette una cosa nuova sulla barca non è come mettere una cosa nuova in casa, la barca è una sorta di prolungamento di sé... quindi, da oggi, abbiamo (io, Marco e la Filibusta) un utilissimo nuovo organo: la pompa a pedale, che ci aiuterà a risparmiare acqua.
la zona biblioteca... irriconoscibile

Lo so, non pare... quello che si vede è solo una baraonda, ma vi assicuro che i legni sono rinati e l'eggshell, una sorta di coppale opaco dall'effetto molto naturale, ma dal puzzo mefitico di acqua ragia, li sta nutrendo. 

Le zone dell'acquaio, del frigo e del carteggio ne avevano davvero bisogno.
Gli altri legni... rosicano.
Ora siamo alla quarta mano di vernice, e domani si dovrebbe chiudere la parentesi pittorica.
Un'altra settimana, se non dieci giorni, serviranno a far arieggiare i locali... speriamo che il tempo regga al bello e ci aiuti.
Il Capitano, quando torna a casa, non profuma più di teak, ma puzza di solvente...

* un quarto d'ora di notorietà

E' stato Andy Warhol a dire che "... prima o poi tutti hanno il loro quarto d'ora di notorietà..."?? o no? boh, non sono sicura, ma tant'è.. questo è quello che è successo...
Dovete sapere che io sono un'assidua frequentatrice del sito Il Giornale del Cibo, un bellissimo luogo virtuale dove ci si ritrova per diffondere la cultura del gusto, la cui piacevolezza è accresciuta dalla redazione e dai curatori del sito che sono delle splendide persone: l'atmosfera nei forum è molto familiare e divertente, oltretutto, tra i frequentatori, ci sono persone assai competenti...
La redazione del Giornale del Cibo è la stessa dei già noti siti Velisti per caso e Turisti per caso e, dato che tra i forum del Giornale ce n'è uno dedicato alla Cucina in barca a vela insieme a una sezione dedicata alle Ricette per marinai a cui io ovviamente contribuisco, mi hanno chiesto se mi mi andava di rilasciare un'intervista appunto su questo argomento, assieme ad un altro cuoco/marinaio, Vostromo.
e... TADANNNN ora l'intervista, con tanto di foto, è nel sito Velisti per caso!!! Io compaio con uno dei miei soprannomi, Samoa. (per chi volesse conoscere gli altri suggerisco di leggere QUI)
Forte eh?!?!? o come dicono da queste parti ....ganzo!!!

sabato 9 febbraio 2008

* Vita terrestre 3 - il pensiero, alla fine, torna sempre al mare...

Inizialmente avevo parlato di questo libro nel post precedente, poi ho pensato che valesse la pena dedicare alle balene e ai delfini un post tutto loro.
Io e il Capitano stiamo leggendo, più o meno in tandem, un bel libro di Diane Ackerman "La notte delle balene, e altre avventure di pipistrelli, coccodrilli e pinguini"
La notte delle baleneL'autrice riporta notizie e esperienze appassionanti, condivise con scienziati, zoologi, osservatori e studiosi "sul campo".
Nella parte dedicata alle balene Roger Payne (autore di un libro che mi piacerebbe leggere e che ho inutilmente cercato ovunque, ma ormai, ahimè, fuori catalogo, "La vita segreta delle balene") espone una teoria che conferma un mio pensiero sull'intelligenza dei cetacei: "Ci sono buone ragioni per sospettare che il cervello dei cetacei - delfini compresi- sia uguale al cervello umano, se non addirittura più complesso. Tanta complessità deve avere una funzione importante nella vita delle balene e dei delfini. Ma nessuno ha la minima idea di quale possa essere questa funzione. Non esiste nemmeno una teoria convincente. [...] il cervello è un organo costosissimo da mantenere e da far funzionare. Per esempio, durante le prime settimane di vita il cervello degli esseri umani, che hanno un rapporto cervello-corpo non dissimile da quello dei delfini appena nati, ha bisogno di circa un terzo dell'intero metabolismo per funzionare. E' una cosa molto dispendiosa. Quindi non ci si ritrova con un cervello di lusso così, per caso. Se hai un cervello di lusso ci deve essere una ragione molto importante. E' la selezione naturale che te lo dà, e se i vantaggi che questo cervello ti offre spariscono, lo perdi, e lo perdi in fretta. Ciò significa che le balene e i delfini usano il loro cervello per fare qualcosa che ha un'importanza fondamentale nella loro vita. [...] Ma non sappiamo cosa sia."

