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venerdì 9 novembre 2007

* un nuovo spostamento

Se essere naviganti può significare essere erranti allora noi lo siamo davvero, visto che "erriamo" all'interno del porto di Livorno con una certa frequenza. Oggi ci siamo dovuti spostare e non senza difficoltà, visto che io ho una spalla infiammata e la Filibusta ha il motore smontato. Siamo sempre al pontile, ma una cinquantina di metri più a sud, e la migrazione è avvenuta grazie all'aiuto di un barchino con un bel motore fuoribordo che ci trainava da prua e una serie di amici che hanno aiutato il Capitano nelle fasi dell'ormeggio che si preannunziavano rocambolesche, e che però sono andate più che bene, grazie ai valenti aiutanti e anche al fatto che il libeccio di stamattina era calato e girato a ponentino. Io mi aggiravo sul ponte della Filibusta con un parabordo a palla nell'unica mano utile (la sinistra), sentendomi inetta e del tutto inutile, ma alla fine sono riuscita anche io a fare la mia piccola parte.
Altra novità è che alla colonnina della corrente alternata a cui eravamo attaccati prima e dove torneremo presumibilmente domenica, hanno messo un temporizzatore, ogni 4 ore circa la corrente si stacca direttamente dal quadro elettrico principale, quindi se la vogliamo per più tempo bisogna andare a terra a riattaccarla... l'avranno fatto forse perchè si preoccupano che in barca facciamo una vita troppo sedentaria? che carini vero, a preoccuparsi della nostra salute!
Basta con le polemiche.
Ora cose piacevoli:

  • la prima, ho fatto il mio primo "Bordatino" (per chi non fosse livornese, è una minestra a base di cavolo nero, fagioli borlotti e polenta), usando come cavie il Capitano e i nostri amici Luciano e Sonia del Créme Caravelle e Ale il Padella e Barbarina del Goccia di Mare, appena rientrati da Barcellona dove hanno lasciato la loro barca. Livornesi presenti alla cena 3 su 6, più un pisano/livornese, verdetto sul Bordatino: favorevole... per dirla con Ale, "esagerato, agganawey" (tipica espressione di slang padellese). Per Mami che sicuramente leggerà questo post: poi lo faccio anche a te, ti piacerà. Per chi volesse la ricetta si trova nel sito del Giornale del cibo;
  • la seconda, un libro che ho regalato a Marco, il Capitano, e che ora sto leggendo anche io, "La saggezza del Mare" di Bjorn Larsson che racconta le sue esperienze di navigazione e di vita in barca a vela ed illustra quella che lui chiama la sua "filosofia spicciola da pozzetto", augurandosi di instillare "in qualcuno il desiderio di tentare altre vie, [...] la voglia di prendersi delle libertà con la vita".

Leggendolo mi, anzi ci siamo ritrovati in molti dei suoi pensieri, anche se lui naviga in condizioni molto più estreme rispetto alle nostre, tra il Mare del Nord, l'Irlanda, la Scozia, ma il suo spirito, il suo atteggiamento nei confronti dell'esistenza sono molto vicini ai nostri. Se raccontandoci in questo blog le nostre parole avessero solo un quarto dell'efficacia delle sue, ci potremo ritenere molto soddisfatti.
Mentre scrivo il vento ha girato a nord ovest e ha pure rinfrescato, sotto raffica sono oltre 34 nodi!... vabbè prepariamoci a un po' di ballo, almeno fino a stanotte, poi dovrebbe calare...

2 commenti:

Filo ha detto...

..di Larsson ti consiglio anche il Cerchio Celtico, secondo me il più bello che abbia scritto

ciao

Valeria, Marco e Sara, i Maramei ha detto...

Si Filo, ne ho sentito parlare molto bene, a differenza di questo che a detta di molti non è tra i migliori, e devo dire che forse non hanno tutti i torti, perché anche io ad un certo punto della lettura l'ho trovato un po' noioso.
Di suo ho letto anche "La vera storia di Long John Silver"