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giovedì 13 agosto 2009

* Che succede alle tartarughe in Adriatico?

Già in un'altra occasione vi ho parlato della Fondazione Cetacea e di Marco Affronte, suo responsabile scientifico. Da aprile di quest'anno la Fondazione ha una nuova sede aperta al pubblico con un Ospedale delle Tartarughe. Nel mese di maggio è stato inaugurato "Adria - Centro di Recupero Animali marini e di Divulgazione sull’Adriatico", sempre a ingresso libero.
L'Ospedale delle Tartarughe è stato da subito impegnato in un super lavoro, come racconta Marco nel suo blog: durante l'estate, sulle coste dell’Adriatico settentrionale, le tartarughe spiaggiano spesso, di solito sono carcasse di animali già morti e portati a riva dalle correnti, oppure ogni tanto si tratta di una tartaruga viva ma in difficoltà: viene segnalata, recuperata e ricoverata nel centro di Fondazione Cetacea.
Ma a partire dalla fine di giugno la situazione ha preso una piega drammatica: sono arrivate al centro piccole tartarughe, sempre più numerose, molto debilitate e completamente ricoperte da balani, più comunemente conosciuti come "denti di cane".
I denti di cane sono crostacei, dalla conchiglia chiara e durissima, vivono attaccati a superfici mobili, come le chiglie delle barche e... il guscio delle tartarughe.

E’ una cosa normale trovarne sul guscio delle tartarughe, ma quando queste creature si ammalano si muovono poco, i balani si moltiplicano e si espandono anche alla pelle delle zampe, del collo, del testa, a volte addirittura agli occhi e sulla lingua!


Durante tutto il mese di luglio e fino ad oggi i ricoveri sono aumentati vertiginosamente, mettendo il centro in seria difficoltà anche per problemi di spazio, fino ad arrivare a metterlo "in ginocchio" come sottolinea appunto Marco nel suo ultimo post.


La cura di queste piccole è per fortuna abbastanza semplice e rapida: trascorrono due o tre giorni in acqua dolce, in modo che i balani e gli altri organismi sul corpo muoiano, e pian piano cadano. Nel frattempo seguono una dieta ingrassante a base di pesce e calamari per ritrovare le energie e la forma.
La cosa peggiore è che non si conosce la causa di questo fenomeno: viene descritto come "Sindrome delle Tartarughe debilitate", individuata e studiata già da diversi anni, ma non se conoscono le cause; la comunità scientifica mondiale messa al corrente ha dato sempre la stessa risposta: "il fenomeno è noto ma non si conoscono le cause, le nostre tartarughe erano tutte più grandi delle vostre".

Ora la Fondazione e il suo Ospedale hanno bisogno di aiuto, soprattutto economico.
Chi volesse dargli una mano può andare qui per fare una donazione, ma hanno bisogno anche di persone che abitano a Ravenna, Cervia, Cesenatico, Pesaro, Fano, Senigallia e che siano disponibili, in caso di ritrovamento di tartarughe ad andare sul posto, recuperarle, e portargliele a Riccione, dove hanno la sede.
E' possibile scrivere a Marco Affonte all'indirizzo email:
ambientemare[at]fondazionecetacea.org ([at] sta per chiocciolina).

Per dare una piccola spinta a chi tituba... lo sapete che le tartarughe mangiano, tra le altre cose, le meduse??? (oltre a buste di plastica, probabilmente scambiate appunto per meduse, a tappi ed altri oggetti di plastica, che noi umani imbecilli buttiamo in mare)
...se le tartarughe continuano ad ammalarsi e a morire, le meduse aumenteranno a dismisura!!!

6 commenti:

iLa ha detto...

Grande Valeria! é bellissimo l'impegno che metti e l'amore che hai per il mare. Ora vado a leggere le storie di mare.
p.s. mi aspettavo che con questo post annunciasti una grossa novitá ;-)
Un abbraccio
iLa

Eudaimonia ha detto...

povere tartarughe! che tristezza...è certamente colpa nostra...inquinamento, diminuzione della fauna ittica o chissà cosa?!

Valeria, Marco e Sara, i Maramei ha detto...

Grazie iLa! per quella novità ci vuole un altro po' di tempo ... forse... i dolorini cominciano, ma pare sia presto...

iLa ha detto...

Aspetto allora, non c'é fretta ;-)
Un grosso abbraccio
iLa

Marco Affronte ha detto...

Grazie per il sostegno.
Qua è sempre peggio...
Marco

Günther ha detto...

gran bella informazione anche se sono in ritardo, grazie