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lunedì 7 dicembre 2009

* Chi va per mare e chi resta a terra e sogna... #3

Oggi tocca ad Alberto, il più giovane dei nostri amici amanti del mare e della vita in barca, ha infatti meno di 30 anni e già da più di sei anni naviga su e giù per il Mediterraneo.
Negli ultimi tre anni, con la sua bella moglie messicana Atziri (che prepara il Mole più buono del mondo), ha lavorato e vissuto a Barcellona sul Tobago, un Wauquiez Centurion 32 del 1974, amorevolmente ripreso e curato in tutte le sue parti.
Lo scorso ottobre, dopo aver lavorato durante l'estate come comandante su un'imbarcazione privata, ha mollato gli ormeggi del Tobago per raggiungere Ibiza da dove ai primi di novembre ha fatto rotta verso Gibilterra.
Il 4 novembre la prua puntava verso il mare aperto, destinazione CARAIBI!
Le ultime notizie vengono dalle Canarie, precisamente da La Graciosa dove sta facendo una pausa, ma la cosa migliore è andarsi a gustare i suoi racconti, corredati di foto e filmati, direttamente nel diario di bordo Tobago Adventure....
e sognare... sognare... sognare...

lunedì 30 novembre 2009

* Chi va per mare e chi resta a terra e sogna... #2

Oggi vi parliamo di un vero Capitano, Andrea, e del suo NasoBlu.
Livornese doc, legato al mare da 20 anni di passione, ha alle sue spalle circa 50.000 miglia di scia, ed è stato armatore di tre barche. Con l'ultima, NasoBlu, nel 2005 ha effettuato la traversata del Mediterraneo occidentale fino a Gibilterra, proseguendo poi in Oceano Atlantico con la traversata fino alle Isole Canarie, in solitario dalle Canarie a Dakar, la traversata dal Gambia a Salvador de Bahia, in Brasile, la risalita del Sud America fino alle Piccole Antille. Nel Mar dei Caraibi ha navigato più volte solitario e in equipaggio dal Venezuela alla Martinica.
Lo scorso inverno ha risalito l'Orinoco partendo dal suo delta dopo essere stato alle Grenadine.

NasoBlu
NasoBlu è un cutter di 12 metri in acciaio con la coperta in legno (progetto di Rodolfo Foschi), attrezzato per la crociera d'altura oceanica, equipaggiata per navigazioni a lungo raggio. Ha 7 cuccette più 1 divise in tre cabine e quadrato, 2 bagni e un salone ampio e confortevole.

Attualmente Andrea è nell'Arcipelago delle Isole San Blas a Panama, e organizza con la sua Associazione delle crociere di 12 giorni.

Questo il programma per la stagione 2009-2010
  • dal 10 al 22 dicembre una crociera di navigazione che portera` dall'Isla del Rosario, in Colombia, alle isole San Blas, a Panama, per 70 € al dì a persona, 200 miglia di avventura, sole e mare;
  • per Gennaio e Febbraio crociere di 12 gg nell' arcipelago di San Blas a 80 € al dì a persona.
Nel prezzo è compresa la cambusa, intesa come derrate alimentari e non servizio di cucina, mentre sono esclusi alcolici, carburante e tasse (di solito da 50€ a 100€).
Per eventuali richieste di alcolici bisogna specificare al momento della prenotazione in modo che lo skipper possa provvedere in tempo all'acquisto: sono disponibili vini cileni e argentini, superalcolici e birra.

Ed ecco qualche parola del Comandante sulle San Blas:
"Navigare su NasoBlu Proprio così, quando si parla di montare su NasoBlu mi piace usare il termine "navigare", mi piace più che dire “fare una crociera o (una vacanza) su NasoBlu”.Navigare” anche quando si tratta di montare a bordo per un breve periodo e magari di miglia non se ne fanno tante. Nel termine navigare mi piace racchiudere il significato o forse meglio il senso che la nostra associazione intendere dare allo spirito con cui si sta a bordo. Quello spirito che è proprio di un marinaio, appunto lo spirito di essere in navigazione, di essere parte dell’equipaggio, parte di quel piccolo mondo che è la nostra barca, che vive questa splendida avventura dello spostarsi da un luogo all’altro via mare con le vele e grazie alla nostra partecipazione. In particolare questa stagione navigheremo nell’arcipelago di San Blas, un area veramente unica a poche miglia dalle coste di Panama, un arcipelago dove vivono gli indios Kuna nel rispetto delle loro tradizioni e della loro cultura. La maggior parte di queste 375 isole coralline sono disabitate e nelle altre vivono solo gli indios e non ci sono infrastrutture (niente elettricità, niente acqua corrente, niente negozi né bar per gli aperitivi). Navigheremo quindi in equipaggio con questa orgogliosa popolazione rispettando il loro ambiente e cercando di non essere elemento di disequilibrio in questo paradiso. Ancor più dovremo essere attenti navigatori per muoverci all’interno di questo dedalo di barriere coralline tanto meravigliose quanto pericolose, ancor più dovremo essere attenti marinai con le nostre autonomie di bordo vista la scarsa possibilità di approvvigionamenti. Una navigazione un po' più speciale del solito."

