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lunedì 20 aprile 2009

* Il rosa è un colore che proprio non amo, ma...

... non c'è problema, perché tutte le gradazioni diVERDE, di ROSSO, di B LU, di GIALLO mi sono sempre piaciute!!

ehehehe...
il delfino che nuota nella mia pancia, e che ora si fa sentire distintamente...
E' UNA BAMBINA!!!
siamo tutti felici, ma non chiedeteci come la chiameremo, perché ancora non lo abbiamo deciso, stiamo metabolizzando alcune opzioni... vedremo...
ed ora ecco la sua PRIMA, PRIMISSIMA foto!!!!


sembra una mummietta egiziana, forse anche a causa del colore [;o)], ma quando l'ecografo è passato senza preavviso alla risoluzione in 3D, per me e il Capitano è stato davvero emozionante!

sabato 11 aprile 2009

* Cartoline da Barcellona

Leggendo qui e là consigli e suggerimenti per il periodo della gestazione ho trovato: "il terzo trimestre è il periodo giusto per fare dei viaggi"...

Non ce lo siamo fatti ripetere due volte: meta Barcellona! a trovare una mia cugina che vive lì ormai da sei anni (ehehehe, uno dei vantaggi di avere una famiglia numerosa: cugini sparsi ovunque e pronti ad ospitarti!).

Erano anni che desideravo ammirare dal vivo le opere geniali di Gaudì, ora il desiderio è esaudito: abbiamo visitato l'eterna fabbrica della Sagrada Familia, che, vista la mole del progetto, procede velocemente ed è spettacolare, magnifica nella sua concezione.


Gli interni sono un'esplosione verso l'alto, con giochi di luce e forme ispirate ad alberi stilizzati di grande suggestione.




Gaudì si ispirava alla natura in tutte le sue forme e non lasciava nulla al caso, tra le decine di animali raffigurati sulle due facciate esterne ha rappresentato anche rane e camaleonti, e il portale della facciata della natività è incorniciato da due colonne: quella verso terra è sorretta da una tartaruga di terra, quella verso mare da una testuggine.


Altra opera di Gaudì è la bellissima Casa Batllò le cui soluzioni interne sono sorprendenti, ho scattato tantissime foto ma è vietato pubblicarle, per cui mi limito a queste della facciata, vi assicuro che vale la pena visitarla.


Il Parc Güell invece mi ha un po' deluso: le pur belle tracce di Gaudì spariscono nella confusione di gente, polvere dei viali e vegetazione poco curata.


Altra bellissima espressione del modernismo è il Palazzo della Musica Catalana, magnifica sala per concerti progettata da Lluis Domenech y Motaner tra il 1905 e il 1908.

Da non perdere è il Mercato della Boqueria, merita anzi più di una visita: c’è da perdersi tra colori e profumi, anche se ci sono troppi turisti.

In questo mercato è possibile trovare banchi fornitissimi di pesce, verdure e splendidi prosciutti e salumi dai prezzi da capogiro (anche 145 € al kilo!) affettati rigorosamente a mano, tra cui il famoso jamon iberico, che io non ho potuto assaggiare (a causa del rischio toxoplasmosi) ma solo annusare... a giudicare dal profumo e dalle quantità ingurgitate dal Capitano doveva essere magnifico! Però mi sono rifatta con il pesce, una delle poche cose che potevo mangiare fuori casa! Ne ho mangiato talmente tanto che mi è venuto a noia, cosa che non credevo possibile!

Una delle cose che ho apprezzato di più in questi 5 giorni è stato il clima: la primavera a Barcellona è già arrivata da un po’ e, a parte due giorni più ventosi, il sole ci ha scaldato per bene, peccato non aver potuto girellare quanto avrei voluto: nel mio stato mi stanco molto più facilmente di prima, per non parlare della necessità di un bagno almeno ogni due ore…

Tuttavia sono stata benissimo; Barcellona è una città molto vivace, i collegamenti sono semplicissimi ed efficaci grazie alla rete metropolitana, i prezzi per il cibo sono mediamente inferiori rispetto all’Italia, mia cugina ci ha accolti e coccolati nella sua bella casetta, abbiamo potuto incontrare di nuovo una coppia di amici carissimi che vivono lì da un paio d’anni su una barca a vela al Port Olimpic, preparato pranzi e cenette a base di pesce, guardate per esempio questi scampi, quando li abbiamo comprati erano vivissimi!

Insomma pochi giorni ma goduti pienamente!

