quando si dice "amore a prima vista"...
Conoscendo la mia passione per il mare e i suoi abitanti, i cetacei in particolare, tempo fa la mia (permettimi di chiamarti...) amica Viviana mi ha consigliato la lettura di un libro di Farley Mowat "La Balena e la furia"...
Ieri mattina, approfittando di una tregua della pioggia incessante di questi giorni, tra la spesa al mercato e il cambio della bombola del gas di rispetto ci ho infilato una visita in biblioteca, e finalmente l'ho preso in prestito.
Oggi, sempre complice la pioggia che mi impedisce di scendere a terra, se non a costo di un'infradiciata e mi costringe a restare chiusa sottocoperta, dopo aver sbrigato tutto lo sbrigabile ho cominciato a leggerlo ed immediato è stato il colpo di fulmine, fin dalle prime righe...
...seconda pagina: un battello, vecchio ma solido, un lupo di mare di grande esperienza che nonostante tutto viene pre-pensionato a causa del progresso che avanza, e che alla fine trova il modo di restare legato al Mare suo compagno di una vita...
questo brano mi è piaciuto tantissimo, e dopo averlo diligentemente copiato sul mio quadernino che raccoglie tutto quello che leggo e mi colpisce, lo condivido con voi...
"[...]il battello ci aspettava: piccolo, sciatto, sudicio [...] ma, per quanto il suo aspetto potesse essere privo di attrattive, il Burgeo conosceva bene il modo di agire del mondo dell'acqua, del mare che non perdona. Era una vera e propria nave, non un motel galleggiante. A giorni alterni, per oltre vent'anni, aveva fatto la spola, a est e ovest, lungo quella costa di ferro, fungendo da legame materiale tra gli avamporti. Esso costituiva inoltre il principale contatto con il mondo esterno per un quarantina di villaggi di pescatori avvinghiati, tra il vento e l'acqua, su una delle coste più inospitali del mondo.[...]
Nel 1969 il battello fu condannato, sebbene continuasse ad essere solido come era sempre stato, e venduto per la demolizione, indesiderato anacronismo di un'epoca ormai superata e ripudiata. Ormeggiato a un molo a St. John, venne spogliato dai cacciatori di ricordi e vi si diffuse il gelo di una nave morta. Eppure, non era morto proprio del tutto. In una notte d'inverno, subito prima che le fiamme ossidriche cominciassero ad affondare nel suo buon ferro scozzese, si affidò al proprio elemento. Tanto silenziosamente che nemmeno il guardiano notturno si accorse di quanto stava accadendo, andò a posarsi sul fondale del porto, divenendo là sotto un monumentale imbarazzo per le autorità portuali e un eroe sempre vivo nel ricordo di molte migliaia di abitanti degli avamporti che lo avevano conosciuto e amato durante i lunghi anni del suo servizio."
è solo l'inizio, e non è il solo brano che mi ha colpito... già pregusto il piacere della lettura da qui in avanti.
ah! Grazie Viviana!
* Farley Mowat, La Balena e la furia - 1974 Longanesi
Conoscendo la mia passione per il mare e i suoi abitanti, i cetacei in particolare, tempo fa la mia (permettimi di chiamarti...) amica Viviana mi ha consigliato la lettura di un libro di Farley Mowat "La Balena e la furia"...
Ieri mattina, approfittando di una tregua della pioggia incessante di questi giorni, tra la spesa al mercato e il cambio della bombola del gas di rispetto ci ho infilato una visita in biblioteca, e finalmente l'ho preso in prestito.
Oggi, sempre complice la pioggia che mi impedisce di scendere a terra, se non a costo di un'infradiciata e mi costringe a restare chiusa sottocoperta, dopo aver sbrigato tutto lo sbrigabile ho cominciato a leggerlo ed immediato è stato il colpo di fulmine, fin dalle prime righe...
...seconda pagina: un battello, vecchio ma solido, un lupo di mare di grande esperienza che nonostante tutto viene pre-pensionato a causa del progresso che avanza, e che alla fine trova il modo di restare legato al Mare suo compagno di una vita...
questo brano mi è piaciuto tantissimo, e dopo averlo diligentemente copiato sul mio quadernino che raccoglie tutto quello che leggo e mi colpisce, lo condivido con voi...
