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lunedì 17 marzo 2008

* la nuova Filibusta e il nuovo battesimo dell'acqua

la dinette rinnovata
La domenica è un giorno di riposo?... ma chiiiiii???
E' cominciata alle 7:30, ma solo perché sabato siamo stati a cena da Piero (di cui si è già parlato qui), per cui oltre ad andare a dormire all'una (raramente andiamo a dormire così tardi) abbiamo mangiato e bevuto in quantità tali da non riuscire ad alzarci all'ora solita, vale a dire 6:45...
Visto che c'era un leggero solicchio ne abbiamo approfittato per fare l'ultimo bucato, poi sistemate tutte le vettovaglie, gli attrezzi da cucina, i pochi vestiti, i cuscini con le nuove copertine, e tutto il resto delle cose che avevamo nella casapecchia ci siamo mossi da Tirrenia, verso Marina di Pisa, diretti al cantiere sull'Arno dove era ormeggiata la Filibusta; abbiamo riportato tutto a bordo, dove restavano numerosi lavori piccoli e grandi ancora da fare, oltre a risistemare ogni cosa...
Per cui ci siamo messi alacremente all'opera, finché lo stomaco non ci ha costretti a guardare l'orologio e accorgerci che il tempo era volato via ed erano le 13:30 passate!!!
la tavola imbandita
Dunque abbiamo pensato a sfamarci, e per il nostro primo pranzo "dinuovoabordo" abbiamo gustato un ottimo piatto di spaghetti con la colatura di alici... velocissimo e saporito... e anche assai marinaro...

Nel frattempo il sole andava e veniva, e tirava un discreto venticello da sud ovest... libeccio.
Durante la giornata lo avevamo tenuto d'occhio, per valutare se nel primo pomeriggio avremmo potuto uscire con la barca per "saggiare" il nuovo sartiame ed eventualmente tornare a Livorno.
Gli equipaggi che rientravano dalla regata del giorno ci avevano detto che a mare c'erano una 15 di nodi di vento, per cui visto che la Filibusta era pronta, alle 16:00 abbiamo deciso di uscire.
Con il libeccio alla bocca dell'Arno si formano delle onde che rendono difficile l'entrata e l'uscita, sempre a causa delle onde il fondale è più mobile e con una barca a vela bisogna fare particolare attenzione alla chiglia... la nostra pesca 2 metri...
dunque siamo usciti passando tra gli ultimi due retoni, dove c'è un'apertura tra gli scogli e fondale sui 5 metri... detta "la bocchetta"
Il libeccio c'era eccome... e altro che 15 nodi, ce n'erano 25 con raffiche sotto i 30 e mare bello formato.. dovendo andare verso Livorno, quindi verso sud, onde e vento li avevamo al mascone di dritta...in altre parole sulla guancia destra... per cui... due mani di terzaroli (cioè la randa ridotta per la misura di due terzaroli) e genoa ridottissimo...
andatura di bolina con onde frangenti sopravvento e la barca sbandatissima... il Capitano al timone e io alle manovre.. dato che abbiamo fatto un unico bordo fino a Livorno sono stata per lo più alla randa, seduta sopravvento con le spalle alla prua e il sedere quasi costantemente immerso nell'acqua che arrivava dal passavanti quando le onde si rifrangevano sulla prua della Filibusta...
foto niente... se non con la subacquea ..e con altre due braccia libere...

na' faticata pazzesca... per fare tutto: per drizzare e ammainare la randa, per aprire e poi richiudere quel pezzettino di genoa, per tenersi in equilibrio sotto coperta dove prima si è aperto il forno, perché non avevo tolto il fermo che permette alla cucina di basculare e poi sono dovuta andare ad assicurare la chiusura del passauomo della dinette, che era chiuso, ma non ermeticamente... per fortuna sono entrate solo poche gocce e si sono fermate sul tavolo, cuscini e tappeti salvi dalla salsedine...
considerato che non facevamo una navigazione seria da settembre, quindi allenamento fisico pari a zero, questa uscita di inaugurazione è stata tosta... è incredibile come in così pochi mesi di nullafacenza marinaresca, si riesca a perdere lo smalto e l'equilibrio necessario a manovrare in certe condizioni ...a fine stagione la stessa navigazione sarebbe stata una bella veleggiata ...ieri ogni ondata era fredda il doppio
... ma come ha detto Giancarlone del cantiere..."la barca bisogna bagnarla"...e, non è mica finita qui...
arrivati alle 17:20 a Livorno, c'era l'incognita del nostro ormeggio alla boa, e delle condizioni in cui lo avremmo trovato, visto che durante la nostra assenza ci si era ormeggiata un'altra barca, con in più la presenza del vento che quando è così forte rende tutto più difficile e pericoloso ...nel senso che devi imbroccarla alla prima perché se cicchi il tempo o qualcosa non va nella manovra ...ti ritrovi in 10 secondi sugli ormeggi di un'altra barca rischiando di andare con timone e elica in mezzo a un groviglio di cime, allora sono guaiiisssimi! ..dopo un rapido breefing di tutto l'equipaggio "...te a prua ...io a poppa!" abbiamo iniziato l'ormeggio
...è andata bene, non abbiamo trovato né fatto "parrucche", anche se sia le due cime di poppa che quelle di prua erano legate l'una all'altra con dei nodi che non si meritavano questo nome e che solo per la protezione di Nettuno non si sono sciolti nel prenderle con mezzo marinaio, tuttavia, pur conciando la barca e le nostre cerate da far schifo con le alghe che c'erano attaccate, abbiamo fatto una buona manovra ...tanto che il capitano, finito di aggiustare l'ultima cima sulla bitta ...mi ha dato un bel bacio ...all'alga.
Ci restava solo da risciacquare tutta la barca così abbiamo lavato il ponte, consumando ben due delle quattro taniche d'acqua dolce di scorta che avevamo (eh, ora siamo alla boa, l'acqua si va a prendere con le taniche e per questo il suo valore aumenta...), asciugato un po' d'acqua di mare entrata sotto coperta (succede anche questo), ma per fortuna finita sui paglioli e non sulle tappezzerie, gonfiato e messo in acqua il tender, messa la benzina nel motorino, e alle 19:00 con il papà di Marco siamo andati al cantiere a riprendere la macchina, poi alla casapecchia per recuperare il bucato steso al sole al mattino e farci l'ultima doccia casalinga...
Una pizza nella nostra pizzeria preferita di Livorno (la Tramontana, per chi volesse saperlo... sono di Tramonti, Costiera Amalfitana... aria di casa mia...), con lo sguardo fisso e la testa che "capuzziava" per la stanchezza, e ...finalmente... a nannaaaaa...
ma non è che abbiamo dormito così bene... il libeccio aveva nel frattempo rinforzato a 30 nodi... ma recupereremo stanotte... spero eheheheh