Ora qualche raccolta di foto, con scorci un po’ meno classici della città e la gente incontrata in giro…





giovedì 9 aprile 2009

* Vergogna e verità

In questi giorni avrei tante cose belle e leggére da scrivere, ma non ci riesco perché mi vergogno.
Mi vergogno dello schifo che viene fuori ogni giorno nella nostra Italietta, e questa volta è proprio il caso di dirlo, viene fuori dalla terra che si è squarciata e continua a tremare...
Come succede anche per cose più futili, la cosiddetta "informazione" racconta quello che vuole che si creda, non quello che si deve sapere... i numeri diffusi delle vittime, e parlo di morti ma anche di sfollati e dispersi, di questo tremendo terremoto, non sono veritieri, ma tendono a coprire una verità scomoda..., perché come ha detto qualcuno "è più conveniente economicamente gestire un dopoterremoto che non un'evacuazione preventiva".
Ma basta leggere i blog di chi abita, o meglio abitava, all'Aquila e dintorni che urla la vera verità...
Una di queste persone è Anna; racconta di una città che non c'è più... nei commenti qualcuno (pochi, rispetto a tutta la solidarietà suscitata) mette in dubbio la sua buona fede, ma io credo sia vero che esistono tanti tipi di sciacalli, oltre quelli che vanno a rubare nelle case abbandonate e semidistrutte ci sono anche quelli che sputano sentenze, che aggrediscono verbalmente, che non sono capaci di tacere quando è il momento, non hanno discrezione, sensibilità, non hanno rispetto...

mercoledì 8 aprile 2009

* Tornati alla boa... c'è una novità

La primavera fa capolino e le barche che hanno passato l'inverno sull'invaso tornano in acqua, dunque i legittimi assegnatari dei pochi ormeggi a banchina reclamano il loro posto, in più dal primo aprile (proprio une bel Pesce d'Aprile!!!!) la tariffa giornaliera è non raddoppiata (seeee!!!), ma triplicata, dunque abbiamo lasciato la comodità dello "scendidallapasserellaalpontile" e della colonnina che ci forniva corrente elettrica a 220V e acqua, di cui abbiamo goduto da metà dicembre ad oggi per affrontare i rigori e le piogge invernali, e a qualche giorno siamo tornati alla nostra boa al Muro del Pianto.
Però, c'è un però... che è una novità esplosiva, ma prima di svelarla è necessaria una premessa.
Normalmente durante i primi tre mesi di gravidanza è normale avere fenomeni di nausea e vomito mattutino (o anche durante il giorno); come molti di voi sapranno io sono stata particolarmente fortunata e ne ho sofferto moltissimo, però pensavo che, come dovrebbe accadere normalmente, dal 4°/5° mese in avanti questi fenomeni sarebbero prima cessati, poi scomparsi, anche perché escludevo del tutto che fossero legati in qualche modo al fatto che vivo su una barca. Invece NO!
Sicuramente si sono attutiti, ma passati mai... inoltre ho avuto la riprova che la barca c'entra eccome, ahimé: dal 23 al 28 marzo siamo stati a Barcellona (è la piccola vacanza terrestre di cui volevo raccontarvi, lo farò nel prossimo post, promesso!) a trovare una mia cugina che vive lì da ormai sei anni; beh, sono stata una meraviglia, niente nausea e niente vomitini mattutini, mi sono detta: -"Alé! sono finiti!" - se seeeee.... le ultime parole famose: siamo rientrati in barca il sabato sera, domenica mattina cinque secondi dopo essermi alzata dal letto sembravo la bimba dell'esorcista! e così anche nei giorni successivi, con nausee sporadiche annesse....
Ora questa situazione, insieme all'evidente difficoltà che ho a scendere e salire dalla murata della barca al barchino che ci serve per andare a terra, a causa del peso aumentato e della pancia che cresce, mi sono dovuta arrendere... ho capitolato... ed ecco la novità eclatante:
immagine tratta dal web
...in affitto, per ora per un anno, poi si vedrà...
Ne abbiamo viste un paio, rigorosamente fuori città e vicine al mare, se no come potremmo sopravvivere!
Prima però ci aspetta una navigata verso l'Elba, tra fine aprile e i primi di maggio... e speriamo che il mio stomaco si acquieti un poco nel frattempo.../div>

martedì 7 aprile 2009

* il terremoto...

Il drammatico terremoto che ieri ha raso al suolo mezza città dell'Aquila e interi paesi nei dintorni lascia senza parole, dunque oltre ad avere un pensiero per chi ha perso i propri cari, per chi è rimasto ferito, per chi ha perso la casa e non ha più nulla, per chi ha passato queste ultime due notti all'aperto scosso dalla paura, non so cosa dire... ma ognuno di noi nel suo piccolo può fare un gesto di solidarietà.
Seguo l'esempio di Alex che nel suo blog ha elencato una serie di numeri di conto corrente ed altri riferimenti per quanti volessero dare un contributo alle forze istituzionali che sono intervenute.