Un vero paradiso, uno degli ultimi rimasti! E' o no un sogno??

Come raggiungere NasoBlu:
Per volare dall’Italia a Cartagena la compagnia che sembra avere i prezzi migliori sembra essere la Delta con scalo negli Stati Uniti.
Per volare dall’Italia a Panama City le compagnie sono KLM e IBERIA che volano direttamente dall’Europa, oppure Delta con scalo negli Stati Uniti.
Ci si potrà imbarcare da Portobello, da Porvenir o da Corazon de Jesus a seconda di dove si trova la barca.
Portobello è raggiungibile da Panama City in autobus o in traxi, mentre per Corazon del Jesu e Porvenir ci sono dei voli interni con la compagnia Airpanama (www.flyairpanama.com), i voli sono prenotabili e aquistabili via internet.
QUI altre informazioni su Andrea e NasoBlu, QUI qualche foto degli interni della barca, QUI altre info sui Kunas, e questo l'indirizzo per contattare Andrea: andrea_marini[at]yahoo.it

...e se qualcuno di voi lo raggiungerà, sarebbe bello se scrivesse un diario di bordo corredato di foto, per far sognare chi, come noi, resta qui! (Per ora!!!!) ;oP

lunedì 23 novembre 2009

* Chi va per mare e chi resta a terra e sogna... #1

Come sapete è un periodo in cui non navighiamo, causa forza maggiore, o "minore" visto che si tratta della gnomopatata appena nata, Sara, che, intendiamoci bene, è un motivo magnifico per fare una pausa terrestre.
Durante questa pausa ci limitiamo a navigare in rete e a sognare leggendo delle navigazioni degli altri.
Tra questi "altri", quelli che ci piacerebbe tanto imitare appena possibile, anche per unità di intenti e di punti di vista sono Francesco e Sara (ehehe, un omonimia a caso?) conosciuti purtroppo solo virtulmente, ma di cui seguiamo gli itinerari attraverso il loro bel diario di bordo.
Francesco e Sara stanno navigando per il Centro America dal marzo del 2007, hanno trascorso quasi due anni in Messico dal lato dell'Oceano Pacifico con un piccolo trimarano di 27 piedi il Capitain Kaos, da quasi un anno invece hanno comprato un trimarano più grande, 42 piedi, il Damiana, e sono stati dal lato dell'Oceano Atlantico, per poi, questo agosto, attraversare il Canale di Panama e tornare nel Pacifico. Hanno in programma ritornare dal Costa Rica, dove si trovano attualmente, in Messico.
In queste ultime settimane hanno trascorso anche loro un periodo terrestre, e attraversando tutto il Centro America in autobus dal Golfito in Costa Rica fino a Tapachula in Messico, sono andati a Mazatlan (MX) dove avevano lasciato il vecchio trimarano, che è in vendita.

Capitan Kaos
Qui trovate qualche informazione in più o potete scrivere all'indirizzo damiana.tri@gmail.com
Invito tutti a visitare il loro blog, i racconti di Sara sono molto piacevoli e interessanti, vi faranno sognare come succede a noi ogni volta che li leggiamo...

mercoledì 4 novembre 2009

* Le famiglie crescono e le barche cambiano... anche il Topkapi

Anche il nostro amico blogger Cicciopettola (al secolo Davide) vende la sua bella Caipiriha, Topkapi.


Anche lui, come noi, lo fa a malincuore, ma la famiglia cresce e le esigenze cambiano.
QUI trovate la scheda tecnica della barca e altre foto...


In bocca al lupo, Davide!

domenica 11 ottobre 2009

* Piccolo spazio pubblicità... tempo di cambiamenti!


Un anno fa si era fatta in noi strada l'idea di cambiare barca, per poter navigare verso lidi più lontani in maggior sicurezza e comfort, dunque, seppur a malincuore e timidamente, abbiamo messo la nostra amata Filibusta in vendita.
La notizia dell'arrivo di Sara ha rafforzato quest'idea: la Filibusta ha solo 3 cabine, ce ne serve una quarta per poter continuare ad organizzare crociere con la nostra Associazione Velica, in più è un X-Yachts, un tipo di barca piuttosto sportiva (e chi conosce le barche a vela questo lo sa già), ora ci vuole una barca più propriamente "da crociera", diciamo che da una specie di Ferrari del mare bisogna passare ad una "station vagon"!
Per il futuro abbiamo un progetto ambizioso e impegnativo (molto impegnativo!): autocostruire una barca in ferro, e siamo orientati verso un Samoa 47... ma prima bisogna vendere, altrimenti non abbiamo le risorse per realizzarlo.
A fronte di queste riflessioni la decisione di vendere si è fatta più impellente, dunque ci siamo mossi mettendo annunci su tutti i siti specializzati, e ora è giunto il momento di farlo anche qui.
Ci rivolgiamo in particolare ai nostri amici blogger di mare: se vi sarà possibile far circolare la notizia ci darete una mano.
Questa è la Filibusta


la nostra casa da più di quattro anni; molto amata, durante questo tempo è stata curata costantemente, ha subito un continuo refit con materiali di ottima qualità, è esente da osmosi ed è, lasciatecelo dire, perfetta, dagli impianti di bordo, completamente rifatti e revisionati, alle attrezzature e le manovre.

