Qui "al muro" si sta piuttosto tranquilli. Il vento in questi giorni non è stato molto forte e le onde causate dai rimorchiatori del Neri e dai barchini che rientrano nei fossi (vedi quartiere Venezia di Livorno), arrivano piuttosto attutite.
Ieri pomeriggio tra le 14:30 e le 16:00, non ne sono sicura perché approfittando di un po' di sole mi sono messa nel pozzetto a leggere, è andata via la corrente. Quando sono tornata sotto coperta, perché oramai il sole era sceso troppo per essere almeno tiepido, mi sono accorta che la lucina che segnala il funzionamento dell'impianto a 220v era spenta, quindi sono andata a controllare la colonnina, e poi il contatore principale... morto! non c'era erogazione... cosa fosse successo resta un mistero, perché poi verso le 22:00 la corrente è tornata. Meno male! perché va bene che ora il motore funziona e le batterie le possiamo ricaricare accendendolo, e che se il sole non è coperto dalle nuvole o si alza un po' di vento possiamo fare affidamento sui pannelli solari e sull'eolico, però vento in questi giorni non ce n'è, il sole è sempre un po' velato e siamo esposti male in questo punto del porto, quindi non avere la 220v da terra è una seccatura.
Ok, fatta la lamentela di rito!
In questi giorni i momenti morti sono frequenti, anche a causa del freddo che non permette di passare molto tempo in coperta, per cui si legge tanto. Visto che, come ho già detto, la nostra libreria è ridotta, quando siamo ormeggiati a Livorno facciamo largo, anzi larghissimo, uso dei servizi della Biblioteca Labronica dei Bottini dell'Olio... La frequenza con cui vado a prendere i libri in prestito è altissima, a volte anche una volta a settimana... diciamo che io i libri li "divoro", Marco scherzando dice che imbroglio, che salto le pagine, perché sono troppo veloce.... la verità è che leggo in tutti i momenti possibili, soprattutto se la storia mi appassiona, anche mentre aspetto che cuocia la pasta...
Camilleri è uno degli autori che prediligo ultimamente: ho letto quasi tutte le storie che non hanno come protagonista il famoso commissario Montalbano, alcune sono davvero esilaranti, "La concessione del telefono" per me vince su tutte. Finite queste ho attaccato con le inchieste di Montalbano seguendo l'ordine cronologico di pubblicazione (eh, sono maniacale, lo so!). Camilleri andando avanti nel tempo si è sempre più lasciato andare nell'uso del dialetto ed è bellissimo, evoca immagini che altrimenti con la lingua italiana non sarebbe possibile esprimere con la stessa forza... mi piacerebbe che continuasse a scrivere per sempre...
Tra un "Camilleri" e l'altro leggo di tutto... un libro che ho trovato particolarissimo è "Vita di Pi", di Yann Martel, altro testo che ha il suo posto nella piccola biblioteca di bordo.
E' la storia di Pi, un ragazzo indiano che dopo un tragico naufragio si trova alla deriva su una scialuppa nell'oceano Pacifico, insieme a quattro animali: una zebra ferita, un orango, una iena e una tigre. La loro sfida è la sopravvivenza. Tempo pochi giorni e la tigre fa piazza pulita degli altri animali e Pi è costretto a dividere con lei i pochi metri della scialuppa. Decide di provare ad ammaestrarla. E' un libro spiazzante, imprevedibile e molto bello.
Ieri pomeriggio tra le 14:30 e le 16:00, non ne sono sicura perché approfittando di un po' di sole mi sono messa nel pozzetto a leggere, è andata via la corrente. Quando sono tornata sotto coperta, perché oramai il sole era sceso troppo per essere almeno tiepido, mi sono accorta che la lucina che segnala il funzionamento dell'impianto a 220v era spenta, quindi sono andata a controllare la colonnina, e poi il contatore principale... morto! non c'era erogazione... cosa fosse successo resta un mistero, perché poi verso le 22:00 la corrente è tornata. Meno male! perché va bene che ora il motore funziona e le batterie le possiamo ricaricare accendendolo, e che se il sole non è coperto dalle nuvole o si alza un po' di vento possiamo fare affidamento sui pannelli solari e sull'eolico, però vento in questi giorni non ce n'è, il sole è sempre un po' velato e siamo esposti male in questo punto del porto, quindi non avere la 220v da terra è una seccatura.
Ok, fatta la lamentela di rito!
In questi giorni i momenti morti sono frequenti, anche a causa del freddo che non permette di passare molto tempo in coperta, per cui si legge tanto. Visto che, come ho già detto, la nostra libreria è ridotta, quando siamo ormeggiati a Livorno facciamo largo, anzi larghissimo, uso dei servizi della Biblioteca Labronica dei Bottini dell'Olio... La frequenza con cui vado a prendere i libri in prestito è altissima, a volte anche una volta a settimana... diciamo che io i libri li "divoro", Marco scherzando dice che imbroglio, che salto le pagine, perché sono troppo veloce.... la verità è che leggo in tutti i momenti possibili, soprattutto se la storia mi appassiona, anche mentre aspetto che cuocia la pasta...
Camilleri è uno degli autori che prediligo ultimamente: ho letto quasi tutte le storie che non hanno come protagonista il famoso commissario Montalbano, alcune sono davvero esilaranti, "La concessione del telefono" per me vince su tutte. Finite queste ho attaccato con le inchieste di Montalbano seguendo l'ordine cronologico di pubblicazione (eh, sono maniacale, lo so!). Camilleri andando avanti nel tempo si è sempre più lasciato andare nell'uso del dialetto ed è bellissimo, evoca immagini che altrimenti con la lingua italiana non sarebbe possibile esprimere con la stessa forza... mi piacerebbe che continuasse a scrivere per sempre...
Tra un "Camilleri" e l'altro leggo di tutto... un libro che ho trovato particolarissimo è "Vita di Pi", di Yann Martel, altro testo che ha il suo posto nella piccola biblioteca di bordo.
E' la storia di Pi, un ragazzo indiano che dopo un tragico naufragio si trova alla deriva su una scialuppa nell'oceano Pacifico, insieme a quattro animali: una zebra ferita, un orango, una iena e una tigre. La loro sfida è la sopravvivenza. Tempo pochi giorni e la tigre fa piazza pulita degli altri animali e Pi è costretto a dividere con lei i pochi metri della scialuppa. Decide di provare ad ammaestrarla. E' un libro spiazzante, imprevedibile e molto bello.
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