Acqua salata 1#
Protagonista principale: Il Capitano
Come qualcuno avrà letto nei commenti al post precedente, tra domenica e mercoledì ho fatto un salto rapidissimo a Salerno, la città dove sono nata e vissuta fino a prima di incontrare il Capitano ed emigrare...
Lunedì sera mi chiama il Capitano e mi dice:-"Tu vai via e succedono disastri...."-
Qui ci vuole una piccola premessa: i wc delle barche hanno due prese a mare, una da cui pompano l'acqua per sciacquare, l'altra per scaricare; nell'uso bisogna stare attenti a lasciare chiusa la presa a mare che pompa su l'acqua, altrimenti per il principio dei vasi comunicanti, anche se nessuno pompa, l'acqua continua a salire, salire, salire... e poi comincia ad uscire dal wc e ad andare ovunque...
Per evitare che questo accada c'è una levetta che va lasciata SEMPRE in posizione SI, e MAI, MAI, MAI in posizione NO....
beh... il Capitano nella fretta di uscire al mattino per un lavoro a terra, intorno alle 7:30, forse ancora intontito dal sonno, ha lasciato la famigerata levetta sul NO... è rientrato a bordo dopo circa 11 ore, alle 18:00...
Risultato: i gavoni sotto i paglioli pieni d'acqua, perché dato che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, la pompa di sentina che di solito è accesa in modalità automatica (in modo che funzioni, se ce n'è bisogno, in qualsiasi momento) era inesorabilmente spenta!!! (l'autore di questa furbata non si sa chi sia stato... ma qui siamo in due e nessuno dei due l'ha spenta volontariamente)... poco c'è mancato che l'acqua arrivasse alle batterie (non oso pensarci)...
Così il Capitano si è messo all'opera: svuotare dall'acqua salata (con l'aggravante porto, cioè nafta e chissà quale altra schifezza disciolta, non oso pensare nemmeno a questo) tutti i gavoni, sciacquare con acqua dolce sia i gavoni che il loro contenuto (tre pacchi di pasta completamente inzuppati, e serbatoi quasi svuotati), asciugare tutto... tre ore di lavoro, quando mi ha chiamata erano le 21:00...
lui stravolto di stanchezza e la barca tutta spagliolata per dare modo a tutto di asciugarsi per bene...
Acqua salata 2#
Protagonista principale: il mozzo-cuoco (cioè IO)
Oggi pomeriggio dovevamo andare a Rosignano, per la manifestazione della Rotta del Vino.
Alle 13:00 abbiamo mollato gli ormeggi e siamo usciti dal porto. C'erano 22-25 nodi da Sud-Sud Est e onde belle grosse, giusto sul nostro naso, visto che Rosignano è a Sud di Livorno; per cui due mani di terzaroli*, genoa ridotto e via...
Piccola nota propedeutica al racconto: in navigazione controllare SEMPRE che tutti gli oblò siano chiusi! (questo controllo in genere spetta a me...)
Navigavamo di bolina strettissima facendo bordi su bordi, dopo un'ora eravamo ancora davanti a Livorno... e pensare che Rosignano dista solo 12 miglia, percorribili in condizioni normali in circa 2 ore... le onde hanno spazzato ben bene il ponte della Filibusta ed anche il suo equipaggio...
ad un certo punto ci siamo arresi, non valeva la pena di picchiarsi con il mare e il vento in quelle condizioni, per cui siamo rientrati verso Livorno augurandoci di potere riprovare nel tardo pomeriggio o domattina (mentre scrivo il vento soffia ancora...accidenti!)
Riormeggiati alla nostra boa, scendiamo sotto coperta e... SORPRESA!!! il nostro letto BAGNATO!!! l'osteriggio di prua era sì chiuso, ma senza fermi... le botte delle onde lo facevano saltare e l'acqua di mare si è simpaticamente infiltrata gocciolin gocciolando... cuscini bagnati, lenzuola bagnate, coprimaterasso bagnato... ma, per fortuna, materasso asciutto...
pensate se avessimo continuato ad andare controvento e contromare verso Rosignano, ci avremmo messo almeno altre due ore e il letto si sarebbe inzuppato di acqua salata... un danno pazzesco, perché un materasso di gomma piuma è quasi impossibile da sciacquare, me la sono cavata con qualche improperio autoinflitto e un pomeriggio divertentissimo alla lavanderia a gettoni per lavare tutto...
in tutto ciò non avevamo ancora pranzato ed erano le 15:00, eravamo bagnati di acqua di mare dalla testa ai piedi ed avevamo i serbatoi dell'acqua dolce quasi a secco ... questo ve lo racconto tanto per darvi il quadro esatto della situazione... vabbè, comunque come dice Camilleri ...un pede leva, l'altro metti... abbiamo sistemato tutto...
Protagonista principale: Il Capitano
Come qualcuno avrà letto nei commenti al post precedente, tra domenica e mercoledì ho fatto un salto rapidissimo a Salerno, la città dove sono nata e vissuta fino a prima di incontrare il Capitano ed emigrare...