In questa foto, più recente, si vede il radar spostato dal rollbar sull'albero.


Anche gli interni, in teak, sono stati tutti rifatti, così come le tappezzerie e il materasso armatoriale.




QUI ci sono altre foto degli interni, e QUI una scheda tecnica della barca...



E ora non ci resta che incrociare le dita e attendere gli eventi...

giovedì 17 settembre 2009

* Pandemia... del guadagno

Vignetta di Joshua Held fonte www.aduc.it

Dopo l'influenza aviaria dello scorso anno, ultimamente non si sente parlare d'altro... la "terribile" influenza A/H1N1, comunemente conosciuta come "suina", magari l'anno prossimo ci sarà la "caprina" e poi forse anche la "pecorina"...

Stamattina, a tal proposito, ho ricevuto una mail che copio e incollo qui, perché mi sembra esaustiva, illuminante e chiarificatrice...

"2000 persone contraggono l'influenza suina e ci si mette la mascherina... 25 milioni di persone con AIDS e non ci si mette il preservativo...

PANDEMIA DI LUCRO
Che interessi economici si muovono dietro l'influenza suina?

Nel mondo, ogni anno, muoiono milioni di persone, vittime della malaria..
I notiziari di questo non parlano...

Nel mondo, ogni anno muoiono due milioni di bambini per diarrea che si potrebbe evitare con un semplice rimedio che costa 25 centesimi..
I notiziari di questo non parlano...

Polmonite e molte altre malattie curabili con vaccini economici, provocano la morte di 10 milioni di persone ogni anno.
I notiziari di questo non parlano...

Ma quando comparve la famosa influenza dei polli... i notiziari mondiali si inondarono di notizie... un'epidemia e più pericolosa di tutte, una pandemia!
Non si parlava d'altro, nonostante questa influenza causò la morte di 250 persone in 10 anni...
25 morti l'anno!!

L'influenza comune, uccide ogni anno mezzo milione di persone nel mondo....
Mezzo milione contro 25.

E quindi perché un così grande scandalo con l'influenza dei polli? Perché dietro questi polli c'era un "grande gallo".
La casa farmaceutica internazionale Roche con il suo famoso Tamiflu, vendette milioni di dosi ai paesi asiatici. Nonostante il vaccino fosse di dubbia efficacia, il governo britannico comprò 14 milioni di dosi a scopo preventivo per la sua popolazione.
Con questa influenza, Roche e Relenza, ottennero milioni di dollari di lucro.

Prima con i polli, adesso con i suini: e così adesso è iniziata la psicosi dell'influenza suina.
E tutti i notiziari del mondo parlano di questo.
E allora viene da chiedersi: se dietro l'influenza dei polli c'era un grande gallo, non sarà che dietro l'influenza suina ci sia un "grande porco?".

L'impresa nord americana Gilead Sciences ha il brevetto del Tamiflu.
Il principale azionista di questa impresa è niente meno che un personaggio sinistro, Donald Rumsfeld, segretario della difesa di Gorge Bush, artefice della guerra contro l'Iraq...

Gli azionisti di Roche e Relenza si stanno fregando le mani... felici per la nuova vendita milionaria.
La vera pandemia è il guadagno, gli enormi guadagni di questi mercenari della salute...

Se l'influenza suina è così terribile come dicono i mezzi di informazione, se l'Organizzazione Mondiale della Salute (diretta dalla cinese Margaret Chan) è tanto preoccupata, perché non dichiara un problema di salute pubblica mondiale e autorizza la produzione farmaci generici per combatterla?
Dott. Francesco Buoncristiani"

Vignetta di Joshua Held fonte www.aduc.it

E per le neomamme come me sarebbe opportuno leggere questo post: Lettera ai genitori sulla "Nuova Influenza

venerdì 11 settembre 2009

* Black and white

A rischio di diventare monotematici...


Per ora non si naviga, quindi storie di mare non ne abbiamo da raccontare.
Il nostro orizzonte quotidiano è lei...


questa delfinetta che ha già raggiunto quota 4 kg in 20 giorni...
l'appetito non le manca, e le notti in bianco non si contano, tra reflusso e colichette...



quando è sveglia mangerebbe di continuo, anche se a volte i dolori al pancino la rendono irritabile e nervosa e la trasformano in un'aquilotta urlante rossa come un peperone...