Conti correnti e donazioni
Dall'Italia si può mandare un sms al numero 48580 (tutti i gestori: Vodafone, Tim, Wind,...) e donare 1 euro. Chiamando lo stesso numero dalla rete fissa di Telekom Italia si possono donare 2 euro.
Il quotidiano "il Centro" di concerto con il gruppo editoriale Finegil-Repubblica-L'Espresso e con le Casse di risparmio dell'Aquila - Carispaq, di Pescara - Caripe e di Teramo - Tercas
lancia una sottoscrizione popolare per aiutare le famiglie abruzzesi sconvolte dal sisma.
Chiunque volesse contribuire con una somma in denaro può farlo utilizzando i numeri di conto corrente sotto elencati:

Banca CARISPAQ SPA
"Vittime terremoto L'Aquila"
Codice Iban: IT 53 Z 06040 15400 000 000 155 762

Banca CARIPE SPA
"Raccolta fondi pro terremotati d'Abruzzo"
Codice Iban: IT 19 B 06245 15410 000 000 000 468
presso Banca Caripe Spa Sede Pescara
Corso Vittorio Emanuele 102/104 - Pescara.

Banca TERCAS SPA
"Raccolta fondi pro terremotati d'Abruzzo"
Codice Iban: IT 48 L 06060 15300 CC 090 005 35 65
presso Banca Tercas Spa Sede Teramo
corso San Giorgio 36 - Teramo.

La Caritas diocesana Italiana ha istituito un fondo di solidarietà promuovendo una colletta per aiutare la popolazione abruzzese.
Per sostenere gli interventi in corso (causale “TERREMOTO ABRUZZO”) si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite C/C POSTALE N. 347013 o tramite UNICREDIT BANCA DI ROMA S.P.A. IBAN IT38 K03002 05206 000401120727

Offerte sono possibili anche tramite altri canali:
Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma - Iban: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012
Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma - Iban: IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097
Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma - Iban: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113
CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario d’ufficio)
Per effettuare donazioni alla Croce Rossa Italiana si possono utilizzare:
il Conto corrente bancario C/C n. 218020 presso Banca Nazionale del Lavoro-Filiale di Roma Bissolati - Tesoreria - via San Nicola da Tolentino 67 - Roma, intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 - 00187 Roma, codice Iban IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020, causale pro terremoto Abruzzo;
il Conto corrente postale n. 300004 intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 - 00187 Roma, codice Iban IT24 - X076 0103 2000 0000 0300 004, causale pro terremoto Abruzzo.

Aiuti e raccolte
La Croce Rossa ha aperto la sala operativa nazionale di Legnano e i Centri interventi d'emergenza (Cie) di Verona, Roma, Potenza e Palermo per la raccolta di generi di prima necessità (coperte, vestiti, pannolini, latte in polvere, casse d'acqua) da spedire nelle zone terremotate. La Cri ha annunciato di avere già inviato nelle zona del disastro 10 mila coperte per fare fronte alle primissime esigenze delle persone rimaste senza abitazione.
L'associazione ambientalista "Fare ambiente" sta coordinando la raccolta di materiali di prima necessità presso la propria sede di Roma, in Via Nazionale, 243, tel. 06 48029924.
Numeri utili La Protezione civile Abruzzo ha messo a disposizione un numero verde attivo 24 ore su 24 per richiedere informazioni: 800860146. Resta attivo 24 ore su 24 anche il numero della Protezione civile Abruzzo: 80.35.55.
Per segnalazioni di offerte di alloggio alle persone terremotate potete scrivere un'email alla Protezione civile all'indirizzo ufficiovre@protezionecivile.it

La fonte delle notizie è Kataweb

giovedì 2 aprile 2009

* in attesa, pensando ai delfini...

In questi giorni un mio zio mi ha segnalato questo video, come tutti sa della mia passione per i cetacei.
In attesa di trovare il tempo di raccontarvi il nostro viaggio terrestre voglio condividerlo con voi...



lo stesso gioco che fanno questi delfini abbiamo avuto la fortuna di vederlo dal vivo fatto dai beluga che erano all'acquario di Valencia, dei bellissimi, ma tristi, beluga chiusi in una vasca troppo piccola per loro, che guardavano mestamente attraverso la grata che li divideva dalle otarie...