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mercoledì 6 agosto 2008

* Le specie più pericolose del Mediterraneo

Quest'estate non si fa che parlare dell'invasione delle meduse, attribuendo la responsabilità all'effetto serra, al riscaldamento delle acque, come se fosse un capriccio della natura e non la conseguenza diretta degli sconsiderati comportamenti di quello che noi chiamiamo Homo Industrialis.
In verità siamo molto più responsabili di quanto crediamo, come dice in un bell'articolo sull'argomento, apparso sulla rivista bimestrale di scienze Darwin*1, il prof. Ferdinando Boero*2: "[...] i grandi pesci, e oramai anche quelli piccoli, stanno diminuendo in modo drammatico a causa dell'intensissima attività di pesca da parte dell'uomo. Sono sempre meno i pesci che producono larve, e questo avvantaggia meduse e ctenofori*3. Una diminuita competizione, ovviamente, li favorisce. Inoltre le larve dei pesci sono anche le loro prede. Noi mangiamo gli adulti, loro mangiano le larve. Presi da due fuochi, i pesci soccombono. E il mare, sempre più, si riempie di meduse.[...] Liberate dalla competizione con i pesci, possono svilupparsi senza contrasti ed è nella loro natura formare popolazioni enormi.[...]"
Le specie più pericolose circolanti nel Mediterraneo, non sono le meduse o gli squali.... ma queste:
clicca sulla foto per ingrandirla
Sea campaig di Klas Ernflo
opera di Klas Herbert Ernflo*4

e noi, purtroppo, ne peschiamo tantissimi esemplari....


*1
Rivista bimestrale di scienza edita da Editoriale Darwin S.r.l.
*2 Professore Ordinario di Zoologia presso il Dipartimento di Biologia (ora Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali) dell'Università degli Studi di Lecce.
*3 Animali gelatinosi, molto simili alle meduse, ma privi di cnidocisti, gli organi urticanti tipici delle meduse. Le meduse si muovono con pulsazioni dell'ombrello, gli ctenofori con il battito di bande di cilia. Possono misurare da pochi centimetri a quasi un metro. Le loro prede sono crostacei, meduse, altri ctenofori e larve di pesci.
*4 Designer e illustratore svedese che lavora come libero professionista a Barcellona, in Spagna.

7 commenti:

Cappellaio Matto - Lepre Marzolina ha detto...

è una tristezza... Mi chiedo come faccia la gente a comportarsi in questo modo.. il weekend scorso in alta montagna (dove non tutti arrivano) ho borbottato in turco perchè ho trovato 2 sacchetti di plastica abbandonati in terra, una carta di caramella e due lattine... la gente è maleducata e irresponsabile sempre di più...

il cappellaio matto

Gallinavecchia ha detto...

Bellissima questa locandina!
L'ho stampata e appesa in ufficio... come memorandum per i colleghi in procinto di partire per il mare ;-)

Valeria, Marco e Sara, i Maramei ha detto...

@ Cappellaio è incredibile! anche io non riesco a capire come sia possibile che qualcuno arrivi in posti così belli e incontaminati e sia anche solo sfiorato dal pensiero che sia opportuno e ben fatto lasciare sacchetti e rifiuti sparsi qui e lì... ci credo che tu abbia borbottato in turco... io li avrei anche maledetti in tutte le lingue!!

@ Gallina bravissima! è proprio quello che ho intenzione di fare anche io appena rimetterò piede a terra... stamparla e metterla in bella vista qui sulla Filibusta... a perenne monito!

Anonimo ha detto...

*___* sob..il commento che avevo lasciato al post delle mante (quello con le coordinate) è andato perduto.
Questo poster è davvero bello.
E'proprio vero. Buona parte di ciò che succede è solo colpa nostra.
"Una cicca buttata che male può fare?"...E questo è magari il pensiero di milioni di persone, ch non rendendosene conto creano danni irreparabili...Mi sono sempre chiesta cosa ci spinga ad essere così incuranti dell'ambiente, che è la nostra culla, casa...grembo.
L'uomo, scioccamente pensa di essere il centro dell'universo...§
Mi piace quando la creatività viene messa a disposizione delle giuste cause :)
Un abbraccio grande come il mare :*

Valeria, Marco e Sara, i Maramei ha detto...

@ Erika pensavo di non leggerti per un po', mi fa un piacere enorme ritrovarti qui :o)...
effettivamente non ho trovato commenti da moderare nello scorso post, bizze della rete..
l'uomo è un animale sciocco, benché creda esattamente il contrario...
speriamo che poco alla volta rinsavisca, basterebbe che aprisse gli occhi e guardasse davvero ciò che lo circonda..
ciao stella di mare...

Viviana B. ha detto...

Pienamente d'accordo sull'elenco delle specie più pericolose presenti nel Mediterraneo! Purtroppo credo che anche l'essere umano andrebbe annoverato tra bottiglie di plastica e sacchettini, visto che è lui a seminare queste porcherie ovunque!
Recentemente ho avuto modo, nel mio piccolo, di pescare anch'io alcuni di questi esemplari, lasciati in giro da qualche demente...
Ti ho pensato un sacco, sai, mentre solcavo i mari sardi... :-) Nel 90% dei casi erano pensieri belli, del tipo "chissà come piacerebbe a Valeria sguazzare in questa caletta" o "chissà se la Filibusta è mai passata da qui", ma nel restante 10% dei casi erano pensieri sul genere "se la Vale beccasse l'imbecille che ha buttato questo sacchetto di plastica mi darebbe man forte per farglielo ingoiare"...

Valeria, Marco e Sara, i Maramei ha detto...

@Vivana bentornata! leggo che stai meglio e ne sono molto contenta...
meno male che le percentuali erano 90 e 10... vuol dire che di schifezze in giro ne hai viste meno ripetto alle bellezze sarde....
noi abbiamo raccolto cassette della frutta spagnole, palloncini vari a forma di pupazzo, di cuore e di stella, un materassino, reti e buste di tutti i tipi e del filo di nylon annodatosi intorno all'elica...
sul fatto che ti darei man forte stai pur sicura!
intanto ho stampato questo intelligente manifesto e l'ho messo in bella mostra nella dinette della Filibusta..
un abbaccione :o)