(Micia la vedi la tua copertina nella foto qui sopra?)

ma quando è tranquilla, o dorme è un vero spettacolo...

e in questo mi aiuta molto tenerla nella fascia marsupio, dove dorme serena in una posizione pancia-pancia che le evita rigurgiti acidi e doloretti...

ci piacerebbe portarla al mare, però è ancora troppo piccina, aspetteremo i tre mesi e ci accontenteremo della piscina...

domenica 23 agosto 2009

* 19 agosto 2009... Sara


19/08/2009 h 8:50... arriva Sara, 3,380 kg...
Oggi approfitto di un attimo di sosta dalla mia attività semi permanente di "latteria", con la nostra piccola caramella che dorme arrampicata sulla mia spalla sinistra, come una scimmietta affacciata al balcone... la sua posizione preferita, quando non si avventa sulla tetta!
sembra non voglia staccarsi nemmeno un attimo, ma ci hanno detto che è normale: il passaggio "dentro - fuori pancia" va in qualche modo compensato...
qualche altra foto...





ciao a tutti da Sara pappa-cacca-nanna!*
*e Movida mi perdoni per la copia, ma qui ci voleva, e non solo per l'omonimia!

giovedì 13 agosto 2009

* Che succede alle tartarughe in Adriatico?

Già in un'altra occasione vi ho parlato della Fondazione Cetacea e di Marco Affronte, suo responsabile scientifico. Da aprile di quest'anno la Fondazione ha una nuova sede aperta al pubblico con un Ospedale delle Tartarughe. Nel mese di maggio è stato inaugurato "Adria - Centro di Recupero Animali marini e di Divulgazione sull’Adriatico", sempre a ingresso libero.
L'Ospedale delle Tartarughe è stato da subito impegnato in un super lavoro, come racconta Marco nel suo blog: durante l'estate, sulle coste dell’Adriatico settentrionale, le tartarughe spiaggiano spesso, di solito sono carcasse di animali già morti e portati a riva dalle correnti, oppure ogni tanto si tratta di una tartaruga viva ma in difficoltà: viene segnalata, recuperata e ricoverata nel centro di Fondazione Cetacea.
Ma a partire dalla fine di giugno la situazione ha preso una piega drammatica: sono arrivate al centro piccole tartarughe, sempre più numerose, molto debilitate e completamente ricoperte da balani, più comunemente conosciuti come "denti di cane".
I denti di cane sono crostacei, dalla conchiglia chiara e durissima, vivono attaccati a superfici mobili, come le chiglie delle barche e... il guscio delle tartarughe.

E’ una cosa normale trovarne sul guscio delle tartarughe, ma quando queste creature si ammalano si muovono poco, i balani si moltiplicano e si espandono anche alla pelle delle zampe, del collo, del testa, a volte addirittura agli occhi e sulla lingua!


Durante tutto il mese di luglio e fino ad oggi i ricoveri sono aumentati vertiginosamente, mettendo il centro in seria difficoltà anche per problemi di spazio, fino ad arrivare a metterlo "in ginocchio" come sottolinea appunto Marco nel suo ultimo post.


La cura di queste piccole è per fortuna abbastanza semplice e rapida: trascorrono due o tre giorni in acqua dolce, in modo che i balani e gli altri organismi sul corpo muoiano, e pian piano cadano. Nel frattempo seguono una dieta ingrassante a base di pesce e calamari per ritrovare le energie e la forma.
La cosa peggiore è che non si conosce la causa di questo fenomeno: viene descritto come "Sindrome delle Tartarughe debilitate", individuata e studiata già da diversi anni, ma non se conoscono le cause; la comunità scientifica mondiale messa al corrente ha dato sempre la stessa risposta: "il fenomeno è noto ma non si conoscono le cause, le nostre tartarughe erano tutte più grandi delle vostre".

Ora la Fondazione e il suo Ospedale hanno bisogno di aiuto, soprattutto economico.
Chi volesse dargli una mano può andare qui per fare una donazione, ma hanno bisogno anche di persone che abitano a Ravenna, Cervia, Cesenatico, Pesaro, Fano, Senigallia e che siano disponibili, in caso di ritrovamento di tartarughe ad andare sul posto, recuperarle, e portargliele a Riccione, dove hanno la sede.
E' possibile scrivere a Marco Affonte all'indirizzo email:
ambientemare[at]fondazionecetacea.org ([at] sta per chiocciolina).

Per dare una piccola spinta a chi tituba... lo sapete che le tartarughe mangiano, tra le altre cose, le meduse??? (oltre a buste di plastica, probabilmente scambiate appunto per meduse, a tappi ed altri oggetti di plastica, che noi umani imbecilli buttiamo in mare)
...se le tartarughe continuano ad ammalarsi e a morire, le meduse aumenteranno a dismisura!!!

lunedì 3 agosto 2009

* Quanto vale il mare?

Vinco la difficoltà a scrivere per segnalare un'iniziativa di Marevivo, di cui sono venuta a conoscenza grazie a Belva e al suo blog Winnie the blue.
Una campagna di sensibilizzazione contro l'abbandono dei mozziconi di sigaretta sulle spiagge, a mio parere, molto importante e che dovrebbe essere estesa anche alle strade.