"[...]il battello ci aspettava: piccolo, sciatto, sudicio [...] ma, per quanto il suo aspetto potesse essere privo di attrattive, il Burgeo conosceva bene il modo di agire del mondo dell'acqua, del mare che non perdona. Era una vera e propria nave, non un motel galleggiante. A giorni alterni, per oltre vent'anni, aveva fatto la spola, a est e ovest, lungo quella costa di ferro, fungendo da legame materiale tra gli avamporti. Esso costituiva inoltre il principale contatto con il mondo esterno per un quarantina di villaggi di pescatori avvinghiati, tra il vento e l'acqua, su una delle coste più inospitali del mondo.[...]
Nel 1969 il battello fu condannato, sebbene continuasse ad essere solido come era sempre stato, e venduto per la demolizione, indesiderato anacronismo di un'epoca ormai superata e ripudiata. Ormeggiato a un molo a St. John, venne spogliato dai cacciatori di ricordi e vi si diffuse il gelo di una nave morta. Eppure, non era morto proprio del tutto. In una notte d'inverno, subito prima che le fiamme ossidriche cominciassero ad affondare nel suo buon ferro scozzese, si affidò al proprio elemento. Tanto silenziosamente che nemmeno il guardiano notturno si accorse di quanto stava accadendo, andò a posarsi sul fondale del porto, divenendo là sotto un monumentale imbarazzo per le autorità portuali e un eroe sempre vivo nel ricordo di molte migliaia di abitanti degli avamporti che lo avevano conosciuto e amato durante i lunghi anni del suo servizio."
è solo l'inizio, e non è il solo brano che mi ha colpito... già pregusto il piacere della lettura da qui in avanti.
ah! Grazie Viviana!
* Farley Mowat, La Balena e la furia - 1974 Longanesi
9 commenti:
Sembra molto interessante ...
Proprio poche sere fa con Erika parlavamo di fare una capatina alla libreria del mare ... chissa che non lo becchi
Ciao
Miky
Ma di niente, ma di niente! :-)
Sono io, anzi, che ringrazio te.
Innanzi tutto per la definizione di "amica" che scalda il cuore anche nel freddo mondo della multimedialità. Poi per aver accettato il consiglio. Io venero Mowat! Sin dai tempi in cui ho letto il suo Mai gridare al lupo (segno ancora una volta il link, in caso qualcuno fosse interessato alla lettura...) mi ha letteralmente rapita con le sue descrizioni e la sua travolgente passione per la natura. Un po' come avete fatto tu ed il tuo blog! ;-)
@Miky, sto andando avanti nella lettura e lo trovo bellissimo. Inoltre, assecondando la mia indole di lavagnetta ho fatto un po' di ricerche e devo dire che è un uomo dal grande spessore, una persona che avrei voluto conoscere e ascoltare parlare...
@Viviana mi hai fatto scoprire un tesoro!
poi leggerò anche "Mai gridare al lupo"...
a parte la passione per la natura e per il mare che traspare da ogni riga, lo trovo terribilemente attuale, e non a caso dico "terribilmente"... tu che lo hai letto puoi capire a cosa mi riferisco... non togliamo il piacere della scoperta a chi vorrà leggerlo a sua volta!
bellissimo il vs blog, forse ve l'ho già detto ma lo ripeto!
ciaooo
lo metto tra i preferiti
@leFrancBuveur grazie! come vedi anche tu sei fra i nsotri preferiti!
Dimenticavo: l'hai poi segnalato il libro di Payne? ;-)
@Viviana... sono un disastro.. ancora no, sai quando ti succede di pensare ora lo faccio.. e poi capita qualcosa che ti distrae e te ne dimentichi.. ecco... ci vado ora!
Che meravigliosa idea quella di scrivere su un quaderno le cose che leggi e che ti rimangono a mente! Era da un pò che non passavo e scopro sempre un sacco di cose interessanti, racconti da leggere d'un fiato, spunti di vita!
Un abbraccio
Sere
@Sere! che sorpresa...quanto tempo che non ci si legge!
quando leggo qualcosa che mi colpisce mi piace ricordarla esattamente, è un po' come con le foto..., e dopo un po' è bellissimo andare a rileggere tutti i brani raccolti, alcuni magari dimenticati...
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