eccomi qui, finalmente di nuovo a bordo... scusate il ritardo, ma tra una valanga di foto da riordinare e la mancanza cronica di corrente (visto il cattivo tempo che non ci permette di ricaricare le batterie) diventa difficile scrivere un bel resoconto... ma ho acceso il motore, attaccato l'inverter che mi ricarica il computer et voilà...
Il fatidico giorno, il 10 ottobre, ci ha regalato una giornata calda e soleggiata... anche Madre Natura ha voluto farci il suo regalo, e io, con somma gioia, ho potuto stare semi scalza, come potete vedere dalla foto qui sotto.

Come già brevemente accennato nel post precedente, il nostro matrimonio è stato scandito da risate continue nella più assoluta informalità, complici anche gli impiegati del Comune e l'Assessore che ci ha sposati (che poi era una donna, ma dire assessora non mi piace!), che con grande senso dell'umorismo sono stati al gioco, divertendosi anche loro.
La prima risata c'è stata quando siamo arrivati e l'assessore ci ha chiesto se noi eravamo i testimoni... ehehehe, e dato che invece erano proprio i testimoni ad essere in ritardo e tutti ciondolavamo nel salone aspettandoli, ogni tanto qualche impiegato chiedeva ai colleghi: -"Ma gli sposi ancora non ci sono?"...
Altre risate generali quando durante la lettura degli articoli del codice civile siamo arrivati a quello che dice "I coniugi concordano tra loro l'indirizzo della vita familiare e fissano la residenza della famiglia secondo le esigenze di entrambi e quelle preminenti della famiglia stessa" e un coro di voci ha esclamato "Loro vivono in una barca, niente casa!"...
Poi, dato che avevamo deciso di non scambiarci le fedi perché tenere gli anelli alle dita in barca può rivelarsi pericoloso (tipo, la perdita di un dito, per esempio...), la sorella di Marco ha tirato fuori una bella scatolina di pelle dicendo che un matrimonio senza anelli non si poteva fare; la faccia dell'assessore si è illuminata, poi è rimasta un secondo perplessa e infine è scoppiata a ridere: nell'elegante scatolina c'erano due anelli delle tende bianchi, di plastica, troppo piccoli per le nostre dita... ce li siamo scambiati... ai mignoli!!!!
Infine come nella migliore tradizione quando siamo usciti siamo stati bombardati dal riso...
Per il pranzo con ben 10, dico 10 commensali siamo stati a Marina di Vecchiano, dove la sorella di Marco ha un bellissimo ristorante sul mare (si chiama Casafòra... per chi volesse andare a fare una bella passeggiata e mangiare del buon pesce fresco... piccolo spazio pubblicità...)

Ora godetevi qualche altra foto... nei prossimi post vi racconterò della settimana a Parigi e dei giorni passati a Salerno.

Il fatidico giorno, il 10 ottobre, ci ha regalato una giornata calda e soleggiata... anche Madre Natura ha voluto farci il suo regalo, e io, con somma gioia, ho potuto stare semi scalza, come potete vedere dalla foto qui sotto.

Come già brevemente accennato nel post precedente, il nostro matrimonio è stato scandito da risate continue nella più assoluta informalità, complici anche gli impiegati del Comune e l'Assessore che ci ha sposati (che poi era una donna, ma dire assessora non mi piace!), che con grande senso dell'umorismo sono stati al gioco, divertendosi anche loro.
La prima risata c'è stata quando siamo arrivati e l'assessore ci ha chiesto se noi eravamo i testimoni... ehehehe, e dato che invece erano proprio i testimoni ad essere in ritardo e tutti ciondolavamo nel salone aspettandoli, ogni tanto qualche impiegato chiedeva ai colleghi: -"Ma gli sposi ancora non ci sono?"...
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Ora godetevi qualche altra foto... nei prossimi post vi racconterò della settimana a Parigi e dei giorni passati a Salerno.

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