Ogni anno migliaia di rifiuti vengono abbandonati sulle spiagge o gettati in mare per distrazione, disinteresse e spesso per l’assoluta inconsapevolezza delle conseguenze che ne possono derivare. Secondo i dati stilati dall’UNEP, Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite, i mozziconi sono una grossa fetta della spazzatura “colposa”, circa il 37% dell’immondizia raccolta nel Mar Mediterraneo. Sono milioni le cicche che in un solo anno vengono abbandonate sulle spiagge con gravi ripercussioni sull’ambiente; basti pensare che un solo mozzicone, con il suo contenuto di catrame e nicotina e il filtro, che impiega da uno a cinque anni per degradarsi, può arrivare ad inquinare un metro cubo d’acqua.

Nasce così “Ma il mare non vale una cicca?”, campagna nazionale contro l’abbandono dei mozziconi in spiaggia promossa in collaborazione con la Japan Tabacco International Italia, il Sindacato Italiano Balneari e patrocinata dalle Capitanerie di Porto della Guardia Costiera.
L’8 e il 9 agosto verranno distribuiti in un centinaio spiagge di tutta Italia, 40mila posacenere portatili, con tanto di brochure informativa. Il tutto, ovviamente, riutilizzabile, lavabile e riciclabile.

"L’obiettivo della campagna è modificare certe abitudini che nascono quasi sempre dall’inconsapevolezza dei danni che provocano – spiega Rosalba Giugni presidente di Marevivo – dobbiamo renderci conto di quanto un solo semplice gesto possa incidere nel delicato equilibrio della natura e di quanto sia importante e stretto il rapporto che lega l’uomo all’ambiente che lo circonda".

E, questo l'aggiungo io, non bisognerebbe abbandonare (né in spiaggia, né in mare, né per strada) nemmeno i fazzoletti di carta! quante volte ho sentito dire "...tanto è cellulosa...", ci mettono almeno 4 settimane a biodegradarsi, per non parlare delle gomme da masticare (minimo 5 anni), che oltre ad attaccarsi sotto le scarpe o, peggio, sui teli di spugna, imbrattano irrimediabilmente le strade...
Ma dico io, che costa il semplice gesto di buttare le cose nei cestini????? o, in mancanza, di aspettare di arrivare a casa e usare la propria pattumiera??

giovedì 30 luglio 2009

* in attesa...

Scrivo questo post, seppur con molta fatica, per salutare tutti voi che passate a trovarci e lasciate i vostri saluti e commenti.
Sono sparita perché le mani mi fanno molto male, ho le dita continuamente intorpidite, e quando mi applico a qualcosa di manuale, dal semplice mangiare all'affettare le verdure, il dolore aumenta finché non smetto e torno a riposo, e poi lontana dal mare non posso più raccontarvi delle nostre vicende né dei nostri incontri marini.
Dunque il motivo per cui latito non è la nascita della nostra "delfinetta"...
per ora sono ancora così


in attesa...
mancano ancora 3 o 4 settimane perché io diventi così


e mi passi anche (finalmente!) questo doloroso disturbo che mi limita anche nelle piccole cose...
un abbraccio a tutti!!!!

martedì 14 luglio 2009

* Oggi sciopero!


Anche noi aderiamo all'appello di Diritto alla Rete contro il DDL Alfano che imbavaglia la Internet italiana.
...che NESSUNO ci tolga la libertà di espressione!







Sign for No alla rettifica per tutti i "siti informatici"


mercoledì 8 luglio 2009

* Nostalgia del mare...

Con la forzata permanenza terrestre ci manca il nostro principale ispiratore... il Mare, e ci manca in tutti i sensi.
Ci consoliamo, io con qualche puntata in spiaggia, il Capitano con qualche sporadica uscita in barca, ma non è assolutamente la stessa cosa; la condivisione della navigazione e tutto quello che comporta non è sostituibile con un'uscita una tantum da soli, e per me il mare aperto è lontano (e, finché dura la gravidanza, proibito, visto l'effetto devastante che ha sul mio stomaco) così come sono lontane le sue creature che amo tanto e che mi emoziona ogni volta incontrare durante le nostre traversate più o meno lunghe.


Così mi accontento di "navigare" per la rete, e oggi ho letto una segnalazione del bravo Carmine Volpe nel suo blog "Turismo Lento", che consiglio vivamente di visitare a chi è a corto di idee per le vacanze, anche brevi.
Carmine segnala che dal marzo 2009 l’Acquario di Genova e il WWF hanno programmato delle escursioni in battello alla scoperta dei cetacei del Mar Ligure, per la divulgazione e la sensibilizzazione del pubblico alla conservazione e alla tutela ambientale.
Un’esperienza in mare aperto che dura mezza giornata seguendo le rotte dei mammiferi marini tra Genova e Portofino, nel cuore del Santuario dei Cetacei. Come guida ci sarà un biologo marino che, cosa secondo me importantissima, introdurrà il codice di comportamento corretto per l’avvistamento cetacei in mare.
L'appuntamento è ogni sabato alle ore 13 con rientro alle ore 18 circa.
Per informazioni e prenotazioni, Incoming Liguria, tel. 010/2345.666 Acquario di Genova
Grazie a Carmine per la segnalazione...

domenica 21 giugno 2009

* 21 giugno... e aggiornamenti "panceschi"

Oggi comincia ufficialmente l'estate...
cosa vi fa pensare che l'estate è finalmente arrivata?
a me i girasoli, altissimi, enormi, in campi sterminati di giallo e verde...

e l'anguria...

anche questo tipo particolare di anguria che si ingoia in un solo boccone e ha una delfina ballerina dentro...


oggi entro nell'ottavo mese!

venerdì 12 giugno 2009

* Andiamo a cogliere le Ciliegie!!!