Lunedì sera mi chiama il Capitano e mi dice:-"Tu vai via e succedono disastri...."-
Qui ci vuole una piccola premessa: i wc delle barche hanno due prese a mare, una da cui pompano l'acqua per sciacquare, l'altra per scaricare; nell'uso bisogna stare attenti a lasciare chiusa la presa a mare che pompa su l'acqua, altrimenti per il principio dei vasi comunicanti, anche se nessuno pompa, l'acqua continua a salire, salire, salire... e poi comincia ad uscire dal wc e ad andare ovunque...
Per evitare che questo accada c'è una levetta che va lasciata SEMPRE in posizione SI, e MAI, MAI, MAI in posizione NO....
beh... il Capitano nella fretta di uscire al mattino per un lavoro a terra, intorno alle 7:30, forse ancora intontito dal sonno, ha lasciato la famigerata levetta sul NO... è rientrato a bordo dopo circa 11 ore, alle 18:00...
Risultato: i gavoni sotto i paglioli pieni d'acqua, perché dato che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, la pompa di sentina che di solito è accesa in modalità automatica (in modo che funzioni, se ce n'è bisogno, in qualsiasi momento) era inesorabilmente spenta!!! (l'autore di questa furbata non si sa chi sia stato... ma qui siamo in due e nessuno dei due l'ha spenta volontariamente)... poco c'è mancato che l'acqua arrivasse alle batterie (non oso pensarci)...
Così il Capitano si è messo all'opera: svuotare dall'acqua salata (con l'aggravante porto, cioè nafta e chissà quale altra schifezza disciolta, non oso pensare nemmeno a questo) tutti i gavoni, sciacquare con acqua dolce sia i gavoni che il loro contenuto (tre pacchi di pasta completamente inzuppati, e serbatoi quasi svuotati), asciugare tutto... tre ore di lavoro, quando mi ha chiamata erano le 21:00...
lui stravolto di stanchezza e la barca tutta spagliolata per dare modo a tutto di asciugarsi per bene...
Acqua salata 2#
Protagonista principale: il mozzo-cuoco (cioè IO)
Oggi pomeriggio dovevamo andare a Rosignano, per la manifestazione della Rotta del Vino.
Alle 13:00 abbiamo mollato gli ormeggi e siamo usciti dal porto. C'erano 22-25 nodi da Sud-Sud Est e onde belle grosse, giusto sul nostro naso, visto che Rosignano è a Sud di Livorno; per cui due mani di terzaroli*, genoa ridotto e via...
Piccola nota propedeutica al racconto: in navigazione controllare SEMPRE che tutti gli oblò siano chiusi! (questo controllo in genere spetta a me...)
Navigavamo di bolina strettissima facendo bordi su bordi, dopo un'ora eravamo ancora davanti a Livorno... e pensare che Rosignano dista solo 12 miglia, percorribili in condizioni normali in circa 2 ore... le onde hanno spazzato ben bene il ponte della Filibusta ed anche il suo equipaggio...
ad un certo punto ci siamo arresi, non valeva la pena di picchiarsi con il mare e il vento in quelle condizioni, per cui siamo rientrati verso Livorno augurandoci di potere riprovare nel tardo pomeriggio o domattina (mentre scrivo il vento soffia ancora...accidenti!)
Riormeggiati alla nostra boa, scendiamo sotto coperta e... SORPRESA!!! il nostro letto BAGNATO!!! l'osteriggio di prua era sì chiuso, ma senza fermi... le botte delle onde lo facevano saltare e l'acqua di mare si è simpaticamente infiltrata gocciolin gocciolando... cuscini bagnati, lenzuola bagnate, coprimaterasso bagnato... ma, per fortuna, materasso asciutto...
pensate se avessimo continuato ad andare controvento e contromare verso Rosignano, ci avremmo messo almeno altre due ore e il letto si sarebbe inzuppato di acqua salata... un danno pazzesco, perché un materasso di gomma piuma è quasi impossibile da sciacquare, me la sono cavata con qualche improperio autoinflitto e un pomeriggio divertentissimo alla lavanderia a gettoni per lavare tutto...
in tutto ciò non avevamo ancora pranzato ed erano le 15:00, eravamo bagnati di acqua di mare dalla testa ai piedi ed avevamo i serbatoi dell'acqua dolce quasi a secco ... questo ve lo racconto tanto per darvi il quadro esatto della situazione... vabbè, comunque come dice Camilleri ...un pede leva, l'altro metti... abbiamo sistemato tutto...
Le previsioni per domani danno ancora vento da sud, un po' meno di oggi ma sempre intorno ai 20 nodi, intanto il mare sarà cresciuto ancora, e per domenica sono previsti temporali... mi sa che a Rosignano ci si va in macchina (mezz'ora!) e questa settimana sarà per sempre ricordata come la Settimana del SALE... e potremmo anche dare i natali ad un nuovo detto marinaresco Poco sale in zucca, molto sale sotto coperta...
lo so è cretino, ma lasciatemi sfogare!