Payne da anni studia e raccoglie i canti delle megattere. Vi assicuro che ascoltarli è una cosa da brividi!
Incontrare i delfini è fantastico. Ogni volta si rivive la stessa emozione, soprattutto quando si incontrano le stenelle, più giocose e socievoli dei tursiopi placidi, schivi e riservati.
Tutte le volte che è capitato che siano venute sotto la prua della barca io ho avuto la certezza assoluta che mi guardassero, e si divertissero un mucchio!
La conferma che sono loro a cercare noi, perché ne ricavano un vero piacere, l'abbiamo avuta una notte, durante una traversata tra la Sardegna e Livorno.
Era una notte particolarmente buia e senza vento, io e Marco, inserito il pilota automatico, eravamo seduti sul passavanti destro e guardavamo il plancton illuminarsi al passare dello scafo nell'acqua (è una cosa che mi piace particolarmente). Ad un certo punto, nel buio assoluto abbiamo visto saltare "qualcosa" di luminescente a circa tre metri da noi; io ho esclamato "deve essere un pescione, per saltare così!"
Altro che pescione! molto di più! dopo pochi secondi due delfini si sono letteralmente "illuminati" lungo la murata destra della Filibusta, per poi passare sotto lo scafo, saltare a sinistra e andare verso la prua.
Lasciavano una scia luminosa nell'acqua che sembrava una polvere d'argento. Loro due sotto e noi due stesi sopra la prua con le braccia protese verso l'acqua, quasi a toccarli, abbiamo passato per lo meno 5 minuti a "comunicare" la gioia reciproca di esserci incontrati, e di sicuro loro volevano farsi vedere, perché se non si fossero avvicinati e palesati, in quel buio fitto non li avremmo mai scorti!
Mi emoziono ancora adesso a pensarci, e sono passati quasi due anni!
Auguro a tutti un incontro notturno così ravvicinato, è uno dei regali che il mare può fare.

* Vita terrestre 2 - è la pioggia che va, e ritorna il sereno...

Per fortuna ha smesso di piovere... aiuta l'umore e pure le ossa! la casapecchia è talmente umida che, quando non piove, in camera da letto lungo la parete del muro esterno c'è sempre una specie di rivoletto d'acqua, quando piove poi si creano proprio delle pozzangherine!!
Anche nel bagno ce ne sono due costanti: una che proviene dalla parete esterna eternamente trasudante, l'altra fa capolino da sotto una cassettiera, ma la provenienza ci è ignota! (e, francamente, non abbiamo indagato).
Anyway... ci si abitua a tutto, pure ai tuguri, e poi c'è chi sta molto molto peggio, no?

la millepunti e una copertina da rifinireI lavori di tappezzeria proseguono e, a parte qualche difficoltà a reperire le cerniere lampo tutte dello stesso colore, non ci sono stati intoppi (ancora mi meraviglio!!).
Mancano solo due cuscini del divano da 4 posti, quelli più irregolari, che non a caso ho lasciato per ultimi, e ho finito...
...aspetta, finito finito proprio no, manca il velcro da attaccare alle panche di legno e alla tela olona del fondo delle copertine, ancora devo trovarlo (ce ne vuole di un formato particolare), spero di riuscirci la prossima settimana...

Ecco una anteprima dei cuscini:
alcuni cuscini col nuovo rivestimento
La dinette della Filibusta invece continua a essere passata con la cartavetro dal Capitano, che quando torna a casa profuma di teak...>

sabato 2 febbraio 2008

* Vita terrestre 1 - la casapecchia

Questi primi giorni sono stati abbastanza bigi, come il tempo, che certo non ha aiutato all'adattamento nella casapecchia.
Eh si, casapecchia, non è un errore... perché è un po' casa e un po' catapecchia. Il primo giorno è stato dedicato alla pulizia approfondita: non scendo in particolari, dico una sola parola: LERCIA! e io non sono né una schizzinosa, né una maniaca del pulito, ma a tutto c'è un limite! Per fortuna gli unici "ospiti" non umani sono innocui ragnetti.
Povera casa, non è molto curata... è umida, primo difetto... poi è esposta male, nel senso che ha finestre basse e rivolte sul retro della casa, per di più circondate da alberi (questa non è una brutta cosa, anzi...), ma non si vede il mare, e del sole, quelle rarissime volte che fa capolino, arriva solo un ricordo... mi dà un po' la sensazione di stare reclusa... vabbè..un mese ci metterà un mese a passare, quindi passerà, auguriamoci almeno di avere un po' di bel tempo, tutto 'st'umido dentro e fuori mette di cattivo umore.

il Capitano al BBQ
Tuttavia una nota positiva, la sera del 30 non pioveva e abbiamo potuto usare il piccolo barbecue che c'è nel giardinetto davanti all'uscio: un galletto arrostito alla diavola fa-vo-lo-so!


Nel frattempo la Filibusta è andata a terra.
Ora è sul trespolo, ed è stata disalberata. Le crocette smontate, le sartie e le lande staccate... è buffa senza albero, sembra monca...
Lo scafo, con l'idropulitrice è venuto bello pulito, basterà una passata di cartavetrata e poi la solita antivegetativa.
Il Capitano, costretto dalla pioggia a lavorare sottocoperta, ha montato una funzionale pompa a pedale al lavandino del bagno, in modo che sia più facile, per chi non è pratico, il risparmio dell'acqua.

Io continuo a fare le copertine nuove dei cuscini... 4 già finite! per la precisione quelle degli schienali del divanetto da 4 posti... con la loro bella cerniera lampo cucita a modino! Le guardo e mi dico "Ma davvero le ho fatte io?"
Foto per ora nulla, non c'è luce... alla prima giornata di sole le immortalerò.