Grazie a tutti per la pazienza nel seguire il lungo racconto di questa giornata, anche più lunga!

15 commenti:

thecatisonthetable ha detto...

Hola... allora welcome home, Olivia e Popeye!!!

miciapallina ha detto...

Pallina felicissima di sapervi di nuovo a mollo!
Non mi ci andava il pensiero di sapervi li dentro la catapecchia, anche se ci trovate i nidi!
Molto molto molto felice me!
in bocca al lupo!

nasinasi

Valeria, Marco e Sara, i Maramei ha detto...

@Cat, grazie... è vero, ora si che ci sentiamo a casa...

@Pallina detta Micia...grazie anche a te...
divagando.. lo sai che l'unica gatta che io abbia mai avuto si chiamava Micia?.. mi è venuto in mente solo ora, chissà come mai... forse perché ti sei detta Pallina e io ho pensato a Micia... era bellina bellina, dispettosa e dolce...

kix ha detto...

non so come sono finita qui stasera, ma ringrazio la rete per avermici portata!!! che meraviglia, tantissimi complimenti da un'altra innamorata cronica del mare.

tornerò a trovarvi spesso! :)

Valeria, Marco e Sara, i Maramei ha detto...

@Kix, Benvenuta! ho fatto una rapida visita da te... vedo cha abbiamo moltissime cose in comune... a presto allora!

marcella candido cianchetti ha detto...

giornata si lunga e faticosa,ma la colatura ha pareggiato o no? buona giornata

Valeria, Marco e Sara, i Maramei ha detto...

@Marcella la colatura l'avevamo gustata prima della navigazione... diciamo che ha ballato nei nostri stomaci... comunque nonostante la fatica è stata una bella navigazione, proprio oggi ho letto in un bel blog "meglio stanchi, che stufi" e sono d'accordo!

Viviana B. ha detto...

Sono contenta contenta che siete finalmente tornati nel vostro habitat naturale!
Anche se capisco la metà dei nomi che scrivi (genoa per me è una squadra di calcio, sui terzaroli e passavanti non ci provo nemmeno ad indovinare...), sento tutta la passione nei tuoi post e la voglia di mare aumenta, aumenta, aumenta.
Però mi rendo conto che tu nel mare ci sei di casa, mentre io ci vado come invitata da un amico, che rispetto ma che conosco proprio troppo poco...
Ben tornati a casa! Un abbraccio!

Valeria, Marco e Sara, i Maramei ha detto...

@Viviana grazie anche a te...
riguardo al tuo amico, va bene il rispetto, ma la prima regola quando sali su una barca a vela è fidarsi del capitano, se non ti ispira fiducia allora meglio restare a terra...

Viviana B. ha detto...

Infatti non ho mai messo piede su di una barca a vela, ancora! Il mare è un amico che vado a trovare... di persona, nuoticchiando qua e là e sguazzando alla bell'e meglio.
Voi siete di casa, nel blu, io passo giusto giusto per un salutino... :)

Valeria, Marco e Sara, i Maramei ha detto...

@Viviana sono proprio una stonata...mica avevo capito che l'amico di cui parlavi è il mare che ogni tanto vai a trovare...
Il Mare è bellissimo, ma bisogna rispettarlo e anche temerlo, perché se Eolo e Nettuno cominciano a litigare...ahi ahi ahi
quindi goderne, ma con attenzione...
:o)

marge ha detto...

sono senza parole....voi fate una vita meravigliosa.....
complimenti!!!!!

Valeria, Marco e Sara, i Maramei ha detto...

@Suy! che bello averti qui....
grazie per i complimenti.. :o)
non mi ricordo se ho mai lasciato un commento da te, ma io ti leggo sempre!

marcella candido cianchetti ha detto...

mi avete fatto ridere con la colatura che ballava nei pancini buona giornata

Valeria, Marco e Sara, i Maramei ha detto...

@Marcella buona giornata anche a te... aspetto con curiosità di vedere cosa sfodererai per Pasqua...