* vale a dire la randa ridotta di due terzaroli
14 commenti:
mi facisti moriri
ahahahah che ridere ops...scusa in effetti i guai son capitati davvero, ma per come li hai raccontati con citazione finale del sommo maestro, sembrava un romanzo di fantasia dove alla fine l'autore dice che fatti persone e cose sono scaturiti dalla fantasia e il collegamento a casi realmente accaaduti è puramente casuale
ahahahaha
tutto il resto in gergo marinaresco non l'ho capito ma mi fido
ahahahah
bacetto della buona notte
***
cla
Non male... davvero non male...
Ciao cara!!!
umaaaaaaaaaaaaamma... non oso immaginare il nervoso!!! Dopo il sale ci vuole un pò di zucchero, hai cucinato un buon dolcino x te ed il capitano?
Un bacione tesora!
Ragazzi miei, a Lourdes non c'è il mare ma una capatina dovreste farcela comunque: c'è qualcuno che vi tira il malocchio? :-DDDD
Jacopo
spiacente per le disavventure nautiche, ma quanto mi piace leggerti!!!
che poi io mi rivedo il babbo che smadonna a pompare acqua o a svuotare la sentina o a chiedere di chiuidere gli oblò...
devo assolutamente ricordarmi di postare una foto, ci penso ogni volta che passo da te. lo devo fare.
bacio
Che dire...dovete esservi morsi i gomiti per le vostre rispettive dimenticanze e le loro salate conseguenze, però ammetto che l'immagine di te che corri in lavanderia con il cumulo di lenzuola all'acqua di mare mi ha fatto sorridere perché, pur non avendoti mai vista dal vivo, ti immaginavo in attesa davanti agli oblò (quelli della lavatrice), con i gettoni in mano e una buffa espressione contrariata e rassegnata insieme :-)
e sono fantasiosa, I know
@ Claudia il mio intento era proprio far ridere, dato che quando ti capitano cose come queste, per sdrammatizzare, è meglio farsi una risata... naturalmente dopo aver messo tutto a posto!! ;o)
e tu sei maestra in questo eheheh
@ The Cat visto? quando ci mettiamo d'impegno sappiamo combianre bei pasticci!
@ Sere bella! ben tornata... il dolcino volevo farlo, ma in questi giorni non ne ho avuto il tempo, sono stata fagocitata dalla Scuola di Alta cucina di bordo in cui sono stata coinvolta e di vi racconterò presto... poi rimedierò di sicuro con una cosa goloserrima!
p.s. poi vengo anche a sbirciare le tue di golosità...
@ Jajo che piacere averti qui! ehehe non mettermi pulci nell'orecchio che non ci voglio nemmeno pensare ad una eventualità del genere!
purtroppo sono cose che capitano queste a chi vive in barca come noi... bisogna metterle in conto, ma anche,,, STARE PIU' ATTENTIIIIII!! GRRRR... ehehehe :o)
@ Cembolina il tuo babbo aveva una barca? racconta, racconta e posta la foto che sono curiosa...
bacio a te
@ Tatuanja sei fantasiosa sì, ma sai che hai immaginato proprio bene! in più a farmi compagnia c'era un'intero clan di zanzare tigre affamate che avevano organizzato un banchetto di famiglia a mie spese...
Sei sempre una sorpresa! Piacevole, si intende, mica come l'acqua salata che vi invade la Filibusta... :-)
Un abbraccio consolatorio alla mia Vale sotto sale!
@ Viviana bella Vale sotto sale! speriamo io non diventi un cappero!
l'abbraccio me lo prendo molto volentieri :o)
mannaggia, leggo solo ora....e immagino che a distanza di tempo possa anche far sorridere ma in quei momenti...grrrrrr!
O almeno, quando succede a me, che torno a casa ed è successo qualcosa del genere, parto con una serie di parole che i muri arrossiscono...immagino cosa possa significare farlo in barca...e mi torna in mente quel vostro amico capitano, che l'altra volta, (parlando sempre di chi "vi invidia") vi ha urlato: Bellaaa vitaaaaa!! :-)
E il tuo nuovo detto marinaresco è bellissimo!
ok, ce l'ho fatta.
e il mio post nostalgico di oggi è tutto per te.
un bacio
@ Belva per fortuna davvero ci si può ridere ... dopo! e ancora più per fortuna non si è bagnato il materasso, che lì avrebbe riso il materassaio!
@ Cembolina grazie, che belle le dediche
:o)
urcaaaaa
un incubo.. hai rievocato in me un incubo ricorrente!
di quando quella volta aprii piano il tambucio con una vocina che dentro già mi diceva.. "sta calmo.. sta calmo davide.. e non iniziare con gli improperi che tanto si aggiusta tutto.. sta calmo" .. e così che quando aprii il tambucio e vidi i paglioli galleggiare piuttosto che iniziare con il più classico degli sfoghi marinareschi, ebbi un mezzo capogiro, e con la pressione che andava sotto zero a momenti stamazzavo cadendo svenuto di sotto! :-))
poi s'aggiustò tutto (la kattivissima baderna!) e specialmente s'asciugò tutto.. :-)
..e come disse il mio socio vedendomi allora sbianchire improvvisamente: "NON PENSARCI. E' SOLO UN INGANNO"
bye
d
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