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mercoledì 31 ottobre 2007

* le donne veliste?....anche d'inverno a piedi nudi!

Piove...e fa freddo, per cui sono costretta a mettere le scarpe chiuse.
Le calzature più comode da usare in barca d'inverno, secondo me, sono gli stivali, perché li puoi mettere e togliere velocemente quando c'è bisogno di uscire o si rimonta a bordo, ma quelli da barca sono particolari: innanzitutto devono avere la suola chiara e antiscivolo, poi per difendere dal freddo e dalla pioggia, devono essere caldi, ma traspiranti, e preferibilmente di pelle, non di camoscio.
Fatta questa lunga premessa va sottolineato un ulteriore particolare, il numero....
Io, nonostante non si possa dire che sia una nana, né che sia un fuscello, ho i piedi piccoli, calzo il 36... e pare che i produttori di questo genere di calzature tecniche pensino che le donne che ne hanno bisogno non possano avere i piedi più piccoli di un 38, quando va bene!
Alcune marche non prevedono nemmeno la linea femminile e partono dal 40, altre fanno degli stivali multicolor orripilanti, e in più c'è da dire che costano un occhio della testa, quindi dovendoli comprare per forza uno aspirerebbe anche ad avere qualcosa che un minimo gli piaccia.
In conclusione sto cercando da più di un anno di comprare un paio di stivali da usare d'inverno e non sono ancora stata in grado di trovarli.
Lo scorso anno mi sono "arrangiata" con un paio di vecchi stivali con la suola in gomma, ma nera, e scamosciati, che tra l'altro non essendo di buona fattura (come si dice dalle parti mie, "lo sparagno non è mai guadagno"!) mi hanno anche "sconcicato" un mignolo, che per riprendersi ci ha messo tutta la primavera.
Agli inizi di ottobre siamo stati al Salone nautico di Genova, ma nemmeno lì ho trovato nulla, a differenza di Marco, che ha ricomprato quelli che usa da sempre, e che oramai lo avevano abbandonato, ad un prezzo abbastanza conveniente.
E io?
Penso che alla fine mi dovrò adattare ad un 38, sempre che io lo trovi, visto che i negozi che ho visitato ne sono sprovvisti, sperando che non mi stia troppo grande... confido nel fatto che a furia di stare scalza il mio piede si sia un po' "allargato" fino ad avvicinarsi al 37, e che quindi un 38 non sarà poi così largo!
Rileggendo quanto ho scritto mi è sorta spontanea una domanda.... ma che gliene potrà fregare mai a chi legge dei miei problemi con gli stivali?... poi mi sono detta... ma allora perché legge il nostro blog?... dunque sorbitevi anche queste cose in attesa di altre forse più interessanti... ah! è inutile dire che i suggerimenti sono ben accetti!

lunedì 29 ottobre 2007

* due giornate tranquille...

La domenica è passata, tranquilla, piuttosto indolente direi, sarà stato forse anche a causa del ritorno all'ora solare che accorcia drasticamente la giornata, e questa è un'altra delle cose che "accusiamo" assieme al freddo dell'inverno. Sentire il sole farsi "freddo" già alle quattro del pomeriggio fa un certo effetto, e pian piano ci ritroviamo che alle 17:30 è già buio e la giornata sembra già finita, ma la cominciamo molto presto, per cui in fondo le cose si bilanciano.
Per fortuna però in questo periodo durante la giornata il sole è ancora caldo, infatti oggi ne ho approfittato non solo per fare il bucato (dopo questi giorni di pioggia i panni da lavare erano diventati una montagna!), ma addirittura ho lavato i capelli e li ho asciugati al sole!!
Piccole-grandi soddisfazioni... come poter scrivere al computer stando seduta nel pozzetto, anche se il sole, proprio ora, sta calando dietro una nuvolaglia di condensa che si è formata sull'orizzonte... mi sa che è meglio spostarsi sotto coperta, l'aria senza sole si raffredda in un secondo.

Per Amedeo Grazie per le belle cose che scrivi; sono davvero contenta di riuscire a trasmettere quello che in realtà è, e in qualche modo far sentire felice qualcuno semplicemente raccontando il nostro quotidiano.
:o)

sabato 27 ottobre 2007

* della serie...non si può stare mai tranquilli, ma...