Ultimamente siamo riusciti ad entrare in un G.A.S., e sottolineo il "siamo riusciti", perché spesso ci sono lunghe liste d'attesa, visto che il numero dei soci/partecipanti, per ovvie ragioni logistiche e organzzative, deve essere limitato.
Cosa sono i G.A.S.? Fose qualcuno di voi se lo chederà... sono Gruppi di Acquisto Solidale che ricercano e acquistano frutta, verdura, latticini, carni, pane e altri prodotti da piccoli produttori locali che siano rispettosi della persona e dell'ambiente.
Facendo parte di questo gruppo abbiamo ricevuto una mail che diffondeva la notizia di una interessantissima iniziativa che vogliamo segnalare:

L’Azienda Agricola Biologica Pasquini
di Tosi - Reggello (FI) è a conduzione familiare, è situata alle pendici della Foresta di Vallombrosa, vicino a Firenze. I campi che la caratterizzano sono costellati da alberi da frutta!
Susini, meli, peri, fichi, noci e noccioli, piante di castagno, un unico diospero e 150 ciliegi. Sono piante che son state liberate dai pruni che crescevano incolti, soffocando luce e respiro ai rami. Dal 2003 vengono lasciate spontaneamente produrre, nel rispetto totale dell’agricoltura biologica.

La natura ha un andamento ciclico e quest’anno la frutta abbonda sugli alberi, in quanto lo scorso 2008 la produzione è stata scarsissima. A breve le piante saranno tinte di vermiglio pronte ad offrire le dolcissime ciliegie. Sarà poi il turno delle susine: claudie verdi, mirabolano o goccia d’oro, piccole e piene di gusto.

Al fine di assecondare questa generosità è nata l’idea di proporre una serie di giornate aperte a coloro che desiderano andare a cogliere direttamente dalla pianta il proprio quantitativo di frutta.
L’iniziativa è stata pensata per le famiglie con bambini, in quanto la realtà della grande distribuzione confonde l’intelligenza dei più piccoli, i quali credono che le ciliegie vengano coltivate nelle vaschette di plastica blu! Ma in realtà è estesa a chiunque abbia voglia di passare una giornata all’aperto.

E’ prevista una breve e semplice parte didattica, ideata per i bambini, in cui verranno spiegate le modalità ed i tempi di maturazione della frutta. Si parlerà della coltivazione biologica e si risponderà a curiosità e domande.
Sarà inoltre dimostrato come deve avvenire la raccolta, in quanto è molto importante evitare di penalizzare la pianta che, nel caso, non riuscirebbe più a produrre il frutto nel tratto danneggiato.

L’Azienda distribuirà cestini di vimini e lascerà in totale autonomia gli ospiti a condurre la propria raccolta, con prevedibili scorpacciate dall’albero.

La frutta che si desidera portare a casa, sarà poi pesata al fresco, nei locali del magazzino e riposta nelle cassette di legno o in sacchetti di carta alimentare.

Chi lo desidera potrà attardarsi a consumare un proprio pranzo al sacco o fare due passi per i campi.

Gli appuntamenti saranno ogni sabato e domenica a partire dal 7 Giugno sino al 26 Luglio.
Gli orari previsti due volte al giorno alle 10 del mattino e alle 17.30 del pomeriggio.
Il costo dell’iniziativa è di 10 euro per ogni adulto e 5 per ogni bambino, eccetto i piccoli al di sotto degli 8 anni che non pagano.

Per raggiungere l’Azienda è necessario arrivare a Pontassieve e proseguire in direzione Consuma, seguendo poi le indicazioni Pelago/Tosi. In alternativa si può uscire dall’autostrada Firenze/Roma ad Incisa e ritornare in direzione Firenze per svoltare all’indicazione Vallombrosa dopo S.Ellero.

