Vinco la difficoltà a scrivere per segnalare un'iniziativa di Marevivo, di cui sono venuta a conoscenza grazie a Belva e al suo blog Winnie the blue.
Una campagna di sensibilizzazione contro l'abbandono dei mozziconi di sigaretta sulle spiagge, a mio parere, molto importante e che dovrebbe essere estesa anche alle strade.
Ogni anno migliaia di rifiuti vengono abbandonati sulle spiagge o gettati in mare per distrazione, disinteresse e spesso per l’assoluta inconsapevolezza delle conseguenze che ne possono derivare. Secondo i dati stilati dall’UNEP, Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite, i mozziconi sono una grossa fetta della spazzatura “colposa”, circa il 37% dell’immondizia raccolta nel Mar Mediterraneo. Sono milioni le cicche che in un solo anno vengono abbandonate sulle spiagge con gravi ripercussioni sull’ambiente; basti pensare che un solo mozzicone, con il suo contenuto di catrame e nicotina e il filtro, che impiega da uno a cinque anni per degradarsi, può arrivare ad inquinare un metro cubo d’acqua.
Nasce così “Ma il mare non vale una cicca?”, campagna nazionale contro l’abbandono dei mozziconi in spiaggia promossa in collaborazione con la Japan Tabacco International Italia, il Sindacato Italiano Balneari e patrocinata dalle Capitanerie di Porto della Guardia Costiera.
L’8 e il 9 agosto verranno distribuiti in un centinaio spiagge di tutta Italia, 40mila posacenere portatili, con tanto di brochure informativa. Il tutto, ovviamente, riutilizzabile, lavabile e riciclabile.
"L’obiettivo della campagna è modificare certe abitudini che nascono quasi sempre dall’inconsapevolezza dei danni che provocano – spiega Rosalba Giugni presidente di Marevivo – dobbiamo renderci conto di quanto un solo semplice gesto possa incidere nel delicato equilibrio della natura e di quanto sia importante e stretto il rapporto che lega l’uomo all’ambiente che lo circonda".
E, questo l'aggiungo io, non bisognerebbe abbandonare (né in spiaggia, né in mare, né per strada) nemmeno i fazzoletti di carta! quante volte ho sentito dire "...tanto è cellulosa...", ci mettono almeno 4 settimane a biodegradarsi, per non parlare delle gomme da masticare (minimo 5 anni), che oltre ad attaccarsi sotto le scarpe o, peggio, sui teli di spugna, imbrattano irrimediabilmente le strade...
Ma dico io, che costa il semplice gesto di buttare le cose nei cestini????? o, in mancanza, di aspettare di arrivare a casa e usare la propria pattumiera??
Una campagna di sensibilizzazione contro l'abbandono dei mozziconi di sigaretta sulle spiagge, a mio parere, molto importante e che dovrebbe essere estesa anche alle strade.
Ogni anno migliaia di rifiuti vengono abbandonati sulle spiagge o gettati in mare per distrazione, disinteresse e spesso per l’assoluta inconsapevolezza delle conseguenze che ne possono derivare. Secondo i dati stilati dall’UNEP, Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite, i mozziconi sono una grossa fetta della spazzatura “colposa”, circa il 37% dell’immondizia raccolta nel Mar Mediterraneo. Sono milioni le cicche che in un solo anno vengono abbandonate sulle spiagge con gravi ripercussioni sull’ambiente; basti pensare che un solo mozzicone, con il suo contenuto di catrame e nicotina e il filtro, che impiega da uno a cinque anni per degradarsi, può arrivare ad inquinare un metro cubo d’acqua.
Nasce così “Ma il mare non vale una cicca?”, campagna nazionale contro l’abbandono dei mozziconi in spiaggia promossa in collaborazione con la Japan Tabacco International Italia, il Sindacato Italiano Balneari e patrocinata dalle Capitanerie di Porto della Guardia Costiera.
L’8 e il 9 agosto verranno distribuiti in un centinaio spiagge di tutta Italia, 40mila posacenere portatili, con tanto di brochure informativa. Il tutto, ovviamente, riutilizzabile, lavabile e riciclabile.
"L’obiettivo della campagna è modificare certe abitudini che nascono quasi sempre dall’inconsapevolezza dei danni che provocano – spiega Rosalba Giugni presidente di Marevivo – dobbiamo renderci conto di quanto un solo semplice gesto possa incidere nel delicato equilibrio della natura e di quanto sia importante e stretto il rapporto che lega l’uomo all’ambiente che lo circonda".
E, questo l'aggiungo io, non bisognerebbe abbandonare (né in spiaggia, né in mare, né per strada) nemmeno i fazzoletti di carta! quante volte ho sentito dire "...tanto è cellulosa...", ci mettono almeno 4 settimane a biodegradarsi, per non parlare delle gomme da masticare (minimo 5 anni), che oltre ad attaccarsi sotto le scarpe o, peggio, sui teli di spugna, imbrattano irrimediabilmente le strade...
Ma dico io, che costa il semplice gesto di buttare le cose nei cestini????? o, in mancanza, di aspettare di arrivare a casa e usare la propria pattumiera??
6 commenti:
Grazie per la segnalazione, ho aggiunto l'icona sul mio blog!
mi è capitato quest'estate al mare a trapani signore di mezza età si immerge in mare con la sigaretta ancora accesa, la butta in acqua e prosegue.
l'ho rincorso e l'ho costretto a riprenderla e a gettarla nel cassonetto tra l'approvazione di tutti quelli che mi stavano intorno.
Grazie Valeria per questo post di cui c'è tanto bisogno nonostante la fatica che ti costa! Quante me ne capita di vedere e quante arrabbiature e discussioni!!
Un abbraccio grandissimo, riposati e cerca se puoi ogni tanto di farci avere tue notizie.
Ho letto il tuo commento da Miciapallina e non ho potuto fare a meno di sorridere...pane e salame... come ti capisco! Ricordo bene il pacchetto di prosciutto crudo che il Galletto mi portò per prima cosa in ospedale la mattina dopo il parto e che io trangugiai immediatamente davanti a tutti! Altro che mazzo di rose... una goduria unica!
baciotti doppi
Girata sul mio profilo FB speriamo serva.
Grazie di aver pubblicato :)
Smack
si diffondere diffondere il messaggio ma sopratutto farlo notare, quando avevo venti anni mi vergognavo a urlarlo ora no intervengo e ringrazio la maturità che mi ha dato il coraggio di farlo
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