La mattina è cominciata con una graditissima visita del nostro mentore e comandante assoluto, Luciano del Créme Caravelle, ma poi c'è stato anche qualcuno che è venuto a rompere le scatole, risultato: per buona pace di tutti abbiamo dovuto spostarci, non che questa cosa ci disturbi più di tanto, è solo una rottura di scatole, tutto qui, per cui lo diciamo.
Cambio ormeggio, dalla banchina siamo passati al pontile poppa al mare, una posizione buona per quando viene libeccio, ma un po' più "ballerina" rispetto a dove eravamo perché qui prendiamo tutte le onde create dai rimorchatori del Neri, per non parlare di quelle degli "smoker" che entrano in porto a tutto fuoco, altro che rispetto dei tre nodi da tenere in porto... ogni tanto gli urliamo dietro un "vai pianoooo!!!" ma non è che serva a molto... e la capitaneria latita...
Dunque ci siamo spostati... togli i traversini, metti il gommoncino in acqua per sganciare le molle delle cime di poppa attaccate alla catena della banchina, ritira su il gommoncino, stacca acqua e corrente elettrica, chiudi la passerella, motore in moto (che continua a perdere olio...) molla a prua sottovento, molla a poppa, molla a prua sopravvento ...e via... rifai l'ormeggio...e tutto il resto daccapo...in verità una volta prese le trappe a prua e sistemate le cime a poppa ho lasciato Marco a sistemare tutto e io sono scesa sotto coperta a preparare il pranzo... dopotutto erano le 13:00... e lo stomaco voleva la sua parte...
Dopo pranzo Marco si è messo a rimontare le porte e i paglioli delle cabine di poppa pronti dopo il trattamento di carteggio e riverniciatura, sono venuti una bellezza: il carteggio ha riportato a vista tutte le venature del teak e la vernice "egg shell" gli dà un aspetto naturalissimo perché opaca, si vede la differenza con gli altri legni ancora non rifatti, ma pensate che bello quando il lavoro sarà finito...
Io invece, col mio solito olio di gomito, cif, spugnetta abrasiva morbida e acqua, ho lavato il gommoncino...tra un improperio e l'altro lanciati agli smoker di passaggio, alcuni tra i denti uno urlato a una moto d'acqua che pensava di stare gareggiando...
insomma mai tranquilli, ma... nulla ci turba perché... oggi c'è il SOLEEE!!!

venerdì 26 ottobre 2007

* e l'acqua calda ritornò...

Nonostante una pioggerellina rompiscatole, ieri nel tardo pomeriggio Marco ha rimontato lo scalda acqua....e oggi...DOCCIA! bella bollente... dunque siamo tornati alla normalità.
Anche oggi, come ieri, piove, anche se non di continuo, e per domani si prevede un miglioramento, meno male perché quattro giorni continui di pioggia cominciano a deprimerci.
Ci siamo consolati con un bel pranzetto, un piatto inventato di sana pianta, Marco, che ogni volta che sperimento si offre volentieri come cavia, lo ha promosso a pieni voti: "Pasta al forno gratinata alla crema di cavolfiori e noci". Commento unanime ..."ci voleva un po' di tartufo"...eh, avercelo!!
Questa ricetta la pubblicheremo nel sito "Il giornale del cibo", perché non è adatta alla navigazione, né all'estate, quindi non è il caso di farla comparire tra Le ricette della Filibusta.Mentre divago su questioni gastronomiche, sento Marco che impreca... la "saga" del motore non è ancora finita, mentre lo controllava, visto che ultimamente ci ha dato diversi problemi, si è accorto che un pezzo che presentava un'incrinatura e che abbiamo fatto saldare, perde!... accidenti! questo non solo significa che bisognerà rismontare tutto, ma anche che è molto probabile che bisognerà comprare nuovo il suddetto pezzo, vale a dire un'altra bella spesa imprevista...e che spesa!!! quanto? ben 1400 euro più iva, per un pezzo di alluminio!!!!!
uff...
vabbè...pensiamo alla salute.....chiameremo il nostro magico fabbro, Romano, vedremo se ci può aiutare lui.