Per informazioni e prenotazioni è possibile telefonare, dopo le ore 17.30, al 340/3147925 dal lunedì al venerdì, vi risponderà Elga.
--
Azienda agricola biologica Pasquini
Via Milanesi 49 Podere Porcile
50060 Tosi - Reggello (Fi)
aziendaagricolapasquini@gmail.com

Io vorrei tanto andarci, ma credo che la mia resistenza fisica, soprattutto al caldo sia minima, tuttavia un pensierino ce lo stiamo facendo, chissà che non ci si incontri!

venerdì 22 maggio 2009

* Pubblicità per niente occulta: Casafòra

Oggi voglio parlarvi del ristorante dei miei cognati, Silvia e Stefano, perché è un posto accogliente dove si respira un'aria familiare grazie alla schiettissima simpatia di Silvia e alla cucina viareggina di Stefano.
E' il ristorante dove abbiamo pranzato quando io e il Capitano ci siamo sposati, forse qualcuno ricorderà le foto che abbiamo scattato lì in quell'occasione.
Casafòra si trova nel bellissimo parco di Migliarino, a Marina di Vecchiano, sulla spiaggia che sta tra il fiume Serchio e Viareggio.
E' proprio su questa spiaggia che Stefano, che oltre ad essere un ottimo cuoco ha anche uno spirito creativo notevole, raccoglie rami di tutte le dimensioni e fogge portati dal fiume e spiaggiati dalle mareggiate invernali, dando vita a fantasiose composizioni come l'insegna del ristorante

le lampade che arredano l'interno



La sala interna circolare, dai colori caldi e accoglienti, è piena di oggetti curiosi che rimandano al mare e alla natura rigogliosa della tenuta che ospita il ristorante


Ci si può perdere ad osservare ogni piccolo dettaglio, frutto di una ricerca appassionata dei due proprietari

Nelle belle giornate di primavera e dell'autunno, per non parlare di quelle estive, ci si gode, a scelta, il sole o l'ombra sull'ampia terrazza esterna

circondata dalle piante tipiche della macchia mediterranea, come il cisto ,il fiore che sembra fatto di carta velina


dove a volte si fanno incontri ravvicinatissimi, come con questa bella e audace ballerina bianca
(a noi è capitato addirittura che ci attraversasse la strada una mamma daino con piccolino al seguito!)



e dove l'atmosfera diventa assai suggestiva di sera al lume delle candele...

La cucina di ispirazione viareggina è, naturalmente a base di pesce freschissimo, ma è possibile gustare anche un ottimo ragù e bistecche di mucco pisano, una razza originaria della zona compresa tra la Tenuta di San Rossore, San Giuliano Terme, Pontasserchio e Migliarino Pisano allevata soprattutto allo stato semibrado.
Io e il Capitano ci andiamo abbastanza di frequente, l'ultima volta sono stata pizzicata a fine giornata in flagrante reato di "intrufolamento nelle cucine e assaggio"


Insomma noi siamo di parte certo, ma se capitate da quelle parti e siete amanti della buona cucina nonché della verace simpatia dei toscani allora ve lo consigliamo...

e se dite che vi mandiamo noi, di sicuro avrete un piccolo sconto!

domenica 17 maggio 2009

* E diventarono terrestri...

I Filibustieri, con delfinetta nella pancia, hanno trovato casa e sono diventati "terrestri"...
la nostra "terrestritudine" durerà un anno, al massimo un anno e mezzo, poi si vedrà...
L'intenzione è di tornare sulla Filibusta al più presto ovviamente, già ci manca, ma nella casa terrestre si sta bene: in una palazzina a due piani, con tanto verde intorno, due stanze con cucina e bagno, inutile dire che a noi sembra enorme!
L'abbiamo trovata in un posto tranquillo dove si sentono di più i cinguettii dei passerotti e delle rondini e il tubare delle tortore, che i rumori delle auto e dei motorini che passano per strada poco di frequente, è molto luminosa ed esposta a sud, ha finestre in tutte le (poche) stanze, ha persino due piccoli balconi che abbiamo immediatamente fornito di portavasi con gerani, verbene e piantine aromatiche (perché anche a terra si continua a cucinare!), ed in ultimo, ma cosa più importante di tutte, è vicinissima al mare! si arriva a piedi in cinque minuti ad una piccola spiaggia di sassi, non molto agevole ma con l'acqua cristallina, in modo da non sentire troppa nostalgia...
ecco uno scatto rubato durante il trasloco

questa credenza "old style" che si trova in cucina è, secondo me, il mobile più bello della casa.
Al momento, l'unica cosa di cui ci possiamo lamentare è il forno: è elettrico e la cucina è di quelle dette "economiche", non si scalda abbastanza, al massimo raggiunge i 230° e li mantiene a fatica, ieri sera abbiamo fatto la pizza... la più orrenda che mi sia mai capitato di preparare! bleach!
Domani provo col pane... speriamo bene!
Per il resto... abbiamo pure le zanzariere dappertutto!!! che vogliamo di più!

