Domenica scorsa abbiamo fatto una "
giratina", come si dice da queste parti, meta la montagna, per evitare il caos del rientro dovuto alla fine del mese vacanziero per eccellenza.
Ci siamo diretti verso la Garfagnana, con l'iniziale intenzione di andare al Lago di Vagli, poi dopo aver sbagliato strada due volte abbiamo capito che evidentemente il "
caos" ci spingeva in un'altra direzione.
Cammina cammina siamo arrivati a Bagni di Lucca, dove dei cartelli che dicevano "Montefegatesi", "Pratofiorito", "Orrido di Botri", hanno acceso la memoria del Capitano che in questi posti veniva a fare le scampagnate con la sua famiglia da bambino!
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Montefegatesi |
Dunque, curva a gomito dopo curva a gomito, su per la strada in mezzo ai boschi con l'aria sempre più frizzante che entrava dai finestrini della macchina, siamo arrivati in vista del monte di Pratofiorito, una curiosa montagna senza alberi, e poi al paesino arroccato di Montefegatesi, a 842 mt sul livello del mare.
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Montefegatesi vista dall'alto |
Da questo piccolo e grazioso paesino, dove chiunque incontri ti dice "
Buonasera" anche se sono le 11:00 del mattino, partono diversi sentieri per belle passeggiate.
Sicuramente chi abita qui sa come scovare magnifici funghi porcini, che poi vengono messi a seccare al sole.
Uno dei sentieri porta alla
Riserva Naturale dell'Orrido di Botri, dove siamo andati successivamente.
All'Orrido, una bellissima gola calcarea scavata dall'acqua tra le cui pareti nidifica l'aquila reale, si arriva risalendo la parte finale del Rio Pelago partendo da una località chiamata Ponte Gaio, dove c'è una trattoria,
Il Nido dell'Aquila, che serve un'ottima polenta con i porcini, cinghiale in umido e varie altre bontà, e dove il "
caos" ci ha fatto incontrare con i nostri amici e vicini di barca e l'amichetto di pontile di Sara, Diego!
L'ampia area è anche attrezzata per chi invece sceglie di fare un pic nic all'ombra dei castagni e dei lecci.
Al torrente, per la risalita verso l'Orrido, si accede pagando un ingresso e dopo aver noleggiato un casco antinfortuni: quando il Capitano ci andava da bambino era possibile fare la faticosa e pericolosa escursione senza nessuna protezione, oggi c'è la Forestale che veglia sui trekker!
Flora e fauna sono molto ricche, e noi siamo stati molto fortunati, "
Gaia" ci premia non solo quando andiamo per mare: abbiamo intravisto una coppia di caprioli!
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Nella fretta di scattare sono venuti a fuoco gli alberi, ma almeno ci resta un ricordo di questo bellissimo incontro! |
E poi farfalle
e tanti bei fiori e piante
Sara ha buttato qualche sassolino ben levigato nell'acqua cristallina del torrente
poi, ci siamo trovati un bel prato tutto per noi
dove Sara e il suo babbo hanno goduto della reciproca presenza
Proprio una bella giornata! "
Gaia" è ricca di bellezze, che siano marine o terrestri.