Un'amica ci ha fatto notare che "il racconto di questi disagi non è che renda la vita di barca particolarmente eccitante", ed ha ragione. Il suo commento ci ha fatto riflettere sui motivi che ci spingono a "raccontarci" e sulle sensazioni che vogliamo trasmettere a chi ci legge.
Ci sono da dire due cose: la prima è che abbiamo cominciato a scrivere questo diario in una stagione non particolarmente gradevole, quindi purtroppo, per ora, non avremo occasione di raccontare le belle emozioni delle traversate o degli incontri che facciamo in primavera e in estate; la seconda è che proprio i disagi di questi giorni sono stati una forte spinta a cominciare, perché ci capita spessissimo che chi sente che viviamo in barca ci dica "Beati voi! come essere sempre in vacanza!"... vivere in barca per noi, ovviamente, è magnifico, ma non significa soltanto stare al sole e fare il bagno quando si vuole, o guardare romantici tramonti... significa anche, e soprattutto, avere una buona dose di spirito di adattamento...
Se avessimo cominciato a scrivere questa primavera, avremmo portuto raccontare del nostro incontro con le balene all'elba, o della mobilitazione dell'intera popolazione di Marciana Marina per la pulizia dei fondali del porto, delle persone che sono state a bordo della Filibusta tra aprile e settembre o di tutti i bei posti che abbiamo visto, ma queste cose sono solo una parte, quella più bella, della vita in barca, con questo blog vogliamo raccontare sia di questa che di quella fatta di piccoli e grandi inconvenienti quotidiani.
Noi siamo davvero "beati" come qualcuno dice, ma lo siamo per un altro motivo, perché facciamo la vita che ci piace, quella che abbiamo scelto, e questa è una grande fortuna...

mercoledì 24 ottobre 2007

* PIOVE!

Piove, dunque saltano tutti i programmi..., vale a dire la pulizia a fondo del tender e dei gavoni di poppa...uff...per fortuna ieri c'era un bel sole e gli acciai sono stati lucidati a dovere.
Sempre ieri, nel pomeriggio Marco ha rimontato il Webasto, riparato, dunque ora abbiamo di nuovo il riscaldamento. Oggi avremmo dovuto rimontare anche lo scaldabagno, ce lo hanno sostituito con uno nuovo, ma la pioggia non lo ha permesso...vabbè, ci arrangeremo ancora con l'acqua fredda, poco male.
Questa pioggerellina costante dura da stamattina alle 8:00 e non accenna a smettere, e c'è un vento gelidicchio fuori che dice "rassegnatevi, l'inverno è arrivato"... pazienza, del resto è il normale corso delle cose, ci adattiamo, anche se ci pesa dover rimettere le scarpe chiuse... più che altro pesa ai nostri poveri piedi visto che, come diceva il capo samoano Tuiavii di Tiavea nei racconti al suo popolo sugli usi degli europei, che lui chiama i Papalagi, costringere i piedi nelle "canoe da piede" che il Papalagi "porta dall'alba al tramonto, ci fa i viaggi e ci danza, le porta anche se fa caldo" li rende "come morti e li fa puzzare"...come aveva ragione il saggio capo Tuiavii, e aveva ragione su un mucchio di altre cose... ogni tanto ve ne racconteremo qualcuna...

martedì 23 ottobre 2007

* ormeggiati alla banchina...

Nel pomeriggio di ieri si è liberato un posto in banchina alla Lega Navale, per cui abbiamo lasciato la nostra cara boa al centro del porto e ci siamo spostati.
La prima cosa che abbiamo fatto appena sistemato l'ormeggio e attaccato acqua e corrente elettrica è stato lavare la Filibusta, ricoperta da uno spesso strato di polvere del porto e sale... la povera Filibusta non aveva il piacere di una lavata del ponte come si deve dal lontano agosto... quindi spazzolone, secchio d'acqua saponata, manichetta e olio di gomito... e oggi, se non piove, tocca agli acciai... il risultato è soddisfacente, ma a me fa male una spalla! avrò esagerato con lo spazzolone? mmmh... mi sa che è solo "pappamollaggine", basta smettere di navigare per perdere il tono muscolare in poco tempo...
Attaccati alla colonnina dei servizi a terra con la 220V a disposizione abbiamo provato la stufetta... scalda che è un piacere anche senza andare al massimo, stanotte abbiamo dormito al calduccio...
Il Webasto è dal "dottore", e lo scalda acqua, riparato, dovrebbe arrivare oggi... piano piano le cose tornano a posto...

lunedì 22 ottobre 2007

* Aarrgh! 10°

Seconda notte....non proprio freddo, però...non bene come la prima, infatti stamattina la temperatura interna era 10°.....e 4 gradi in meno vi assicuro si sentono....
Abbiamo chiamato l'assistenza per il Webasto (il nostro impianto di riscaldamento)....i tecnici sono fuori, bisogna riprovare verso le 11,30.
Intanto può darsi che in giornata riusciamo ad avere un posto in banchina, il che significherà avere la corrente a 220V e quindi potremo usare una stufetta...speriamo bene..perché qui si "spippola dal freddo" (traduzione Livornese-Italiano: si muore dal freddo).

domenica 21 ottobre 2007

* ancora senza riscaldamento

La prima notte è andata bene, abbiamo messo qualche coperta in più al letto, e Marco ha dormito col cappello, ma tutto sommato il freddo freddo non l'abbiamo patito.
Al nostro risveglio la temperatura in barca era di 14°, quindi ancora accettabile. Abbiamo acceso i due fuochi della cucina per preparare la colazione ed, eccezionalmente, anche il forno in modo da scaldare un po' l'ambiente....e io mi sono detta "Visto che il forno è acceso, perché non sfruttarlo e fare dei biscotti?"...detto...fatto....
avevo dei residui di marmellata di pere e di fragole, di quelle che faccio io, e ho fatto una dose da 1/2 kg di farina dei "Biscotti arrotolati della nonna di Giovanni"(la ricetta molto presto sarà presente nel sito della Filibusta).
Risultato: ottimi biscotti e barca calda!
Per fortuna un bel sole forte ha riscaldato l'aria esterna e ha fatto salire la carica dei pannelli solari fino a 11,4 Ampere, per cui la giornata è passata bene, tra un bel piatto fumante di polpette al pomodoro e l'ultimo film di Tarantino (cfr. "A prova di morte"...Tarantino è sempre più folle...a volte mi chiedo perché continuiamo a guardare i suoi film, forse per vedere fino a che punto arriva la sua follia).
Poi un invito da amici in casa col camino, pizza e castagne arrosto, ci ha schiodati dal nostro eremitaggio volontario e abbiamo chiuso la giornata in allegria...per me ci è scappato pure un bello shampo (visto che siamo anche senza acqua calda).
Al rientro in barca sempre i soliti 14°, un po' di fornelli accesi...e poi di filato sotto le coperte...sempre col fido cappellino....

sabato 20 ottobre 2007

* una piccola presentazione... e... tanto per cominciare bene l'inverno

Eccoci qua, siamo Valeria e Marco, Filibustieri perchè abitiamo su una barca a vela, la Filibusta, appunto...viviamo in questo modo da due anni (per essere precisi Marco ci vive da un po' di più , diciamo quasi tre anni) e ci piace moltissimo.
Questo blog nasce perché vogliamo diffondere e condividere l'amore per la natura e per il mare e perché desideriamo far conoscere le gioie e i dolori della vita su una barca...
Non cominceremo decantando le gioie, ma i dolori..., perché i disagi ci sono e sono di più di quanto ci si possa immaginare, non che ce ne lamentiamo eh, l'abbiamo scelta noi questa vita, consapevolmente, ma quando ci si mette tutto insieme...accidenti!
Bisogna fare una premessa: non siamo ormeggiati ad una banchina, a un molo o a un pontile dotati di colonnine con acqua e corrente elettrica a 220V, ma siamo ormeggiati a un corpo morto, non proprio al centro del porto, ma quasi. Questa sistemazione in genere l'abbiamo dal mese di maggio fino a tutto il mese di novembre. Direte voi, come fate senza corrente e senz'acqua??? si fa, si fa...per quanto riguarda la corrente elettrica siamo autonomi, abbiamo un generatore eolico che funziona quando il vento supera i 10 nodi, e tre pannelli solari. Per l'acqua abbiamo due serbatoi per un totale di 300 litri che riforniamo una o due volte a settimana aiutandoci con delle taniche che riempiamo a terra. Poi abbiamo uno scalda acqua, che funziona a 220v o accendendo il motore, e il riscaldamento ad aria calda, alimentato a gasolio (come quello dei camion).
Qualcuno potrebbe dire: "E chi sta meglio di voi!!!"...eh NO!....all'inizio della scorsa settimana scopriamo che la serpentina dello scalda acqua che passa nel motore si è rotta, ha una perdita... per farla breve il motore è diventato un acquario...pieno d'acqua!!! l'olio si è emulsionato ed è diventato una pappetta... grigia...un disastro... e allora Marco con santa pazienza e un po' di chiavi inglesi ha smontato tutto, ha pompato via l'olio, ha pulito, sostituito pezzi, riparato.... per tre giorni, anzi quattro.... non stiamo a tirala tanto per le lunghe, in sintesi dopo un esborso notevole il motore (MIRACOLOSAMENTE) è ripartito....e...tacchete! cosa si rompe con alle porte l'aria gelida dei balcani?....il riscaldamento naturalmente!.....e oggi è sabato...quindi bisogna arrivare a lunedì per portare la centralina "dal dottore"...sopravviveremo al weekend???
al prossimo post per saperlo