giovedì 7 maggio 2009

* Prima crociera primaverile

In enorme ritardo, eccomi qui, a raccontarvi della tanto sospirata prima crociera della stagione, iniziata e proseguita senza sole e con tempaccio... ma comunque prodiga, come leggerete, di belle cose.
Siamo partiti per l'Elba il 22 aprile, cielo nuvolo e poco vento, onda formata di traverso: meglio non dire l'effetto che ha avuto sul mio stomaco che, come oramai sa chi ci segue regolarmente, è diventato ipersensibile. Speravamo in un miglioramento nei giorni a venire, anche confortati dalle previsioni che non erano malvagie, e poi aspettavamo Elena e Vincenzo che meritavano un po' di sole... e invece sole ne abbiamo visto poco e il tempo è stato così incostante e perturbato che i poveri meteorologi si saranno messi le mani nei capelli... non ne hanno azzeccata una che fosse una! soprattutto per quanto riguarda il vento che non solo è stato forte, ma ha soffiato quasi sempre da una direzione diversa da quella prevista... beh, è la primavera, e nessuno si azzardi più a dire che non esiste!
Per farvi un'idea, guardate che nuvoloni incombono alle spalle del nostro amico Ale


incrociato uscendo dalla rada di Portoferraio...
Nei giorni successivi il sole si è concesso solo insieme a un vento ghiaccio che non permetteva di goderselo granché, finché il cattivo tempo non ci ha costretti a restare fermi in porto a Marciana Marina per diversi giorni... e lì abbiamo stretto belle amicizie di pontile, ma solo con questa canina


e con un tordo pavone che difendeva il suo territorio tra le rocce,


perché il resto dei velisti erano tedeschi e tutti ingrugniti! Gli unici italiani che hanno ormeggiato accanto a noi, a causa del vento forte ci sono venuti addosso dando una botta sul musone di prua che ci ha fatto letteralmente saltare da tavola (stavamo pranzando)... un gran rumore ma nessun danno per noi (il musone in acciaio hand made del Capitano ha incassato benissimo il colpo), per loro un bel buco nel gelcoat dell'opera morta...
Quando finalmente i venti da sud ci hanno lasciato in pace e si è alzato un bel maestrale ci siamo spostati di nuovo in rada a Portoferraio e finalmente il 2 maggio c'è stata la tanto agognata giornata di sole pieno, caldo e senza vento freddo!
Da Portoferraio siamo andati verso la baia di Viticcio, e ... delfini!!!! tursiopi, per la precisione ( e se no, che lavagnetta sono!)






A Viticcio abbiamo fatto il nostro primo bagno!!! lo strumento di bordo segnava una temperatura dell'acqua di 18,4°, ma era troppo invitante e poi faceva finalmente caldo: il Capitano quasi per forza, munito di muta, per controllare l'elica che faceva uno strano rumore (infatti ci si era arrotolata una fascetta di plastica, di quelle per legare le merci sui pallet!!!), io e la delfina nella pancia, con la mia muta naturale di ciccia, siamo rimaste nell'acqua quasi un quarto d'ora.. in superficie era quasi tiepidina...

Dopo aver passato questa bellissima giornata, la prima in cui la nausea mi ha anche lasciata un po' in pace, all'1:30 della notte, mentre eravamo all'ancora in rada a Portoferraio, si è scatenato un temporale fortissimo, vento con raffiche a 35 nodi e onda di almeno un metro di prua (e chi va per mare sa bene come balla la barca in queste condizioni), il tutto è durato un'oretta e mezza, tra barche che aravano e che fuggivano per evitare di venire travolte da un'enorme tre alberi che aveva perso l'ormeggio... la nostra ancora Delta ha tenuto bene, non così bene il mio stomaco e il mio intestino che hanno deciso di allearsi e di farmi espellere in vari modi la cena fatta 5 ore prima! povera me!
Poi tutto si è calmato e noi abbiamo potuto dormire fino alle 7:00, ora prevista per partire per il rientro...
La traversata verso Livorno è stata caratterizzata da un bel vento che ci ha permesso di navigare a vela per la metà del tempo e da due begli incontri:
un pesce luna


qui non si vede un granché bene, perché è scappato via quasi subito, ma forse molti di voi li avranno visti all'Acquario di Genova dove ce ne sono due begli esemplari.
I pesci luna spesso nelle giornate di sole nuotano in prossimità della superficie, e visti da una barca, possono esser confusi con gli squali, dato che se ne vede soltanto una pinna, ma sono del tutto inoffensivi. (Qui una foto in cui si vede per intero).
Si nutrono di plancton, di piccoli pesci e di meduse, e l'incontro successivo forse spiega la presenza di questo esemplare, le vedete queste migliaia di bollicine in superficie?


ingrandite la foto... non sono per niente bollicine, ma Velelle, dette anche Barchette di San Pietro; si tratta di una colonia di idrozoi a forma di dischetto ovale di un bel blu intenso e del diametro di 4-7 cm, sormontato da una cresta verticale che sembra una minuscola vela (da cui appunto il nome "velella"). 
Al disotto della vela verticale, composta dalla forma medusoide, sono presenti vari idrozoi che svolgono diverse funzioni nutritive, difensive e riproduttive.
Le velelle vivono in alto mare, ma sospinte da venti e correnti si possono trovare anche vicino alla costa, e finiscono spiaggiate a migliaia. Tra i tentacoli vivono alghe simbionti. Le velelle inoltre hanno una caratteristica assolutamente eccezionale per un animale marino: sono in grado di respirare aria atmosferica!
Ne ho presa qualcuna con un secchio per fotografarle da vicino e poi le ho ributtate in mare, eccole: