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domenica 27 gennaio 2008

* Non dimentichiamo...

Nella giornata dedicata alla memoria ci affidiamo a chi meglio di noi esprime tutto quello che c'è da dire.

Levi - Se questo è un uomo

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate,tornando a sera,
Cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando questa parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

2 commenti:

stelladisale ha detto...

anch'io ho messo il link a questa poesia, perchè cos'altro si può dire... questo è uno di quei comandi cui non si può non obbedire

Valeria, Marco e Sara, i Maramei ha detto...

@Stella sai, inzialmente leggendo il post di Leonardo (ho visto che lo hai linkato nel tuo.. altra lettura in comune) mi è venuto in mente un episodio vissuto diversi anni fa, con protagonista lo stupidissimo figlio sedicenne del mio ex-capo (ancora più stupido, per usare un eufemismo, del figlio), il ragazzino girava per gli uffici sentendoli sua proprietà e disegnava svastiche con un pennarello sui termosifoni, sulle gomme per cancellare, quando lo ripresi, chiedendogli se avesse idea di cosa rappresentava quel simbolo, mi disse che lui aveva letto Ezra Pound e che i suoi familiari erano fieri di lui...
avvilente che di questi tempi ci siano persone simili, e non hanno nemmeno la giustificazione dell'ignoranza, visto che si trattava di una famglia di laureati... mia madre lo ha incontrato di recente (ora avrà circa 24 anni), ha una svastica come screen saver del cellulare, e lo mostra ancora con fierezza...
Stavo per postare il racconto di queste cose, poi ho cambiato idea... mi è sembrato più rispettoso, piuttosto che l'ennesima prova che l'uomo è un esperimento della natura riuscito piuttosto male (per fortuna non in tutti i suoi esemplari).